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 Oggetto del messaggio: Corso di Photoshop: Lezioni 1 e 2
MessaggioInviato: gio gen 25, 2007 22:49 
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Un po di teoria!

Per iniziare a immergerci nei meandri del programma specifico, mi piacerebbe darvi un po di basi riguardo alla grafica cosidettà BITMAP o anche RASTER; questo perchè photoshop è un software per l’appunto che utilizza questo tipo di grafica per rappresentare le immagini e per manipolarle...
Cosa significa? Per grafica Bitmap si intende un disegno composto da BIT di dati...quindi una serie di punti nello schermo che vengono rappresentati secondo la logica del codice bit: questo comporta che per comporre un punto in un sistema di colori puramente bianco e nero (senza scale di grigio) avremo una grafica a 1bit (dove per un bit si intende acceso o spento/ bianco e nero nel caso specifico) ma questo gli informatici lo sanno meglio di me...
Nel caso di grafica a scala di grigio avremo un codice a 8bit se non erro...in modo da definire ogni punto con + possibili gradazioni...poi avremo la scala di colore RGB che con i suoi 24bit è in grado di visualizzare 16milioni di colori tramite l’utilizzo di una sintesi additiva di colori per l’appunto R (red), G (green) e B (blu), infine per citare altri sistemi di colore, il CMYK (sintesi sottrattiva che usa ciano, magenta, giallo e nero) che con il suoi 32 bit copre una gamma praticamente infinita di colori (se non fosse che il monitor non li riesce a riprodurre tutti ma questa è un altra storia...)
Esistono altri modelli di colore che potremo spiegare + avanti (soprattutto per chi fa GIF per internet) ma per ora sappiate che + aumentate il numero di bit e + avrete un “peso” maggiore dei file!
Come consiglio generale vi direi di creare file RGB quando fate immagini a colori, per internet o da inviare ad amici per posta elettronica. Considerate inoltre che il metodo RGB è utilizzato da tutte le videocamere, fotocamere e televisori di qualunque tipo per riprodurre o creare immagini poichè questo tipo di sintesi è (quasi) l’unica per ora utilizzabile da questi sistemi...
Il metodo CMYK si usa solo per la stampa o se dovete inviare i file a uno stampatore poichè permette di avere maggiore “fedeltà” del coloro...sappiate che potete passare da un sistema all’altro ma con perdita di dati...
Quindi consiglio: quando create un file nuovo sappiate a priori che utilizzo dovrà avere in modo da impostare subito il sistema di colore adeguato!
Inoltre tenete presente che quando rappresentate un immagine RGB su monitor i colori saranno abbastanza brillanti e fedeli (sempre che il monitor sia ben calibrato) ma quando uscirete in stampa (la quale utilizza una sintesi CMYK), avrete una varianza di colori inevitabile!
D’altra parte se userete inizialmente un CMYK perchè volete poi stampare sappiate che il monitor non è in grado di visualizzare tutti quei colori (appunto perchè il monitor utilizza l’RGB) quindi ciò che vedrete a schermo sappiate che non è assolutamente Fedele!!! Si dice in gergo che è fuori dal GAMUT dello schermo...
Per ovviare a ciò che fare?
Non è affatto semplice! Un po l’ideale sarebbe calibrare lo schermo e avere con se una collana PANTONI per verificare il colore che state usando...ma non è cosa da tutti...altrimenti fate esperienza e saprete come si comporteranno i colori poi in stampa...tenete presente come linea di principio generale che i colori a monitor sono + brillanti che nella realtà!
Inoltre come ulteriore verifica non basatevi mai sui vostri occhi e quell oche vedono come colore ma guardate il pannello di INFO (informazioni) di photoshop all’interno delle PALETTE: se puntate col mouse un punto dell’immagine nel pannello vi dirà esattamente i valori sia di CMYK che di RGB...quelli RGB vanno da 0 cioè nero a 255 cioè bianco per ogni colore R,G,B, mentre per CMYK vanno i npercentuale per ogni colore...

Detto questo vorrei chiarire che non stiamo quindi trattando software di tipo vettoriale, tipo Illustrator o Corel Draw...non perchè nn vogliamo ma perchè qui lo scopo è un altro!
Cmq questi ultimi non utilizzano la logica di definire un punto con un colore cioè non dividono la grafica in punti ma bensi i disegni son definiti da formule matematiche simili a delle funzioni geometriche! Cioè una curva è definita da equazioni matematiche di vario grado...questo non è importante per l’utente finale che non le vede le equazioni ma serve a far capire la logica differente tra i due tipi di software...e questo si noterà + avanti su alcuni esempi...

