Polvere.
I contendenti si trovavano all'interno di un'arena dodecagonale irregolare. Quattro grandi caverne buie, grandi abbastanza affinchè... una creatura molto grossa potesse uscirne...
Altre otto caverne più piccole erano poste tra le sorelle maggiori, ognuna di esse era completamente sbarrata da un'inferriata nera e spessa.

L'oscurità celava il contenuto e le dimensioni interne dei dungeon, ma era possibile ascoltare dei mugugniti e delle bestie pelose e grosse sbattevano frequentamente contro le inferriate, producendo un rumore metallico e ritmico.

Le pareti rocciose erano alte non più di una ventina di metri e in lontananza era possibile osservare, come da una distanza indefinita, gli spalti gremiti dalla folla incitante.

Una voce disse:
"il terreno di gioco è circoscritto dallo spazio in cui vi trovate e nelle caverne. Non è possibile volare al di fuori ma non ci sono limitazioni sull'altezza da terra. Che la lotta cominci!"



Distanza: 12m
Iniziativa vinta da: Xandros

Xandros rimase a fissare il vuoto. Non si mosse e non sembrò sentire ciò che il loro arbitro stava dicendo.
<<HIHIHIHIH....HIHIHIHIHIHAHAHAHAH!>>.Senza motivo il folle si tenne la testa fra le mani ridendo convulsamente e tremando nel farlo.
<<Ecco che quello scemo si mette a ridere. Ci Farai prendere per pazzi Kan.>>
<<Fatelo smettere o lo sventro con le mie mani. Dobbiamo combattere. UCCIADIAMO IL NEMICO, LUI NON ASPETTA LA TUA FOLLIA!!>>
Qui, l'unico folle sei tu, Ares. Se sventri Kan ci sventri.>>
<<STAI ZITTO!! SO COSA DEVO FARE. NON VI PERMETTERO' DI UCCIDERVI, NON DI NUOVO. >>.
Xandros nella sua follia ignorava chiunque gli fosse intorno e nel suo discutere con se stesso gesticolava come se fosse un attore, cambiando di volta in volta movenze ed atteggiamenti. Poi si pietrificò, non mosse più un muscolo. Ogni luce nei dintorni scomparve e chi riusciva ancora a scorgere la figura del folle lo vide in un tremore convulso e forte, come se potenti spasmi ne lacerassero la carne.
Dalla figura esile della tenebra fuoriscì l'enorme e massiccia figura di un troll con la schiena eretta. Sul petto del troll sporgeva un occhio grande quanto tutto il torace. L'occhio era aperto e dall'occhio sembrava fuoriuscire un cono che dissolse l'oscurità ovunque esso arrivasse.
Krav, il pipistrello del mago , assunse la stessa forma ma senza l'occhio al petto. Il famiglio prese una lancia grande dalla schiena del padrone << Sei stato forunato ragazzo. Il padrone si è preso un momento per riflettere>>
Xandros girò il suo sguardo verso l'avversario, gli occhi che lo guardavano come una preda<<...ma la sua fortuna è finita ora che ho io il controllo.Fammi divertire!>>

Nella mente di Xandros, Ares, la mentalità guerresca e scelleratamente violenta del Folle prese il sopravvento e il comando.

Immediatamente, cambiò forma. Divenne alto, muscoloso, verde, dissimile da un umano, seppur umanoide, e ben più minaccioso. Un grande occhio gli si spalancò sul ventre, puntato sul suo avversario... un cono invisibile ne partiva, riportando luce laddove Xandros aveva magicamente creato oscurità.
Allo stesso modo anche il suo famiglio gli divenne simile nella forma e si posizionò, silenzioso, al suo fianco, lancia in resta.



Gwotz ebbe una brutta sorpresa. Tutto il suo equipaggiamento incantato aveva cessato di fornirgli ogni genere di sostentamento dal momento in cui la grande pupilla aveva cominciato a fissarlo.

La situazione di iniziale parità si era appena sbilanciata a favore di Xandros, cosa della quale Ares sicuramente gioiva.

TURNO A GWOTZ

L'uomo vide l'evolversi della situazione a proprio svantaggio... ma nessuna preoccupazione lo turbò, convinto del proprio potenziale ancora nascosto agli occhi estranei. No, non si sarebbe lasciato sorprendere come l'ultima volta, non come quell'ultimo scontro che lo vide perdere...

