Valm Neira, la Città Sotterranea dei Drow e dei Vampiri http://www.valmneira.com/forum/ |
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BESTIARI FANTASTICI http://www.valmneira.com/forum/viewtopic.php?f=1&t=652 |
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Autore: | DADA [ lun lug 19, 2004 23:49 ] |
Oggetto del messaggio: | BESTIARI FANTASTICI |
Mi sembrava interessante aprire un topic su questo argomento, animali fantastici che si incontrano nel mondo fantasy, nel gioco , nella letteratura, nei bestiari medievali, nelle varie mitologie, nei nostri incubi o nella "realtà"... |
Autore: | Vorn [ mar lug 20, 2004 00:13 ] |
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beh...se ho capito l'intento del post...direi che non si puo' non aprire il post presentando il Tarrasque, la perfetta macchina per uccidere... ![]() pensi sia stato l'incubo di chiunque abbia mai giocato a Dungeons & Dragons... |
Autore: | Khelden Tahl [ mar lug 20, 2004 07:39 ] |
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Il tarrasque non ha il carapace? Comunque viene da una leggenda francese, se la ritrovo la posto! ![]() |
Autore: | Madelon [ mar lug 20, 2004 14:08 ] |
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anche se nn trovo l'immagine,voto il grifone... |
Autore: | xanter2 [ mar lug 20, 2004 14:44 ] |
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quello nn e il terrasque ![]() |
Autore: | Khelden Tahl [ mar lug 20, 2004 14:48 ] |
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xanter2 ha scritto: quello nn e il terrasque
![]() Beh, tu conosci quello 3.0 (a quanto ne so depotenziato).. Magari quello veccio non aveva il carapace.. |
Autore: | DADA [ mar lug 20, 2004 14:50 ] |
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Rintracciabile già nelle mitologia egizia, mesopotamica e greca, il Grifone è un incrocio tra il leone, re della terra, e l'aquila, regina dei cieli. È rappresentato come un leone con ali e testa d'aquila, e artigli da rapace. Spesso usato come simbolo araldico, non ha connotazioni negative, e compare in molte opere letterarie, dal Milione di Marco Polo al Purgatorio di Dante Alighieri. ![]() |
Autore: | Zel [ mar lug 20, 2004 14:57 ] |
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mmmmm..per bestiario..proporrei le melme..(sono le cose che odio d + a D&D) |
Autore: | Nosferacchia [ mar lug 20, 2004 16:31 ] |
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![]() Basilisco L’animale fiabesco, rappresentato con il corpo da serpente, la testa di gallo, ali e zampe d’aquila, nel medioevo era considerato l’espressione infernale la cui triplice natura si anteponeva a quella divina. Fulcanelli nelle Dimore Filosofali lo definisce come il “piccolo re”, il “regulus” precorritore della primavera dell’Opera. Nelle numerose riproduzioni iconografiche del XV e XVI secolo il Basilisco è anche il dragone che sputa fuoco vivo capace di uccidere chiunque trovi sul suo cammino. Sant’Agostino lo definisce il "re dei serpenti", cioè il demonio. L’alito del basilisco è velenoso come pure il suo sguardo e le leggende medioevali raccontano che l’unico modo per difendersi dall’”immonda fiera” era quello di usare uno specchio nel quale il drago, rispecchiandosi, avrebbe trovato la morte per opera del proprio veleno. La raffigurazione del Basilisco simboleggia la materia prima da trasformare che dallo stato vile passa a quello paradisiaco e perfetto. C. G. Jung nei suoi studi individua, in tutto ciò che è infimo, la prima materia a buon mercato da cui partire per lo svolgimento dell’Opera. I bestiari medievali, a conferma della visione di Jung, usavano le allegorie dei più demoniaci animali quali il serpente, il drago, il basilisco, il corvo per identificare lo stato d’infimo ordine da cui partire per il raggiungimento del «tesoro dei tesori». Il Basilisco è così il malefico guardiano che deve essere battuto per aver accesso al tesoro, il simbolo del Mercurio Filosofale emblema della germinazione del Mondo, il Leviatano che dimora nelle acque, manifestazione della pioggia accompagnata da lampi e tuoni, segnali dell’attività celeste. non so perchè Lockwood (disegnatore) Monte Cook (creatore di tutte le serie di D&D ) sia arrivato a questo!!! ![]() |