Chiuderei questa prima parte dicendo un altra “problematica” dei software solo di tipo Bitmap come appunto PHOTOSHOP: la famosa risoluzione DPI (punti per pollice)...essendo un programma che definisce le immagin icon punti i DPI ci danno un informazione di quanti di questi punti stiano in un pollice quadrato! Questo significa che + punti abbiamo in un pollice e + l’immagine sarà definita! Ma questo dipende anche da quanto voglio stampare grande un immagine e qui viene il difficile: la dimensione di un immagine di solito si definisce in PIXEL che sono appunto i famosi punti con cui è fatta un immagine! + punti pixel ho e + grande sarà la mia immagine ma non solo! Questo è dipendente anche dal numero di DPI...per capirci meglio...se andate in PHOTOSHOP, aprite un qualunque file immagine e andate nel menù “immagine” e cliccate su “dimensione immagine” vi uscirà un pannello che vi da informazioni sulla vostra immagine: potrete notare che è definita sia con i pixel che con i DPI...fate un tentativo e togliete la spunta a “ricampiona immagine” noterete che i pixel sono rimasti invariati ma la dimensione immagine in stampa verrà cambiata! Questo vi farà capire la correlazione tra dpi e dimensione di stampa! In pratica + aumentate i dpi + diminuirete la dimensione perchè i vostri pixel si andranno a concentrare all’interno di un pollice quadrato! Invece NON modificate il numero di Pixel altrimenti riscalerete l’immagine ma tenendo invariati i DPI quindi senza alcun beneficio!!!
È un concetto difficile inizialmente da capire ma è fondamentale! Una volta capite queste logiche del programma e sarete al 50% di quell oche c’è da sapere sulla grafica!!! ;)
Anche qui come logica generale utilizzate un valore di DPI nelle vostre immagin inuove a seconda di quell oche dovrete poi fare: utilizzate 72 DPI se fate immagini per internet (poichè la risoluzione dei monitor è appunto 72 Dpi) e impostate la dimensione in pixel; utilizzate dai 200 ai 300 dpi per la stampa e le dimensioni in cm...
Tenete presente sempre che il “peso” delle immagini sale a in modo esponenziale al salire dei DPI...

Spero di essere abbastanza confuso da avervi stimolato delle curiosità! Ghgh...quindi ora...
A voi la parola! ;)

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 Oggetto del messaggio: Corso di Photoshop: Lezione 2.
MessaggioInviato: gio feb 15, 2007 23:00 
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Ciao ragazzi,
ed eccoci qui come avevo promesso a una seconda lezione di Photoshop interamente dedicata a uno sguardo generale ai suoi comandi e alle sue funzioni...
Questo per facilitare chi è alle prime armi ma può essere anche utile per chi conosce un po tutto ma magari nn ha mai usato certi comandi perchè non sapeva cosa fossero..o perchè magari solo autodidatta...
Mi son state fatte anche critiche sul fatto che la prima lezione fosse solo teorica e che non servisse a nulla...beh se c’è qualcuno che crede sia poco utile, lo sfido a continuare e capirci qualcosa! Cmq x chi è alle prime armi e non solo, consiglio sempre di leggere prima la lezione 1 perchè ci son certi suggerimenti che non sono poi così scontati!

Prima di cominciare vi esorto a collaborare con la lezione inserendo quanto sapete in + o facendo domande, tenete presente cmq che questa lezione è una panoramica generale e non sto andando nello specifico di ogni comando! Inoltre segnalatemi se riscontrate delle diversità nelle mie traduzioni (sto usando la versione inglese) o se avete difficoltà perchè usate versioni diverse...

