Il Tavolo da gioco dedicato al Fight Club di Valm Neira.
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Re: Capitolo 2 - Il salone

gio gen 15, 2009 14:40

<Sconfitta>. Quella parola rimbombava nei sogni di Nightcrawler.
Si sveglio di soprassalto e d'istinto allungò la mano per afferrare il suo inseparabile arco, che era solito tenere al suo fianco quando riposava.
Era lì al suo posto.
Si trovava in una stanza da letto, al sicuro. Il dio nano aveva resuscitato Nemo perché continuasse a combattere.

<Ed è quello che voglio fare! Finora non conoscevo la sconfitta. Forse questi contendenti al par mio si credono invincibili. Facciamo in modo che anche loro perdano le proprie certezze.>
Diceva così parlando al suo arco.
<La mia magia e la tua hanno dato vita ad un nuovo colpo durante il nostro ultimo scontro. Facciamolo ancora, gli esiti saranno devastanti stavolta!>.

Re: Capitolo 2 - Il salone

gio gen 15, 2009 15:04

Aeron non poteva stare fermo dopo ciò che aveva percepito, il suo credo glielo impediva, quindi si mosse dalla sua stanza per tentare un'azione. Per arrivare a chi voleva gli serviva qualcuno che percepisse l'orgoglio e l'onore nello stesso modo del suo obiettivo. E tra i diversi combattenti ce ne era uno che gli avrebbe permesso di cogliere due piccioni con una fava.
Non fu un'impresa difficile trovare chi cercava, in fin dei conti , come tutti i presenti, la presenza del suo obiettivo non passava inosservata. Lo trovò mentre stava prendendo le sue armi.
<<Vorrei parlarti un attimo, in privato. Porta tutto ciò che ti fa sentire sicuro se non ti fidi. Sappi comunque che non ho intenzioni belliche. Solo uno scambio di punti di vista>>.
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Re: Capitolo 2 - Il salone

gio gen 15, 2009 22:54

Il santone gli si era avvicinato e lo voleva portare da qualche parte. Colui che Striscia nella Notte non aveva paura di niente, perché non aveva nulla da perdere a parte la vita, alla quale del resto dava ormai poca importanza, non riuscendone a capire lo scopo. Eppure... Perché si sentiva in soggezione quando quell'uomo gli parlava?...
Forse perché quella era la prima persona che gli si rivolgeva gentilmente...Ma era sincero? O come tutti aveva in realtà una maschera e lo voleva ragirare?
<Va bene, ti seguirò, ma non fare mosse false o te ne farò pentire>.

Re: Capitolo 2 - Il salone

mer gen 21, 2009 12:20

Lo Janbar lasciò il salone, e tornò nella sua stanza: stava accadendo qualcosa di inspiegabile.
Si sentiva stanco, profondamente stanco, e percepiva chiaramente le energie magiche abbandonare il suo corpo.

Turbato, si inginocchiò nell'angolo buio dove aveva posato l'idolo, ignorando Šaakashvilij e i suoi sguardi, e prese a pregare. Eppure, nessuna risposta gli giunse dall'Ombra, e questo era la prima volta che accadeva.

Trascorsero diverse ore in un silenzio che si faceva via via più inquietante, poi il mago decise di percorrere altre strade.
Afferrate le borse, prese le componenti per gli incantesimi e tentò il contatto con la sua divinità.
Normalmente non era permessa una simile sfrontatezza: era l'Ombra a scegliere come e quando mostrarsi alle suppliche dei fedeli, e neanche lo Janbar, il suo Favorito, il Benedetto, poteva ambire ad ottenere un colloquio in quei termini senza suscitare le ire della divinità.
Eppure sentiva che era necessario.


Anche questo non servì. La divinità si era chiusa in un isolamento insiegabile e assoluto. L'irrequietezza dello Janbar divenne paura, qualcosa che non aveva mai sperimentato.


Altre componenti.
Tracciò sul pavimento della stanza un ampio cerchio, che iniziò ad elaborare con complicate rune. Avrebbe evocato qualcuno che poteva fornirgli risposte.
Impiegò molto tempo, e anche quando ebbe terminato verificò più e più volte che quell'intrico di polveri e diramazioni fosse perfetto.
Cominciò l'evocazione.

