Il non-morto piegò il Tempo, scagliando una miriade di sortilegi. Una Mano di forza accorse per fargli da scudo contro i pericoli della radura, così come quattro grandi scheletri dalle orbite spiritate si materializzarono al suo fianco...
...il vero assalto, l'imprevisto, arrivò dopo e fu un'apostrofo sul Libro della Storia.
Gwotz serrò i pugni, congiunse le mani, puntò gli indici e mirando il punto esatto con le pupille della mente scagliò la Disgiunzione: essa colpì Hazarael, Krav, Xandros, Zamura, la Matrona... e le Tavole...
L'Erede, dei suoi innumerevoli oggetti incantati, perse il controllo un solo elemento. Una pietra magica, che da sempre lo supportava, cadde priva di valore ai suoi piedi. L'immane volontà di Hazarael fu sufficiente a proteggerlo dall'Abiurazione del non-morto. Idem per Xandros, che sentì il potere di uno dei suoi anelli magici svanire. Il duro colpo al mutaforma arrivò quando l'incantesimo intessuto da Gwotz secondo le istruzioni di Mordenkainen dissolse la sua trasformazione, riportandolo alla sua forma originaria di essere umano... e contemporaneamente quella di Krav che, privo delle forze necessarie, sprofondò nell'oblio della morte.
Zamura, d'altro canto, fu abbandonata da ben più di qualche oggetto, tra cui alcuni dei suoi più preziosi... sembrava che per quanto determinata, la Prescelta, non potesse tener testa alla volontà dei Fighters.
Fu poi con un lampo verde che tutti divennero consci di ciò che stava succedendo... la Disgiunzione aveva investito in pieno anche la Matrona e con essa... le Tavole. L'alone di energia che pervadeva la drow si dissolse e lei spalancò gli occhi e le labbra si dischiusero, troppo lentamente. Dalla gola della donna proruppe un grido disperato, che arrivò ai sensi dei presenti troppo tardi: 1 tiro percentuale: riuscito. Disgiunte le Tavole di Vecna.
il portapergamene di pietra non recava più incisi i suoi simboli luminosi ed aveva cessato di manifestare ogni attività magica. Fu con un'agghiacciante risata tale da scuotere cielo e terra. Fu con un grido di odio assoluto e sempiterno. Fu con un'esplosione di luce.
La Matrona risplendette violacea e, come posseduta, levitò alzando i palmi verso il cielo.
Tutto ciò che non era la nuda terra e i presenti venne strappato da un invisibile e violento uragano di forza, lasciando nient'altro che deserto nel raggio di centinaia di metri. Il terreno fu cosparso di fratture, da cui presero ad emergere una miriade di ragni. Nessuno dei presenti potè muovere un solo dito per reagire, inchiodati al loro posto, come pezzi degli scacchi capaci solo di ribaltarsi.
Un effetto di Ammaliamento epico immobilizza tutti, non-morti compresi.
Willyghul ebbe un fremito e seguitò ad animarsi e levitare a sua volta. Con un gesto provocò un'onda d'urto che scagliò lontano Abominium, con un'altro provocò una seconda scossa di terremoto che richiuse all'istante le piaghe telluriche.
Fu allora che i presenti riacquisirono spirito d'iniziativa, ma un eco raggiunse le loro coscienze inchiodandoli sul posto: l'eco di una risatina, che da ghignante si fece copiosa. Al centro della scena una maschera, bianconera ed orridamente stravolta, riproduceva un Ghigno Divino ed una scritta, che recitava...
...tra i due litiganti, il terzo, Gode.
Shahrazad piombò su Xandros e fuggirono insieme tra le Dimensioni.
La Matrona/Lloth fissò con occhi vitrei la maschera, poi Gwotz, e di quest'ultimo non rimase nemmeno la polvere. Infine la Dea abbandonò il corpo della donna, che rovinò al suolo.
Willyghul/Vecna attirò a se le Tavole, prive del loro potere, poi scomparve.
Zamura ed Hazarael seppero di aver fallito, ma la Dea non li punì per questo, non li abbandonò. Piuttosto l'incertezza e la consapevolezza della sconfitta permanevano nei loro cuori. Rimasero soli, con Abominium a poca distanza da loro, in un deserto di amarezza. Il Cacciatore sentiva di aver perso la propria preda, ma che i restanti potevano non essere da meno...

La Prescelta cadde in ginocchio, senza dire nient'altro.
TURNO AD ABOMINIUM.