Ma ora dedichiamoci a Photoshop: l’interfaccia utente è composta (normalmente) da una serie di strumenti che sono sulla vostra sinistra, sono una serie di icone che permettono di utilizzare vari strumenti; potete anche nasconderla andando nel menù nella barra del programma chiamato Fisestra e disattivando la funzione Tools (o strumenti in italiano) ma solitamente è meglio tenerla attiva!
Gli strumenti sono suddivisi tra loro in varie aree, inoltre molte icone se premute a fondo danno la possibilità di aprire al loro interno altre icone nascoste con ulteriori possibilità, lo capirete se l’icona ha accanto a se una freccina...
negli strumenti la parte + in alto è composta da elementi che servono alla selezione (rettangolare o circolare), allo spostamento degli elementi (la freccia nera), la selezione poligonale o a trascinamento del mouse, l’importantissima bacchetta magica anch’essa utile per selezionare perchè permette di selezionare aree simili di colore in base alla tolleranza che impostate, e alcuni strumenti di taglio che permettono di riquadrare l’immagine nel formato che preferite!
Subito al di sotto trovate degli strumenti di colorazione o ritocco dell’immagine che vanno dal pennello (utile se avete una tavoletta grafica), al timbro che permette di copiare aree e contemporaneamnte riprodurle in un altro punto, gomma, sfumatura (radiale, lineare, circolare) e spugna per togliere saturazione ai colori o aggiungerne oltre agli utili strumenti come schiarisci e scurisci per aggiungere ombre o schiarire delle parti come tramite un pennello virtuale...
Ancora + sotto ulteriori strumenti di disegno: il pennino per tracciare contorni e curve e il puntatore x modificarle, lo strumento di testo e l ostrumento x disegnare poligoni...
ancora + in basso, avete a disposizione strumenti di zoom e spostamento all’interno dell’immagine quando zoomate oltre le dimenzioni massime dello schermo, oltre al contagoccie utile per inserire un colore già presente nella foto all’interno dei colori disponibili nella mini tavolazza posta più in basso di cui ora parleremo...
Infatti i due riquadri colorati servono ad attribuire un colore di primo piano e di sfondo che saranno attivi a seconda dello strumento che usate...ad esempio se usate il pennello avrete un pennello che colora del colore che avete in primo piano, se invece usate la gomma questa cancellerà del tutto un livello rendendo quella zona trasparente o mettendo il colore di fondo se state lavorando senza l’uso dei livelli...
Questo per il momento è quello che a grandi linee trovate negli strumenti, andiamo ora ad analizzare il menù dei comandi in alto sotto la barra dell’applicazione...
Sotto File, potrete aprire, salvare e esportare i vostri file in ogni formato di immagine possibile, in edit (modifica) potete in particolare trasformare, scalare e ruotare la vostra immagine e/o parte di essa (appunto i livelli) oltre che incollare nuove parti di immagine nella stessa foto (e in questo modo aggiungerete dei livelli ulteriori), con i soliti comandi di copia/incolla....
in image (immagine) avrete la possibilità di fare la maggior parte dei fotoritocchi che servono a regolare le luci e i contrasti di un immagine e modificare le sue dimensioni di stampa (vedere lezione 1).
In Layer (livelli), vi sarà data la possibilità di aggiungere nuovi livelli (i livelli sono come delle veline trasparenti che possono applicarsi una sopra l’altra per creare sovrapposizioni di immagini, fotomontaggi o effetti particolari con la fusione di + livelli tra loro), potrete modificarli aggiungendogli degli effetti o stili, accoppiarli tra loro, ecc...
In Select (selezione) potrete invece avere modo di modificare le vostre selezioni, scalarle, sfumarle, arrotondarle e salvarle per poterle riprendere quando volete....Nei Filter (filtri) avete invece la possibilità di “giocare” gli effetti sull’immagine, è inutile elencarli tutti x ora...alcuni sono utili altri meno, vale solo la pena provare su una qualunque immagine per capire cosa accade!
In View (visualizza) avrete il controllo completo sugli zoom (utile lo zoom a dimensione di stampa x capire quanto e come sarà la qualità di stampa in dimensione 1:1), e la possibilità di visualizzare il righello a bordo immagine e aggiungere degli snap o guide alle vostre composizioni...
In Window (finestre) avrete la possibilità di attivare o nascondere le cosidette “palette” che vedete sul lato destro dello schermo...io di solito però consiglio di tenerle attive quasi tutte se non disattivarle tutte in un colpo solo col tasto TAB nel caso si voglai vedere l’immagine a pieno schermo senza l’interferenza delle palette a lato...poi si riattivano ricliccando Tab...
Dicevamo delle palette, che sono per l’appunto le finestre al lato destro dello schermo (solitamente perchè sono spostabili a piacimento): le + utili son di sicuro quella delle Info che vi da una situazione dettagliata del colore su cui passate il vostro mouse con le sue cordinate cromatiche (vedi lezione 1), la palette dei layers (livelli) che vi fa vedere tutti i livelli o “veline” presenti nella composizione, in ordine di sovrapposizione tra loro, e la paletta della storia, molto utile perchè vi permette di avere un numero di Undo (annulla) molto elevato rispetto a quelli disponibili normalmente (solo 1), risalendo nella storia è possibile cancellare in parte o completamente il lavoro svolto fino a prima...
Considerate poi che all’interfaccia sottostante il menù dell’applicazione avrete una barra interattiva che varia a seconda dello strumento che state utilizzando in quel particolar emomento e vi permette di accedere a ulteriori parametri particolari dello strumento stesso...

Per il momento ho tralasciato certe funzioni/strumenti/palette per soffermarmi sull’essenziale e al generale...vi lascio “giocare” un po col programma in attesa di avere dei vostri imput su cosa volete approfondire...Io, detto questo passerei a analizzare le cose + nel dettaglio magari nella prossima lezione che potrebbe essere un piccolo fotoritocco o colorazione di un disegno al tratto tipo tutorial...

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