Autore: | Muzedon [ mar lug 20, 2004 16:40 ] |
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Il Basilisco fantasy è per antonomasia un rettile con otto zampe... la prima immagine prende il nome di Cockatrice in inglese... Ecco un'immagine: ![]() |
Autore: | Nosferacchia [ mar lug 20, 2004 16:53 ] |
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Già, avevo notato la perfetta simiglianza con il mostro di D&D che tu dici Muze, ma le leggende medievali parlano chiaro, tra l'altro, se non ricordo male (ed è possibile) l'allineamento del mostro che tu dici è neutrale se non addirittura buono (a differenza del galloserpente di 1 e 2 edizione che era c/m). dopo ricerche anche nei testi qua in biblio il basilisco della letteratura è quello citato nel passo che ho messo ( nonchè quello raffigurato nella prima immagine). Poi sarebbe interessantissimo disquisire su come si sia passati dalle leggende medievali a quelle fantasy (ammesso che un nesso logico ci sia). |
Autore: | Gak [ mar lug 20, 2004 18:17 ] |
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Vorn ha scritto: beh...se ho capito l'intento del post...direi che non si puo' non aprire il post presentando il Tarrasque, la perfetta macchina per uccidere...
![]() pensi sia stato l'incubo di chiunque abbia mai giocato a Dungeons & Dragons... Nella versione 4 di D&D, il terraque girerà con gli occhiali da sole (rigorosamente anche di notte), una maglietta bianca bucherellata e le zeppe ai piedi... Sarà anche rinominato "Tamarrasque" |
Autore: | Nosferacchia [ mar lug 20, 2004 18:37 ] |
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![]() (per chi non conosce Ancona) : mi faccio le seghe cinesi ![]() Ritenta sarai più fortunato..... |
Autore: | Muzedon [ mar lug 20, 2004 20:01 ] |
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Un Tarrasque un po' più dignitoso... ![]() |
Autore: | MasterMind [ mer lug 21, 2004 18:48 ] |
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Chimèra ![]() Dal Greco Chímaira (lett., capra). Mostro fantastico di origine orientale, accolto dalla più antica mitologia greca. È ricordata nell'Iliade e nella leggenda corinzia di Bellerofonte; appare variamente raffigurata, ma in prevalenza con corpo di capra (da cui ha desunto il nome) o con corpo e testa di leone e una seconda testa caprina levantesi dal dorso; la coda è formata da un serpente. La figura della Chimera costituisce un interessante esemplare dell'arte animalistico- fantastica di derivazione orientale accolta e assimilata successivamente dagli Etruschi. In seguito il nome di Chimera ha avuto una grande diffusione nel medioevo, esteso a vari mostri, composti bizzarramente con forme di animali diversi. Simbolo dello spirito del male, la chimera divenne uno dei motivi decorativi preferiti dell'arte romanica. Il favoloso mostro appare attanagliato nelle chiavi di volta del palazzo dei papi ad Avignone, nei capitelli di La Charité-sur-Loire, di Saint-Sauveur a Nevers (oggi nel Museo archeologico), nel chiostro del duomo di Monreale, nel rigoglioso portale del duomo di Modena, capolavoro di Wiligelmo. Il motivo iconografico diviene raro nell'arte gotica e in quella rinascimentale, scompare nel xvii sec., ritorna nell'età neoclassica, elegante motivo ornamentale di interni e mobili. Ecco il mio contributo alle pagine oscure del nostro Bestiario, aggiungendo una delle creature a me più care ed affascinanti, attraverso l'immagine della Chimera par exellance, quella di Arezzo Enjoy ![]() |
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