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 Oggetto del messaggio: Re: Disquisizioni su HLV e dintorni
MessaggioInviato: mer mag 07, 2008 18:29 
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Iscritto il: mar apr 29, 2008 19:35
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MasterMind ha scritto:

(e comunque, incidentalmente, no! fioredinotte non sembra "sapere molte cose", sembra solo fare concretamente ciò di cui velatamente mi accusi costantemente: mistificare con un nugulo di negazioni senza virgole e confondere chiunque tenti di leggere quelle frasi, sì che ciascuno vi legga ciò che vuole :wink: )



:wow: nugulo? io conoscevo nugolo...va beh stiamo qui mica a sindacare errori di distrazione o di semplice fretta nell'esporre i propri pensieri vero? :wink:

Comunque non mi sembra cosi complicato capire il mio punto di vista e in che termini lo espongo, tanto meno, sono portata a confondere le persone più di quanto già non lo siano :blll:

Tornando all'argomento del topic non vedo perché debba essere preso per impossibile, una realtà, perché di questo si tratta, che esiste e come detto precedentemente soltanto poco conosciuta.

Io sono brasiliana e se siete avvezzi a ciò che può essere definito paranormale o semplicemente al di fuori di certi schemi, ben sapete che nella mia terra vi sono cose che gli europei considerano bislacche se non assurde.

Sarà appunto la mia provenienza, sarà il fatto che sin da piccola ho avuto contatti con "determinate" situazioni, che mi fanno parlare ed asserire alla storia personale di Follia di sangue.

Il vostro scetticismo in merito è sicuramente comprensibile ma credo bisogna dar possibilità ad un dubbio di verità.

Nel racconto di Follia di sangue non mi soffermo sul come espone i fatti, a me non importa lo stile e la forma, mentre i contenuti danno di che pensare.

Considerare il suo essere HLV una forma di paranoia, o esaltazione personale è limitativo per chi ascolta e sopratutto per chi intende addentrarci in un mondo (che per me ripeto esiste) del quale vorremmo comprendere gli aspetti non solo psicologici ma anche esistenziali.


ps.MasterMind sono stata più esaustiva ora? :occhio:

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 Oggetto del messaggio: Re: Disquisizioni su HLV e dintorni
MessaggioInviato: mer mag 07, 2008 18:52 
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fioredinotte ha scritto:
Il vostro scetticismo in merito è sicuramente comprensibile ma credo bisogna dar possibilità ad un dubbio di verità.


Si, "dubbio" di per sè significa appunto che non si conosce la verità.
Dubbio di verità, dici tu, parimenti altri parlano di dubbi nel senso opposto. La differenza nei vostri dubbi? Non la scorgo. :D

Non è una gara a chi ha più ragione o a "chi deve convincere chi" di qualcosa. Semplicemente non si pretenda, da una parte e dall'altra, di porsi su un piedistallo da cui parlare senza essere contraddetti, contestati, o semplicemente ascoltati. ;)

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Siamo simili in molti modi, tu ed io. C'è qualcosa di oscuro in noi. Oscurità, dolore, morte. Irradiano da noi. Se mai amerai una donna, Rand, lasciala e permettile di trovare un altro uomo. Sarà il più bel regalo che potrai farle.
Che la pace favorisca la tua spada. Tai'shar Manetheren!


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 Oggetto del messaggio: Re: Disquisizioni su HLV e dintorni
MessaggioInviato: mer mag 07, 2008 19:09 
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Tornando all'argomento del topic non vedo perché debba essere preso per impossibile, una realtà, perché di questo si tratta, che esiste e come detto precedentemente soltanto poco conosciuta.


la realtà è quella che tocchi con mano. Fammi trovare davanti un hlv rv o Vampiro Psion e io ci credo,senza niente da fare.

Se ci fossero anche siti seri e approvati al posto di quelli new age postati fin ora già sarebbe un conto diverso fino ad allora per me HLV sarà solo la sigla per l'Aeroporto civile, Helenvale, Australia.

Altrimenti anche io posso mettermi a raccontare di come una mattina mi sia accordo che ero in lich ....