Re: Capitolo 2 - Il salone

mer gen 21, 2009 16:45

Heonidas vide che il salone era vuoto. Gli venne in mente di andare a bussare alla porta dello Janbar, ma aveva come il presentimento che il maestro non avrebbe gradito. Così cominciò a fare il suo solito allenamento quotidiano. Un po' di riscaldamento, roteando la sua catena chiodata come una corda per saltare, alcuni esercizi per la mobilità articolare. Poi passò al potenziamento muscolare con piegamenti su 2 dita e flessioni delle gambe tenendo sollevato un grosso e pesante vaso che aveva trovato lì nel salone. Dopo questa lunga fase preliminare passò alla tecnica, roteando la catena in diversi modi, ripetendo ogni mossa un centinaio di volte...

Re: Capitolo 2 - Il salone

gio gen 22, 2009 10:49

SHIV vagava per i corridoi, il corpo inquieto come la mente. Di sicuro la chiaccherata con lo Janbar lo aveva distratto per qualche minuto, e aveva dato una piccola scossa alle fondamenta delle sue certezze. In quanto alle certezze di SHIV, esse erano tranquillamente riassumibili nella parola "NESSUNA". O almeno, così lui sperava fosse.... Una certezza, in un combattimento, era una debolezza che il nemico poteva sfruttare. Aveva detto allo Janbar che era stato mandato ad "insegnare ai partecipanti che la vita non è solo un elenco di scontri", ma non gli aveva detto tutto: in realtà ogni momento della vita era uno scontro, quindi la vita non era un elenco di scontri, ma uno scontro unico. E da ogni scontro si poteva uscire migliori o peggiori, a seconda di come si riusciva ad interiorizzarlo.... Stava di nuovo pensando in maniera troppo complessa, era tempo di provocare un altro po' di caos, e vedere cosa succedeva.
Si recò davanti alle stanze di Khilag, e bussò alla porta.
- Canarino, ci sei? Hai tempo e voglia di parlare con me? O devo andare a rompere le uova a qualcun altro?

Re: Capitolo 2 - Il salone

gio gen 22, 2009 13:46

<<Nightcrawler devo comprendere...>> Aeron iniziò così il suo discorso dopo aver condotto il cacciatore nella sua stanza << Tu non mi dai impressione di anima crudele e corrotta.Fai quel che fai solo perchè il tuo istinto ti induce a farlo, perchè non vedi altra scelta. Dimmelo se sbaglio.
Diciamo che nello scontro tra la salvezza e la dannazione ,tu viaggi sul filo di confine. Ma, al contrario di te, un guerriero è caduto e sta sprofondando nell'oscurità. Quindi devo comprendere e tra tutti i partecipanti tu sei quello che più di altri può aiutarmi.
Credi nell'onore, nell'orgoglio? c'è qualcosa che ti spinge a fare quello che fai, che guida le tue azioni oltre al desiderio di sopravvivere?
Ad esempio : se in un bosco ci sono dei banditi che vogliono aggredire un mercante con le sue guardie, entrambe gli schieramenti non ti hanno scoperto e comunque non sono alla tua altezza. Il tuo istinto e la tua vista ti confermano che ,qualunque scelta tu faccia, puoi ricavare il necessario per sopravvivere per molto tempo, ma dal mercante, naturalmente,potresti ricavare di più. Cosa fai e perchè?>>

Re: Capitolo 2 - Il salone

gio gen 22, 2009 23:45

<Comincio a bersagliare i banditi rimanendo nell'ombra. Frecce su frecce fino a ché se la danno a gambe o giacciono tutti nella polvere. Poi mi presento dal mercante come suo salvatore e gli faccio capire che sono un buon cliente. Naturalmente se i banditi hanno un buon equpaggiamento me lo tengo io o lo vendo.>

<Sai, vivere senza amici nel Piano delle Ombre non è facile. Non ho incontrato alcuna comunità amichevoli nei miei spostamenti. Solo infidi shadar-kai o Lich che mi ritengono una buona cavia per i loro esperimenti di magia...>

<Onore ed orgoglio, questi sono parole che suonano bene ma non mi si addicono più di tanto, Aeron. Almeno credo...
In effetti c'è un motivo particolare per il quale vado avanti, a parte l'istinto di conservazione.>

Nel ripensare a quella cosa, Nemo assunse un'espressione più risoluta che mai, mentre la mano stringeva fortemente la sua arma al punto da far sbiancare le nocche.

