mer lug 07, 2010 18:31
mer lug 07, 2010 20:47
mer lug 07, 2010 21:17
Ravenard ha scritto:Bae'Qeshel : It is a tradition in some drow noble houses that females that show musical aptitude are trained in the arts of the bae'qeshel, the dark minstrels. The bae'qeshel are the drow songweavers, and specialise in using their musical powers to dominate the wills of their foes, controlling them in combat to turn battles considerably one-sided. You have learned these arts. Did you learn them before you fled from your dark home, turning them to your own ends, or did you show an aptitude for manipulation dispite your lack of training? Most importantly, does some part of Lolth reside within you still? [fonte 4th edizione]
druidi drow: solitamente i drow non hanno il rapporto con la natura dei loro fratelli dalla pelle chiara ed è molto raro trovare un elfo scuro che abbraccia la causa di qualche dio legato alla natura (invece sono comuni i renger)
gio lug 08, 2010 02:58
gio lug 08, 2010 10:24
Sheyraen ha scritto:
Per quello che riguarda il druido, concordo sul fatto che vedere un drow in simili panni non sia cosa facile.
Tra l'altro, di quali drow e di quali druidi stiamo parlando?
Quelli delle vecchie edizioni... beh... scordiamoceli.
Prima di tutto: il "vecchio druido" era un "guardiano di un territorio". Se consideriamo i drwo di Eilistraee come "prima linea contro la Regina Ragno", ossia elfi scuri impegnati a "salvare" i loro fratelli da loro stessi e dalla tirannia della Dea-Demone, allora è ben difficile immaginare che se ne stiano a proteggere fiori, alberi e habitat di un luogo tanto ristretto.
La loro missione, presa in carico seguendo i dettami stessi di Eilistraee come ogni buon sacerdote fa, è quella di combattere attivamente la tirannia di Lloth sui "fratelli e sorelle di razza".
Per questo anche i drow di Eilistraee sono legati più a una missione, che a un territorio.
Se prendiamo in considerazione invece il "nuovo druido", se non ricordo male si tratta di un personaggio che non è più così severamente legato a un territorio, ma un personaggio che si muove, viaggia, ecc. ecc.
Ora, io trovo particolarmente inutile immaginare un drow-druido.
La prima domanda che mi viene da pormi è: perché drow?
Tendenzialmente cerco di dare un senso ai personaggi che creo, mantenendoli fedeli alle caratteristiche di razza, alla loro cultura, creando una storia credibile.
Non scelgo di fare un druido drow né per questioni estetiche (ma che bellini questi elfi dalla pelle nera e capelli bianchi), né per questioni di potere (quanto sono forti e spaventosi questi drow!)
Naturalmente però qui si tratta di gusto personale.
Se c'è una cosa che ha dimostrato d&d nel corso degli anni e delle edizioni, è che con un tocco di fantasia e qualche pennellata qui e là, si può fare di tutto (vedi il bardo drow appunto)
Se dovessi comunque fare una raccomandazione, sarebbe quella di mantenersi il più vicini possibili alla psicologia di razza per non rischiare di trovarsi a interpretare umani travestiti da elfi scuri.
Ma a ognuno il proprio gioco
gio lug 08, 2010 14:39
gio lug 08, 2010 15:37
Sheyraen ha scritto:Non so come viene considerato il druido in 4° edizione quindi su questo non mi pronuncio.
Se dovessi basare la mia valutazione su ciò che conosco del druido, sì, il contrasto tra razza e classe c'è.
E' un po' come mettere una suora a gestire un bordello.
L'indole dei drow è quella della competizione, quella del predatore. Che poi la rivolgano a uno scopo piuttosto che a un altro la base non cambia.
Privare un leone dei suoi artigli, è violentare la sua natura stessa ed è per questo che, personalmente, considero il "contrasto" come una cosa che non sta in piedi, o che comunque priva il drow di ciò che è.
Non ho mai capito perché ci siano tanti tentativi di fare "quello particolare", quando già interpretare un drow canonico sarebbe più che una semplice sfida che di fatto pochissimi raccolgono: difficile fare un drow "classico" e saperlo rendere speciale. Molto più facile dargli una classe che sia insolita così da renderlo già speciale così.
Ho incrociato un'abbondanza mostruosa di "drow buoni", un numero notevole di "drow dagli occhi viola" e moltissime variabili tra drow incrociati con demoni o draghi.
La sfida è fare un drow VERO, normale, e renderlo speciale con la propria interpretazione.
Queste sono comunque considerazioni di gusto e carattere personale, che si possono condividere o no a seconda della propria propensione, ci mancherebbe
Se vogliamo, sì, anche il sottosuolo rientra nel concetto di "natura".
Quello che vorrei capire è se il druido di 4° edizione è o no un "guardiano" della stessa.
Ora, un drow che si prende possesso di un territorio sotterraneo e lo protegge dagli estranei... beh, inevitabilmente perde un numero piuttosto elevato di particolarità tipiche dei drow (lotta per la scalata sociale, tessitori di inganni e menzogne, grandi strateghi ecc. ecc.) perché le sue esigenze, i suoi interessi si rivolgono alla "natura che lo circonda".
Se il tipo di druido è un viaggiatore che ha deciso di proteggere invece una specie di funghi del sottosuolo, ovunque essi nascano, la cosa non cambia molto a mio avviso.
Ucciderà i suoi simili, sì, ma questo basta a renderlo drow?
Se onori la classe, rischi di depredare la razza.
Ovviamente io sto solo rispondendo a una tua domanda secondo come la vedo io
gio lug 08, 2010 17:22
C'è un circolo druidico, c'è chi vuole arrivare a fare l'arcidruido..ora lo buttata li, ma un drow potrebbe farsi la sua bella scalatina
Tessitori di inganni, un predatore come agirebbe? Ci sono le volpi che si mettono nella sabbia rossa e poi attirano le prede..perchè un druido non potrebbe fare una cosa del genere?
Di certo se dovessi fare un buon druido lo farei stile Valas Hune e non Pharaun
gio lug 08, 2010 18:44
gio lug 08, 2010 19:02
No, stiamo parlando di drow, ma da quello che ho capito io sembra che solo essi sappiano fare intrighi e tradimenti.
gio lug 08, 2010 19:21
gio lug 08, 2010 23:40
ven lug 09, 2010 02:55
ven lug 09, 2010 08:32
ven lug 09, 2010 13:22