Un sorriso gli si dipinse in volto e una profonda voce usci dalle sue labbra <<Daccordo... divertiamoci!!!>> occhi pieni di energia rivelavano la volontà della creatura a combattere e a cimentarsi in questa impresa; cominciò a muoversi sentendo la magia abbandonarlo pian piano, finchè la poca rimasta non fu sufficiente a salvarlo dalla perdita di quell'arma.

Velocizzando i propri movimenti riuscì ad allontanarsi dal punto di partenza fin ritrovarsi leggermente dietro l'avversario fissandolo mentre dal nulla apparvero 4 Enormi creature... le loro forme li rassomigliavano a creature arcane prive di muscoli e pelle, composti soltanto da ossa... sembravano Draghi e stavano circondando il folle e il suo famiglio.

Ma ciò non bastò a Gwoz che nella tempestiva azione aveva trovato anche del tempo per far apparire una grossa mano scura sopra Xandros e si preparò a puntargli il dito indice destro contro attendendo un di lui gesto e proferendo.

<<Ti avverto che non ho intenzione di farmi battere una seconda volta... All'attacco!!!!>>

Il rapido, e sottile, incantesimo, intessuto rapidamente dal Gemello, con astuzia,...



...a cui però il Folle ben tenne testa, fu presto seguito da un altro.
Le creature che Gwotz aveva intenzione di evocare purtroppo non erano alla portata del suo incantesimo, ma esso venne spinto comunque al suo limite. Quattro grandi scheletri di umanoidi bipedi, che brandivano artigli e denti acuminati minacciavano Xandros e il suo famiglio.
Essi si fecero avanti e sfogarono sui due tutto il loro furore.



Il Gemello ebbe una brutta sorpresa: ad ogni ferita ricevuta del famiglio di Xandros, egli si divideva, creando nuove copie di Krav. Quattro per l'esattezza.

Ma non era finita. Gwotz ora si trovava alla destra del Pazzo, a vari metri di distanza. Il suo canto fece tremare il terreno... e un immenso pugno di energia sorse dal terreno sotto i piedi di Xandros con immenso fragore, per ricadere nello stesso punto e recare i suoi devastanti effetti.



L'incantesimo sorse con un'impeto ineguagliabile. La sua mole, che persisteva sul campo, prometteva ancora dolore.

La sequenza di azioni era stata notevole, ma non aveva recato al Gemello il vantaggio che avrebbe sperato.
Xandros era sul punto di reagire quando... un altro fragore, molto simile a quello del Pugno, ma più lontano e intenso risuonò.

Evidentemente, qualcun'altro, oltre al Pazzo, non aveva gradito il disturbo.



TURNO A XANDROS

I danni che aveva subito non erano stati sufficienti ad abbatterlo e le su carni da troll si erano già messe in moto per guarirlo. Il solo fatto ,però , di essere stato colpito così duramente aveva fatto infuriare Ares, che ora meditava una vendetta atroce.
Con un ghigno pieno raccapriccianti promesse Xandros svanì tra le ombre portandosi dietro il suo famiglio ed ogni suo clone.

Il Folle era fuori di se!
Mentre i fisico dei Troll si attivava per ricostituirsi...

...la sete di sangue gli bruciava i visceri e altrettanto gli ardeva la gola!
Usciti dal "viaggio nell'ombra" alle spalle di Gwotz si stagliavano in sei, Xandros e due potenziali famigli e altri tre possibili Krav alle loro spalle... tutti con lo sguardo infuocato dell'Idra.
Ben sei coni di fuoco s'abbatterono sull'incantatore al momento privo delle sue difese magiche a causa dell'orrendo occhio spalancato sul ventre di Xandros, puntato dritto su di lui.

... ed egli non fu abbastanza lesto per schivare e proteggersi in modo da subire meno danni possibili.
Due dei "famigli di Xandros però e Xandros stesso, furono colpiti...

... ma stavolta non si scissero.

Gwotz aveva resistito miracolosamente all'assalto rovente del suo avversario e si preparava a controbattere quando... accadde!
Il fragore del Pugno, gli ansimi della battaglia, l'odore del sangue, il nervosismo delle bestie imprigionate nei loro oscuri antri e gli incitamenti di una folla assassina avevano attirato il tenore. L'autore di quell'immenso ruggito.

L'eco lontano... TAR- RAS- QUE ! TAR- RAS- QUE ! TAR- RAS- QUE ! ...sembrava apparentemente privo di senso, per gli ignoranti e coloro che non ascoltavano con attenzione le fiabe e i miti delle epoche passate. In ogni caso, prometteva distruzione.

Prima una zampa, poi tutto intero, il Tarrasque faceva il suo ingresso!