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 Oggetto del messaggio: Re: Disquisizioni su HLV e dintorni
MessaggioInviato: mer mag 07, 2008 20:00 
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Iscritto il: mar apr 29, 2008 19:35
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Muzedon ha scritto:
fioredinotte ha scritto:
Il vostro scetticismo in merito è sicuramente comprensibile ma credo bisogna dar possibilità ad un dubbio di verità.


Si, "dubbio" di per sè significa appunto che non si conosce la verità.
Dubbio di verità, dici tu, parimenti altri parlano di dubbi nel senso opposto. La differenza nei vostri dubbi? Non la scorgo. :D

Non è una gara a chi ha più ragione o a "chi deve convincere chi" di qualcosa. Semplicemente non si pretenda, da una parte e dall'altra, di porsi su un piedistallo da cui parlare senza essere contraddetti, contestati, o semplicemente ascoltati. ;)



ma assolutamente che non è una gara, e non mi sembra che qualcuno si stia ponendo su di un piedistallo, piuttosto penso sia ovvio prendere una posizione quando si viene comunque indicato come "fantasioso" .

Io preferisco soffermarmi al contenuto di ciò che dice, poi se lo fa umilmente o con presunzione questo è un puro parere personale di chi legge, ma che poco ha che vedere con le informazioni proposte.

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 Oggetto del messaggio: Re: Disquisizioni su HLV e dintorni
MessaggioInviato: mer mag 07, 2008 20:05 
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Ravenard ha scritto:
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Tornando all'argomento del topic non vedo perché debba essere preso per impossibile, una realtà, perché di questo si tratta, che esiste e come detto precedentemente soltanto poco conosciuta.


la realtà è quella che tocchi con mano. Fammi trovare davanti un hlv rv o Vampiro Psion e io ci credo,senza niente da fare.

Se ci fossero anche siti seri e approvati al posto di quelli new age postati fin ora già sarebbe un conto diverso fino ad allora per me HLV sarà solo la sigla per l'Aeroporto civile, Helenvale, Australia.

Altrimenti anche io posso mettermi a raccontare di come una mattina mi sia accordo che ero in lich ....

Mettiamola cosi se si fosse parlato di argomenti relativi al paranormale, al vampirismo, alla stregoneria, possessioni diaboliche ecc ecc in tempi remoti, qualcuno avrebbe preso sul serio questi discorsi? Pochi ovviamente ma è proprio il parlarne che spinge a chi di dovere alla ricerca e questa non è detto che sia di prossima soddisfazione ma deve pur sempre iniziare. Cosi tra 1-10 o 100 anni quando ciò di cui stiamo dibattendo potrebbe diventare realtà incontestabile tu cosa dirai?

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 Oggetto del messaggio: Re: Disquisizioni su HLV e dintorni
MessaggioInviato: mer mag 07, 2008 20:33 
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Iscritto il: lun lug 16, 2007 17:08
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Battuta orrenda Ravenard, e se mi permetti...completamente fuori luogo. Vuoi conoscere un HLV? L' hai nel tuo forum, cosa cerchi di +? Ti sta parlando di sè, si è presentato in ogni sua "forma", ma di cosa sei alla ricerca? Ma cosa pensi che un HLV sia un fenomeno da baraccone? Perchè mi pare dalle tue parole che tu così li consideri. Beh, se è questo che credi, sei lontano anni luce dalla possibilità di capire. Ti dico questo nn perchè io nn accetti le battute e nn ci possa ridere sopra, è una vita che me le fanno, quindi figurati. E' solo perchè una discussione seria va affrontata con domande serie e risposte altrettanto serie. Mi è stata fatta una sola domanda, dove sono le altre?

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 Oggetto del messaggio: Re: Disquisizioni su HLV e dintorni
MessaggioInviato: mer mag 07, 2008 20:46 
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fioredinotte ha scritto:

ps.MasterMind sono stata più esaustiva ora? :occhio:


Sicuramente molto più esaustivo e chiarificatore del tuo pensiero :occhio:
Quanto a nUgulo...ovviamente è stato un lapsus calami (quando scrivo come ben potranno dirti i Valmosi, la foga mi fa incasinare tasti e non solo) ma ho colto la frecciatina :wink:

Appena ho un sec leggo con più attenzione e prendo posizione
Anche perchè, credo, qui si sta fraintendendo un concetto importante:

