Il Tavolo da gioco dedicato al Fight Club di Valm Neira.
mar gen 27, 2009 19:28
Vulcano sotterraneo.
Vi trovate in una nera caverna circolare a cupola, il soffitto si trova a 10 mt di altezza nel punto più alto.
Una stretta passerella (1,5mt) vi tiene sospesi nel vuoto, mentre a destra e sinistra c'è solo lava che gorgoglia e ribolle, attendendo qualche malcapitato.
Alle vostre spalle uno stretto cunicolo si dirige verso il buio e l'ignoto.
Tharmekhul, in piedi sulla lava, vi osserva ad una certa distanza.
Distanza iniziale: 21 m
Iniziativa vinta da: Heonidas Phemt.
mer gen 28, 2009 15:38
Heonidas stava ancora roteando la sua catena quando si ritrovò nella calda caverna, sospesò a 3m dal magma incandescente. Diede un' occhiata in giro. Notò Tharmekul che se ne stava tranquillo coi piedi a bagno nella lava, e il suo avversario che, sebbene spaesato dall'improvviso teletrasporto, indossava la solita maschera di calma innaturale.
Vediamo se riesco a trasformarla in una maschera di terrore...
Si lanciò alla carica contro Aeron ma improvvisamente la sua sola presenza parve togliergli la furia di combattere. Impossibile contro quell'essere che rappresentava per Heonidas tutto ciò che di più abbietto esistesse! Un servo della luce!
Tuttavia strinse i denti, e appellandosi a tutta la sua forza di volontà riuscì comunque a portarsi a 3 metri da lui e a scagliare l'attacco con tutte le sue forze urlando:
Per l' Ombraaaaaaa!!!
La catena sibilò a brevissima distanza dal nemico, deviata da forze inspiegabili.
mer gen 28, 2009 21:49
Appena avuta coscienza della situazione, il possente guerriero si lanciò alla carica, brandendo con tutta la forza in corpo la sua catena.
Ignorò il calore, ignorò il passaggio appena sufficiente per un umano, ignorò persino l'ingombrante presenza spirituale dell'avversario, che si accanì su Heonidas ancor prima che Aeron stesso si rendesse conto della situazione.
Quando l'ebbe lì, a pochi metri da lui, lasciò partire una sibilante stoccata destinata a dilaniarne le carni.
Tuttavia, spesso il destino non si piega al volere dei mortali, e la catena scivolò innocua a pochi centimetri di distanza dal sant'uomo, graffiando la dura pietra ai suoi piedi come gli artigli di una belva.
Tharmekhul annuì con il capo, apprezzando enormemente l'abile gesto guerriero, nonostante gli esiti nulli.
TURNO AD AERON
sab gen 31, 2009 15:52
Aeron sospirò profondamente preparandosi a fare la sua mossa.
Nel tempo di un pensiero, intorno al corpo del santone si propagò un'aura scintillante.
Il monaco fissò l'avversario con aria rassegnata sussurrandogli << Il tuo animo violento non è stato placato neanche dalla mia presenza...purtroppo c'è solo un altro modo. Scusami>> . Dicendo questo fece un passo leggero ed una raffica di colpi partì in un istante.
sab gen 31, 2009 16:08
La sequenza di colpì che il santone impartì fu rapida e sconvolgente.
Le nocche e i palmi del monaco colpivano le parti metalliche dell'armatura, eppure il santone non provava alcun dolore per questo.
Due colpi raggiunsero però Heonidas in pieno volto: non una stilla di sangue colò dal volto del guerriero, ma lividi bluastri si formarono sulla tempia e sul mento, come se i colpi di Aeron potessero portare sulla superificie della pelle, visibile, il male insito nell'animo di Phemt.
91 danni non letali inflitti (1 critico)
Tharmekhul, dal suo punto di osservazione privilegiato, dimostrò il suo grande apprezzamento per lo scontro in atto schiantando il suo maglio nella lava, che spruzzò tutto intorno, mentre con un rauco grido guerresco incitava i due contendenti a non cedere.
Dal canto loro, Aeron ed Heonidas, pur nella loro precaria posizione, sembravano del tutto pronti a dar soddisfazione alle richieste del dio.
E se per ora il vantaggio spettava al monaco, gli sviluppi dello scontro continuavano a rimanere ampiamente incerti.