<Ma prima di continuare... dimmi qualcosa di te e della tua causa...>

Re: Capitolo 2 - Il salone

ven gen 23, 2009 20:29

Axell tornato dal faticoso scontro si diresse immediatamente verso la sua stanza per far riposare il suo spirito e il suo corpo, senza degnare nessuno di uno sguardo; coloro che lo guardarono non riuscirono a comprendere se quel non voler socializzare fosse dovuto alla stanchezza dello scontro o solo ad una dimostrazione di superbia.

Arrivato nella propria stanza, Axell si preparò per il riposo; prese il suo equipaggiamento lo ripose nella cintura e la mise sotto il cuscino, poi si adagiò nel letto attendendo l'avvento del nuovo giorno. Una volta destatosi dal sonno si alzò e si mise a meditare, non solo per lo spirito, ma anche per cercare di capire cosa aveva potuto sbagliare nello scontro con Airon e quali tra le sue mosse fosse stata più efficace. Quindi riposatosi per bene andò con fare sicuro nella sala d'attesa dove si trovavano gli altri contendenti e con sguardo di sfida chiese:

"E dunque chi sarà il prossimo avversario di questo bell'uomo?"

E concluse:

"Va bè al fine non mi importa chi sarà il mio avversario, tanto il duello mi vedrà vincitore".

Re: Capitolo 2 - Il salone

sab gen 24, 2009 15:33

La camera gentilmente offerta a Jerome da Tharmekul era un semplice cubo in muratura, al Tessitore non serviva altro, o perlomeno era quello che gli importava.
Non ho ucciso il mio avversario, lui non ha ucciso me. Che spreco di energie.

Uscì alla ricerca di Tank.

Re: Capitolo 2 - Il salone

dom gen 25, 2009 14:06

<<Il cercare amicizie anzichè alleanze ti da grande merito,cacciatore. L'uomo forte è colui che ha amici pronti ad aiutarlo quando ne ha bisogno. Il potente, poichè solo, soccombe quando supera i suoi limiti. Ma il limite di molti che collaborano non esiste.
Chiedi del mio scopo, della mia causa...>> un tenue sorriso si accennò nel monaco << ...di certo non è lo scontrarmi con gli altri, penso sia chiaro.
Seguo la via dell'autoflaggellazione, prendo i dolori degli altri, le loro sofferenze, i loro problemi e li faccio miei. Alleggerisco il peso dell'anima e del corpo altrui a mio discapito. Per molti sembra follia , ma questa è la via di Ilmater, questo è il mio credo. Non vi è cosa più appagante della gratitudine del prossimo e gli dei sorridono benevoli a chi seguo questa via e donano capacità altrimenti non reperibili.
Indovina ,cacciatore, quanti anni ho secondo te? da quanto la mia lingua non gode del sapore di qualsiasi cibo?da quanto la mia gola non desidera acqua? ed il gelo delle montagne, come l'afa dei tropici non mi sfiorano. L'aria entra in me solo per farmi parlare e farmi udire da ogni cosa del creato, ed esso mi ascolta. La mia sola presenza placa le ire dei più grandi guerrieri. Eppur son vivo.
La mia causa è diffondere la parola di Ilmater, diffondere l'ideale di sacrificio, poichè esso non è vano come l'egoismo, ma porta benefici carnali, spirituali e divini. Non pretendo che gli altri facciano ciò che io faccio, non sono ne ingenuo ne dittatore, ma se ognuno nel suo piccolo compiesse dei piccoli atti di sacrificio, i risultati sarebbero subisto evidenti.
Nightcrawler, tu vivi ciò che io aborro e contro cui lotto. Tu vivi in un mondo spietato dove si pensa all'altro solo per i propri interessi. Dove anche chi ha nelle vene la purezza di cuore è costretto a venderla per sopravvivere. Tu puoi comprendere perchè io lotto in quanto tu stesso ammetti che sei costretto al tuo sopravvivere e vedi quel mondo come ostile.
Se vuoi, cacciatore, ti insegnerò come vivere si nulla, come liberarsi dagli affanni terreni per divenire fioca luce di speranza che attende di trasformarsi in abbagliante mattino>>.

