ven giu 04, 2004 21:33
ven giu 04, 2004 21:56
ven giu 04, 2004 22:56
sab giu 05, 2004 13:55
rose ha scritto:Cari amici vampiroidi, vi espongo un dilemma saltato in mente a me ed al buon brando mentre eravamo in macchina di ritorno da Jesi. Dato che nell’autoradio avevo solo un album dei Dimmu Borgir, brando ha saggiamente preferito la conversazioneche ha poi fatto in noi scaturire il seguente dubbio:
MA IL SISTEMA DI GIOCO DI VAMPIRI CARTACEO NON HA SENSO!?!?!?!?![]()
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Ecco le motivazioni che porto a sostegno della nostra ipotesi.
Se non mi sbaglio il suddetto gdr si basa su dadi da 10: il master (o le circostanze) impongono un livello di difficoltà dell’azione e si registra un successo ogni volta che il dado supera tale soglia. Per poter diversificare il grado di abilità, si tira un numero di dadi superiore a seconda della bravura del pg per la specifica azione.
Fin qui tutto bene: il problema sta nell’1! Infatti ogni volta che si ottiene un 1 si elimina un risultato positivo. Ma in questo modo, avere un alto grado di abilità non fa altro che aumentare la probabilità che lanciando un tot di dadi si ottenga un 1!
Ora, ammetto di non aver affatto voglia di costruire un modello probabilistico-inferenziale per stimare il numero ottimo di dadi per minimizzare il rischio di ottenere fallimenti critici, ma sarete d’accordo con me che più dadi lancio più rischio di far danno?!?
Normalmente infatti, se il pg ha un alto grado di abilità nell’intraprendere un’azione si dà un bonus, non un rischio! Per esempio nel GiRSA si aggiungeva una certa somma al risultato del dado: l’alea rimaneva sempre, ma, com’è ovvio, un personaggio esperto aveva meno probabilità di fallire!
Vi ringrazio per le vostre opinioni
sab giu 05, 2004 14:17
mar giu 15, 2004 18:32
mar giu 15, 2004 19:54
mer giu 16, 2004 10:10