In questa sezione potrete parlare dei Drow, Vampiri, Folletti, Fatine, Gnomi... Discussione tipica: "E' più alto un drow o un elfo chiaro?"
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mer ott 25, 2006 17:18

*il bambino non si muove di un millimetro, continuando a giocherellare con qualcosa*

mer ott 25, 2006 21:29

"con che stai giocando?" chiese al bambino

mer ott 25, 2006 22:26

*il bambino si gira per un attimo a guardarlo, per rispondere*
"con il mio amichetto"
*in mano ha un pupazzetto di pezza, lo sta riempiendo di spilloni nei punti vitali*

gio ott 26, 2006 19:45

"e come si chiama il tuo amico?"

gio ott 26, 2006 22:45

"oh lui... non lo so... se lo è dimenticato anche lui..."

gio ott 26, 2006 23:28

[Off] Scusate l'assenza, ho avuto qualche... chiamiamolo imprevisto... [Off]

[927° Piano dell'Abisso - Camere di Zero ---> Bosco]

Rimase in silenzio, quel gelido silenzio che sembrava quasi essere diventato il suo compagno di giochi. Solo uno strano sorriso rivolto a Zero, ma nulla di più.
Ora la sua mente venne distratta dal lieve contatto telepatico con Quarion, socchiuse un poco gli occhi, facendo un vago gesto con la mano
<... temo di non poter riposare, questa volta...>, sbuffò una lieve risata, quasi tetra, per poi scomparire alla vista del Demone.
Nello stesso momento una lieve corrente d'aria fredda soffio per un attimo, alla sua provenienza c'era Morwen, già chinata accanto al bambino.
Le iridi rosse si posarono per qualche secondo sul pupazzo che teneva fra le mani, poi si diressero al suo propietario.
<Se non mi dai qualche minimo indizio... come faccio ad aiutarti...?> con tono dolce, gli sorrise e gli scompigliò i capelli, quasi fosse diventata una cosa ordinaria.
Si bloccò un attimo e annusò l'aria, storgendo un poco la bocca. Incrociò lo sguardo di Dekalinder
<Non mi piace l'odore che c'è qua... sa di morte...>, il sorriso diventò freddo tanto velocemente da cancellare qualsiasi traccia del precedente, eppure sembrava divertita.

ven ott 27, 2006 13:04

Il pupazzetto sparisce dalle mani del bambino, che con un sorriso le dice:
"la mia mamma ti assomiglia... sì..."

sab ott 28, 2006 00:01

[Foresta]

Questa volta la perplessità iniziò a palesare sul candido viso di Morwen. Come poteva quel bambino definirla tale? Come poteva assomigliare a sua madre?
Sbattè più volte le palpebre, poi portò le gambe al petto, incrociando le braccia attorno a loro, come a volersi chiudere in sè stessa. Le iridi rosse rimasero fisse su quelle del bambino, non volendo neanche perdere per un solo istante quel contatto visivo.
Inclinando il capo, lo appoggiò sopra alle ginocchia
<E' strano quello che affermi, lo sai?!>, sorrise flebilmente, ma senza far trasparire alcun tipo di gioia, dopotutto non provava quel particolare sentimento in quell'istante.
Sospirò e poi riprese:
<Mi insospettisci sempre di più... come posso assomigliare a tua madre se non l'hai mai conosciuta di persona? Se la memoria non mi inganna, prima che me ne andassi mi avevi detto che tu avesti solo l'occasione di ammirare un ritratto che fece tuo padre...>, cambiò radicalmente, diventando quasi sospettosa.
<C'è qualcosa che mi nascondi, per caso? Sai, dirmelo o meno non cambia... ma sarebbe meglio che non commettessi errori...>

sab ott 28, 2006 06:45

"il ritratto assomigliava molto a te, bella signora"
Il bimbo sfodera un grosso sorriso mentre le parla.

sab ott 28, 2006 06:45

"il ritratto assomigliava molto a te, bella signora"
Il bimbo sfodera un grosso sorriso mentre le parla.

sab ott 28, 2006 16:11

[Foresta]

Divenne per qualche secondo perplessa, però poi si mise a ridere. Non si poteva scorgere nè freddezza nè felicità da questa strana risata. Era strana, come ogni singola movenza che potesse fare, come ogni singola riflessione che potesse affiorarle alla mente, come ogni singola occhiata che potesse rivolgere.
La mano destra andò di nuovo sui capelli del bambino, ma questa volta sistemandoli
<Ora vorrei sapere chi è tuo padre, allora... inizi a incuriosirmi e questo non è bene!>, gli rivolse un altro sorriso. Prendere in confidenza subito qualcuno, provare comunque un senso di dovere in ognuno che le passi accanto... pensava di aver perso anche questo suo lato del carattere, ma dopotutto era meglio così.