- un conto è considerare gli HLV come fenomenologia del poliedrico essere umano e dei suoi modi di esprimersi (ed in tal senso gli HLV sono tanto veri e una realtà innegabile quanto me, il leghismo, la pedofilia o una torta);

- un altro è ritenere che gli HLV non siano una manifestazione umana (ora non ci interessa se parto di psicosomatosi o come desiderio di uscire dagli schemi imposti dalla realtà), bensì un essere "sovrannaturale" (passatemelo) con regole biologiche differenti dal concept umano: E QUESTO è TUTTO UN ALTRO DISCORSO su cui se è lecito avere il "dubbio di verità", come concorda anche FiordiSangue è altrettanto lecito nutrire un sano dubbio e chiacchierarci sopra (è il tema del topic invero).

Semplicemente, un conto è Credere che un domani viaggeremo nello spazio, un conto è Credere che stia sorgendo una nuova razza di esseri biologicamente altro da noi (che poi, stranamente coincidano con la tradizione del Vampiro ma riveduta in chiave soft è per lo meno "strano")

E cmq suvvia AMICI, quante persone ho incontrato che anelavano ontologicamente dentro di se ad essere vampiri, essere abbracciati, diventare uno di loro, con tutte le loro strenue forze: fa poi tanto specie che alcuni di costoro, nella pubertà o quando sia sia, talmente spinti dalla fase della conoscenza e dall'avidità di osare, giungano a provare il sapore del Sangue (non credo di essere stato il solo a farlo)? Così come molti, per altri versi, ma con fini analoghi, si danno alle esperienze sessuali più varie o alle droghe (il senso di essere destinati a qualcosa di più, di essere diversi dalla massa grigia che tanto si disprezza è quel meccanismo perverso di cui la natura ci ha donato per spingerci oltre i limiti e fungere al grande scopo evolutivo della nostra specie, se consideriamo), AUTOCONVINCENDOSI che wow, era davvero così, che sono davvero diversi e finalmente possono sentirsi in pace col mondo perchè hanno trovato il loro, seppur bizzarro posto in esso.

Alla fin fine ognuo di noi ha necessità di cantarsela e suonarsela: c'è chi mi dice che non può fare a meno della sua cannetta defatigante ogni tanto sennò si sente oppresso, pur se è in giacca e cravatta con figli, c'è chi necessita ogni tot della botta di adrenalina che offere un lancio con il paracadute, altrimenti, come mi riferisce, diviene "amebico e letargico" e, toh, w la poliedricità umana, c'è chi ottiene questo ocn un cucchiaino di sangue: respect per tutti ovviamente (potrei allargare il campo anche a chi ha la fortuna/sfortuna di trovare questa "pax vitale" mediante perversioni e feticci che l'umana etica disprezza e condanna, ma aprirei un dibattito morale lungo e non a tema)

Questa in soldoni e in definitiva la mia opinione sugli HLV

DETTO QUESTO

l'interesse ad ascoltare le idee dell'amico F.D.S. non devono miopemente essere viste in contrasto con questa mia teoria: a me piace comprendere la psicologia di chi è diverso da me, vuoi perchè buddista o prete, vuoi perchè trans o cultore di qualcosa che la mia esperienza non mi consente di vivere: se presa nel modo giusto, ogni esperienza ci arricchisce e ci offre un tassello da manipolare ed inserire in quell'insieme che crea alla fine la nostra personalità e ne amplia gli orizzonti

Ecco come posso concepire la mia idea sugli HLV e CONTEMPORANEAMENTE ascoltare e dibattere con tutto il rispetto e la serietà sul come gli HLV assumono o meno il sangue e come ne beneficiano

Si chiama Apertura MENTALE a casa mia

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What if I say I’m not just another one of your plays
You’re the pretender
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 Oggetto del messaggio: Re: Disquisizioni su HLV e dintorni
MessaggioInviato: mer mag 07, 2008 20:55 
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MasterMind ha scritto:


Si chiama Apertura MENTALE a casa mia



Plauso dopo il fiume di parole alle quali posso bene o male dissentire, quest'ultima frase è la migliore, e siccome l'apertura mentale fa si che l'uomo si acculturi e possa anche ravvedere i propri concetti, direi che è perfetta.