...Molte leggende circondano le origini e la ragion d'essere del Tarrasque. Alcuni sostengono si tratti di un'abominio creato da antiche divinità per punire tutta la natura, mentre altri parlano di una congiura tra maghi malvagi o spietate potenze elementali. Queste teorie non sono altro che superstizioni, e la vera natura del tarrasque resterà probabilmente un mistero. Il tarrasque non ha l'abitudine di dare spiegazioni, ed è raro che lasci qualche testimone in vita lungo il suo percorso...

Arrivò come un fulmine, sulle zampe posteriori, caricando una delle copie di Xandros...

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1 tiro per colpire in mischia, critico, confermato: 187 danni a F1. F1 distrutto.

...dilaniandola in mille pezzi con un colpo di mandibola.

Se Gwotz fu semplicemente stupito nel vedere la Bestia, Xandros dovette impegnarsi un pò di più per evitare di rimanere scosso.

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Presenza terrificante: 1 TS sulla Volontà superato.

Diversamente accadde ai "Krav".

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Presenza terrificante: 4 TS sulla Volontà falliti, F,F2,F3,F4 "scossi"

La situazione era decisamente surriscaldata.

TURNO A GWOTZ

La visione del Tarrasque non fece altro che stupire l'uomo e gli fece ramentare i vecchi studi inerenti alle creature arcane, di cui il Tarrasque faceva parte... un mostro leggendario la cui specie era ridotta a pochissimi esemplari contabili in una singola mano. Ciò lo sorprese, ma non vi era sorpresa terrificante, ma sorpresa gioiosa nel vedere un così vecchio e possente Animale leggendario... oltre questo non si distrasse molto dall'avversario, quindi si mosse fino a riacquistare e sentire il potere della magia in corpo e ne rilanciò tal potere ad un'altro Raggio indirizzato verso il Folle e con un semplice Pensiero inviò il pugno.

Un ulteriore Pensiero lesto fece comprendere ai suoi servi non-morti di attaccare Xandros e di difendere Gwotz.

<<Vediamo come te la cavi ora>> Un ghigno coprì il volto dell'uomo mentre attendeva azione avversaria senza abbassar la guardia... tanto meno al Tarrasque

Stavolta il sortilegio di Gwotz riuscì.



Il Pungo di Gwotz così si abbattè invano sul suo avversario, immune ai suoi devastanti effetti.

Due Delle creature scheletriche si lanciarono sul Folle e altre due si posero a difesa del loro creatore.



L'incantatore rimaneva teso al suo posto ora, in attesa.





TURNO A XANDROS

Il Folle, forse troppo preso da un dialogo interiore, rimase all'apparenza immobile.


TURNO A GWOTZ

Il gemello di Victor non sapeva cosa potesse tramare il folle in quel momento... forse voleva attendere il da fare dell'umano... o forse preparava una sorpresa per l'avversario (sorpresa di certo non positiva per il destinatario)... in ogni caso non esitò a riflettere, osservando l'immonda creatura presente nel loco, senza timore, si preparò a lanciare un incanto evocando forze magiche in proprio corpo. La magia lo pervase mentre l'incanto faceva il suo corso accanto al necessario tempo.

L'incantatore rimase sulle sue posizioni, cominciando ad intessere un incantesimo. A differenza del suo avversario, lui poteva.
Sempre teso anche una volta ultimata l'intessitura della Trama (che apparentemente non diede risultati), attese che la Bestia operasse per lui a favore della vittoria.

Gli Scheletri evocati intanto adempivano ai loro compiti, assaltando ciò che si poneva a tiro dei loro artigli...

...ferendo Xandros in modo considerevole.

Dal canto suo il Tarrasque aveva un preciso intento: fare a pezzi tutto il possibile nel minor tempo possibile. Avanzò ruggendo e fece schioccare orrendamente la mascella...

...si portò la prima preda alla bocca. Presto sarebbe stata inghiottita.

Il Folle era fortunato, per modo di dire, non si trovava ancora a portata del Mostro, ma lo sarebbe stato presto.




TURNO A XANDROS

Un richiamo, qualcosa di inudibile, inafferrabile per le orecchie dei contendenti, distolse il terribile Tarrasque dalle sue prede e accucciandosi chiuse gli occhi e scomparve in un soffio di vento magico.

L'indignazione della folla che voleva seguitare ad osservarer lo spettacolo non bastò a frenare il meccanismo dell'Arena.

Senza vinto e vincitore, lo scontro venne archiviato in un lampo di luce viola.


PARITA'