Re: Capitolo 2 - Il salone

dom gen 25, 2009 21:16

<Sarei onorato di apprendere i tuoi insegnamenti in futuro, ma prima devo chiudere un conto in sospeso che il mio temperamento mi impedisce di ignorare.>
<Guarda>.
Nightcrawler si tolse un medaglione sferico dal collo e lo aprì come una conchiglia. C'erano due piccoli ritratti disegnati.
<Vedi, questi sono i miei genitori>.
<Avevo quattro anni quando loro decisero di scappare dal piano materiale e cercare rifugio tra le Ombre. Purtroppo i nostri inseguitori ci raggiunsero. Erano dei cacciatori 'di cavie' per conto del loro padrone Crestian, un potentissimo Lich interessato al sangue della nostra famiglia.>
<Portarono via mio padre e mia madre dopo averli neutralizzati... Io ero stato nascosto in uno scomparto segreto del nostro carro dove nessuno si curò di cercarmi. Ma questa leggerezza anni dopo risultò cara a quegli assassini perché li ritrovai...
Prima di dargli il colpo di grazia gli ho strappato le informazioni che mi servivano: i miei sono ancora vivi. Ma...>
Nightcrawler imprecò <...Sono in animazione sospesa in balia del potere necromantico di quel maledetto non-morto>.
<Ho anche scoperto l'ubicazione del suo lugubre nascondiglio, nelle Terre Scure. Purtoppo è ben protetto e da solo non ce la farei mai ad entrare.
Vagabondavo disperato e quasi rassegnato alla mia impotenza quando il destino ha voluto che Tharmekhul si materializzasse dal nulla accanto a me. Egli mi ha parlato del torneo. Così vi ho preso parte, per trovare una persona fidata e capace che mi aiuti nella mia battaglia.>

Re: Capitolo 2 - Il salone

lun gen 26, 2009 00:36

Aeron soppesò lo sguardo di Nightcrawle cercando di capire se ci fosse traccia di menzogna in quelle parole.
<< Prode cacciatore, mi rattristo per la tua pena. Cerchi compagni che ti aiutino a far tornare dove deve essere quella creatura che ignora la sua morte, ed hai la mia parola che ,quando questa storia sarà finita, se la mia esistenza terrena avrà ancora forma , ti supporterò nella tua battaglia.>> poi prese un attimo di pausa <<Ricorda, però, che se vuoi che io ti accompagni, nessuno dovrà morire. Se ciò ti va bene sarà felice di aiutarti e di farti sapere come fare per esorcizzare il male ed ogni empia creatura non morta.
Nel caso in cui non abbia possibilità di seguirti, recati al mio tempio, il monastero dei piangenti, sono sicuro che lo troverai. Li ti aiuteranno di sicuro se andrai a mio nome>>.

Re: Capitolo 2 - Il salone

mar gen 27, 2009 01:50

- Mi sa che o non c'è, o non ha voglia di parlarmi. Bah, mi sa che andrò a cercare qualcosa da fare in giro....
Così dicendo SHIV si recò nel salone centrale, e lì si trasformò di nuovo, assumendo la forma ibrida che gli era oramai diventata come una seconda pelle; dopodichè si nascose dietro una statua, mormorando:
- KhiZZà Ze da qui rieZco ad aZcoltare qualcoZa Ti intereZZante..... Zì Zì Zì..... eheheheheheh.....
E sparì, come se non fosse mai esistito.

Re: Capitolo 2 - Il salone

mar gen 27, 2009 19:19

Fu con un rombo del tuono che Tharmekhul, spalancando con violenza la porta a doppia anta delle sue stanze private, ricomparve in mezzo ai partecipanti.
Sul suo volto gravavano pesanti la stanchezza e la preoccupazione, segnato da profonde occhiaie e rughe come scavate nella pietra.

Gettò uno sguardo sui pochi presenti, poi parlò con voce potente, che riempì le sale e raggiunse anche coloro che riposavano nelle proprie camere.

"Il torneo deve andare avanti!
Avete avuto il tempo per riposare, e il tempo è oggi qualcosa di prezioso... più di quanto immaginiate.
Per cui..."

Notò preoccupato la parete nera e livida che copriva l'accesso alla camera dello Janbar, ma la ignorò presto.

"INIZIAMO!"
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