dom ott 29, 2006 09:53

Il sacerdote si porto con il cavallo vicino al bambino " ehi piccolo Diavolo...che cosa vuoi fare con quella bambolina immonda?...sbaglio o qui c'e' un aflusso di esseri demoniaci spaventoso
ho la sensazione che abbiate profanato la foresta con qualche incanto malefico...." il sacerdote sene stava a cavallo con la lancia interamente di ferro, con strane incisioni runiche...il martello sulla schiena brillava di una luce strana, mentra da sotto l'elmo con lo strano simbolo, il Godhi scrutava ogni presente con diffidenza, anche se gli occhi non era possibile intravedere...ma la sensazione la dava chiramente..

dom ott 29, 2006 14:30

off-chiedo venia per l'assenza ma ho molto da fare,sorry-off


Dekalinder osservò con muta ironia ciò che gli accadeva davanti,quegli esseri sembravano così preoccupati per quel che accadeva per colpa di quello stupido spiritello"la loro potenza non equivale ad un decimo di quella di un Demone Antico"pensò.

poi vide il "bambino",la cui risposta tardava,come se non avesse sentito o come se non glie ne importasse,aveva occhi solo per...

...Morwen che comparve davanti a lui stupendo anche l'elfo drow"evidentemente sembra che a queste due creature piaccia molto il contatto telepatico,mi trovo costretto a provvedere di conseguenza"con un sorriso.

ma prima che potesse intessere l'Arncano adeguato incrociò lo sguardo della Oscura Luce e questo semplice contatto visivo fù sufficente a farlo desistere,voleva vedere come sarebbero andati avanti.


Sei rapida,Morwen,disse con lieve ironia: oltre a tutto il resto,quante altre quali qualità conservi.
il bambino ti identifica come tramite per sua madre,potresti essere tu?non mi stupirei.completando la frase con un'espressione stanca,con la quale si poggiò a terra ai piedi di un latifoglie

hei tu,strano sacerdote,non hai di che temere,almeno nulla che riguardi ciò che Morwen fa al bambino,piuttosto e a te che davi badare,la creatura che definisci demonessa non ha molta pazienza con le seccature e i perditempo.

"già"pensò il drow.
gli piaceva molto il carattere di quella piccola e forte creaturina,-ina-per modo di dire.
appuntò lo sguardo sulle sue pupille,sempre che ne avesse e non distolse mai lo sguardo,uno sguardo fisso,intenso e critico.

dom ott 29, 2006 19:20

due corvi si posarono ognuno sulle spalle del sacerdote che rise guardando il drow...."ahahahahahahahahahah....io ? io temere per me stesso, i demoni?...per Wodan i demoni non sono un problema, inverita' non lo sono mai stati...come anche entita' oscure.....lui sa tutto, sa ogni cosa....e poi se mai dovessi morire, bhe tornerei cm suo Scelto...e avro' la mia vendetta ahahahahaahahhahaha.....anzi...devono essere i demoni a temere me...conosco la magia piu' antica di ogni cosa..."

si rigiro'...fissando nuovamente i demoni che parlottavano tra loro...

dom ott 29, 2006 21:10

[Foresta]

Senza alzare lo sguardo, ascoltò il discorso a vuoto del Sacerdote rivolto più che altro a Quarion. Sbuffò sonoramente e storse la bocca
<Che seccatura...!>, chiuse per poco le palpebre, scuotendo la testa. Si alzò, andando a guardare quello che avrebbe dovuto essere il volto, però coperto dall'elmo
<Ditemi... ci provate tanto gusto nell'infastidire questo bambino e di conseguenza me?>, inarcò un poco il sopracciglio. Incrociò le mani dietro alla schiena e si chinò lievemente in avanti, le iridi rosse rimasero fisse sul loro obbiettivo. Sorrise gelida e proseguì:
<Se proprio ci tenete a dire i Vostri pensieri lo potete fare benissimo comunicando con me... non credo che non ne siate capace, non avete forse appena detto che non temete i Demoni...?!>, si trattenne a stento dal ridere lei stessa come aveva fatto lui.
<E così dovremmo temervi noi... chissà come ne dubito>. Si ricompose.
Si voltò verso Dekalinder, riducendo gli occhi a due fessure, tornando seria
<Spero per Voi che fosse sarcasmo quello che è affiorato dalla Vostra bocca...>
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