TURNO AD HEONIDAS
sab gen 31, 2009 22:53
Heonidas rimase interdetto dalla potenza scaturita dai colpi del monaco, così si portò al di fuori della portata di Aeron, evitando l'ennesimo pugno. Mentre si spostava, la sua mano sinistra si portava dietro la schiena, estraendo un grande scudo di metallo lavorato. L'effigie su di esso raffigurava la testa di un capro, con le enormi corna arcuate che sporgevano in rilievo. Sussurrò qualcosa e lasciò lo scudo che, invece di cadere, si fermò a fluttuare a mezz'aria, frapponendosi tra il guerriero e il monaco. Heonidas si rimise in guardia, il ghigno che andava da un orecchio all'altro:
Coraggio! Fammi sentire vivo!!Spostamento indietro di 3m
dom feb 01, 2009 16:02
Il movimento all'indietro del potente guerriero permise ad Aeron di approfittare delle sue difese scoperte e di portare al ventre dell'avversario un altro preciso colpo.
Tuttavia l'armatura di Heonidas assorbì in pieno l'impatto, permettendogli di raggiungere la posizione desiderata senza alcun danno ulteriore.
Davanti a Phemt, ora galleggiava nell'aria un grande scudo in mithral finemente lavorato, fornendogli così un'ulteriore protezione agli assalti che certamente il monaco avrebbe tentato. Restava da vedere se sarebbe stato sufficiente, oppure no.
Nel frattempo alcune scosse accompagnarono piccole esplosioni nel magma sottostante, i cui zampilli tentarono di raggiungere i contendenti senza riuscirvi.
Non andò altrettanto bene a Tharmekhul, che si ritrovò la barba invischiata dalla lava.
Con un moto di stizza, si ripromise che avrebbe presto pavimentato quella dannata grotta di adamantio e argento.
Poi tornò a concentrare la sua attenzione sui guerrieri: era curioso di vedere come il monaco avrebbe reagito alla provocazione di Phemt.
TURNO AD AERON
mar feb 03, 2009 23:59
<<La lotta è un gioco unicamente per chi sa solo far scorrere il sangue. Lo scontro fisico è l'ultima carta ,la più estrema.>> e mentre diceva questo si mosse con la rapidità di chi corre, ma i piedi del monaco stavano semplicemente camminando , e neanche alla loro massima velocità, leggeri come un soffio di vento, allondanandosi da Heonidas e sprofondando nel tunnel buio alle sue spalle, ma non prima di essersi rivolto al suo avversario:
<<Sento il tuo cuore che piange, e la tua anima chiede aiuto. Il tuo stile resta lo stesso ma il tuo orgoglio è distrutto. Prima volevi il sangue per dimostrare la tua gloria, e per quanto fosse spregevole era sempre meglio di ora che lo cerchi al solo fine di farlo scorrere.
Dove è finito il tuo orgoglio, unica bussola della tua vita, ora che ti inchini, ti prostri e tremi di fronte al corrotto mago come un topo di fronte al leone?
Ferma la tua mano e ti aiuterò a riprendere la via perduta e se vorrai ,dopo, ti mostrerò la via della luce, ove dovrai inchinarti solo davanti agli dei, e sarai angelo tra gli uomini.>>
mer feb 04, 2009 18:01
Le parole di Aeron risuonarono piene di serenità e armonia.
Se dovessero assomigliare più ad una mano tesa o ad un insulto però, questo poteva dirlo soltanto Heonidas Phemt.
Per continuare a seguire lo scontro, Tharmekhul s'incamminò verso la parete della caverna e sprofondò in essa.
Poco più in là, il suo enorme testone sbucò dal soffitto del tunnel, in una posizione dove poteva continuare ad osservare direttamente i due contendenti.
TURNO AD HEONIDAS
(distanza tra i contendenti 16,5m)
gio feb 05, 2009 15:59
Muahahahahah
La risata di Heonidas Phemt rieccheggiò nell' ampia caverna.
Che uomo è colui che segue unicamente il suo orgoglio? Così ero prima che il maestro mi indicasse la via. Un miscredente, ateo, che credeva solo in se stesso. Conducevo una vita falsa. Ma ora è diverso, ora l' Ombra mi avvolge, grazie allo Janbar. Il rispetto che gli porto è dovuto a gratitudine, non a paura. Quella che tu chiami corruzione, io la chiamo salvezza.
Detto questo, si mise in guardia, poi riprese:
Se vuoi convincermi del contrario, hai un solo modo. E non sono le chiacchiere. Avanti guerriero!!
E aspettò la mossa del suo avversario.
gio feb 05, 2009 17:52
"Ma come!" pensava Tharmekhul "L'ardore battagliero di questi due guerrieri è già finito?"
I due contendenti parevano studiarsi da lontano... in attesa di scoprire un punto debole, o che l'altro commettesse un errore.
TURNO AD AERON
ven feb 06, 2009 13:39
<<Una simile fede non si può creare dal nulla in pochi istanti, ma viene coltivata e compresa. Non sei un redento che ha trovato la salvezza, ma ricordi un bimbo capriccioso che si aggrappa al giocattolo di qualcun'altro. La fede che ostenti non ti appartiene minimamente, non l'hai coltivata, non l'hai comprese, ma stai solo sprofondando in essa. Sei vuoto come prima, solo che ora sei schiavo.
Non mi piace che per quelli come te la forza sia l'unico mezzo per comprendere, ma so che hai ragione quando affermi che le mie parole non sortiranno alcun effetto. Poni scudi di acciaio e muscoli alla tua mente ed alla minima breccia in essi, diventi debole ed influenzabile. Lo Janbar lo aveva capito e ne ha fatto arma.
Se è l'unico modo, spezzerò lo scudo che interponi tra la verità e la tua paura>>.
Senza attendere altro tempo, Aeron compì un breve scatto che lo portò vicino all'avversario, e nello slancio aveva caricato il pugno per farlo schiantare direttamente contro lo scudo levitante.
ven feb 06, 2009 15:40
Il sant'uomo si lanciò contro lo scudo che proteggeva Phemt, sbucando dal tunnel e riportandosi sulla passerella sospesa.
Heonidas però si era preparato all'eventualità che Aeron si avvicinasse entro la portata della sua lunga catena. Sferrò quindi una staffilata, che il monaco evitò con un'agile torsione del busto.
Avanzando ancora di un passo fino allo scudo, Aeron lasciò scoperte le sue difese e Phemt potè tentare un nuovo colpo, anche questo fallito, e un terzo quando il monaco sferrò un potente mancino allo scudo. Il terzo fallimento lasciò di stucco Heonidas, che non si capacitava della sovrannaturale agilità del suo avversario.
Il colpo di Aeron però non arrivò mai a destinazione: lo scudo scartò verso destra, lasciando che la mano di Aeron sibilasse nell'aria senza pericolo.
Tutti i tentativi dei contendenti si erano risolti con un nulla di fatto, ed ora si guardavano fissi negli occhi, faccia a faccia, consapevoli delle loro grandi capacità difensive.
Tharmekhul, galvanizzato da quel rapido scambio di colpi, ora saltellava qua e là per la grotta, menando fendenti e schiaffi all'aria e simulando un invisibile duello.
TURNO A HEONIDAS
(siete adiacenti, a 1,5m l'uno dall'altro)
ven feb 06, 2009 17:02
Heonidas si stava innervosendo. Colpì come quelli avevano abbattuto bestie colossali e dilaniato carni ma quel mingherlino non si faceva colpire. Un attimo prima era lì, l'attimo dopo non c'era più.
Tu menti! Se hai dovuto coltivare la fede come si fa con una pianta debole è un problema tuo! Io non ho avuto dubbi! "Calmati. Disciplina. La rabbia porta all'errore."
Ma le parole del monaco risuonavano nella sua mente...effettivamente, ora che ci pensava, tante volte nella sua vita precedente - Heonidas considerava la sua esistenza dopo la conversione come una nuova vita - aveva aperto la sua mente a diverse fedi, cercando di comprenderle, ma mai ne aveva trovata una che l'avesse spinto ad abbracciarla. Neppure Tempus, dio della guerra, lo aveva convinto, non c'era un briciolo di onore nei suoi propositi. Onore...
Ma tutto questo era accaduto prima dello scontro con lo Janbar. Egli aveva instillato in Heonidas una fede cieca, insormontabile...ora la sua vita aveva un significato!
Ancora confuso da questi pensieri tentò di assestare un colpo, senza riuscirci, e indietreggiò.
Spostamento indietro di 3m
ven feb 06, 2009 20:49
Per l'ennesima volta la catena sibilò nell'aria senza incontrare né il suo bersaglio, né altra resitenza.
La danza continuava, restava da vedere chi fosse il ballerino più resistente.
TURNO AD AERON
(distanza 4,5m)
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