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 Oggetto del messaggio: Re: Disquisizioni su HLV e dintorni
MessaggioInviato: mer mag 07, 2008 20:57 
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Mastermind ho letto ciò che corrisponde a quel link. Ci sono molte verità. Ecco, quelli siamo noi, gli HLV.

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 Oggetto del messaggio: Re: Disquisizioni su HLV e dintorni
MessaggioInviato: gio mag 08, 2008 08:58 
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fioredinotte ha scritto:
Ravenard ha scritto:
Cita:
Tornando all'argomento del topic non vedo perché debba essere preso per impossibile, una realtà, perché di questo si tratta, che esiste e come detto precedentemente soltanto poco conosciuta.


la realtà è quella che tocchi con mano. Fammi trovare davanti un hlv rv o Vampiro Psion e io ci credo,senza niente da fare.

Se ci fossero anche siti seri e approvati al posto di quelli new age postati fin ora già sarebbe un conto diverso fino ad allora per me HLV sarà solo la sigla per l'Aeroporto civile, Helenvale, Australia.

Altrimenti anche io posso mettermi a raccontare di come una mattina mi sia accordo che ero in lich ....

Mettiamola cosi se si fosse parlato di argomenti relativi al paranormale, al vampirismo, alla stregoneria, possessioni diaboliche ecc ecc in tempi remoti, qualcuno avrebbe preso sul serio questi discorsi? Pochi ovviamente ma è proprio il parlarne che spinge a chi di dovere alla ricerca e questa non è detto che sia di prossima soddisfazione ma deve pur sempre iniziare. Cosi tra 1-10 o 100 anni quando ciò di cui stiamo dibattendo potrebbe diventare realtà incontestabile tu cosa dirai?


Quello che dico ora visto la possibilità che si realizzi :nono:

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 Oggetto del messaggio: Re: Disquisizioni su HLV e dintorni
MessaggioInviato: gio mag 08, 2008 10:07 
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MasterMind ha scritto:
FiordiSangue


:asd:


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 Oggetto del messaggio: Re: Disquisizioni su HLV e dintorni
MessaggioInviato: gio mag 08, 2008 10:51 
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rose ha scritto:
MasterMind ha scritto:
FiordiSangue


:asd:

:ahah: è un pò confuso :blll:

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 Oggetto del messaggio: Re: Disquisizioni su HLV e dintorni
MessaggioInviato: gio mag 08, 2008 21:54 
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Cosa significa HLV?
La sigla H.L.V. e' l'abbreviazione di Human Living Vampire, cioe' "vampiro umano vivente".
In questa definizione sono racchiuse tutte le caratteristiche principali dell'essere a cui si riferisce: innanzitutto, human (umano) sottolinea il fatto che non si parla di mostri leggendari o esseri immortali dai magnifici poteri, ma di esseri umani pensanti e antropomorfi, simili in tutto e per tutto alla gente comune che si incontra ogni giorno.
Living (vivente), ribadisce il concetto che non si tratta di creature non-morte o maledette, ma di viventi, che come gli altri accusano i sintomi della vecchiaia, seguono lo sviluppo fisico nel corso degli anni e sono collegate, in definitiva, all'universo sensoriale e concreto come tutti.
Vampires (vampiri) e' infine il termine che evidenzia cio' che contraddistingue questi individui, e ne fa una classe di esseri umani a parte, caratterizzata da esigenze proprie. Questi soggetti infatti necessitano di assumere l'energia vitale che li sostiene, sotto differenti forme e con differenti metodi, prelevandola dall'esterno, non disponendo di una propria "produzione interna" sufficiente.
Un H.L.V. puo' dunque essere considerato un "predatore" di energia, che avverte il bisogno, per il proprio benessere, di incanalare in se' la "forza vitale" altrui.

Caratteristiche generali di un HLV
Il termine H.L.V. (Human Living Vampire) indica una categoria di esseri umani e mortali, che presentano tutti una caratteristica comune: il bisogno di assumere energia da altri ed il malessere avvertito quando questo non e' possibile.
Questo bisogno, che si manifesta in forme differenti a seconda dei casi e dei singoli individui (alcuni avvertono disagio psicologico, altri invece manifestano sintomi fisici) prende il nome di "Sete".
Non vi sono regole fisse e canoni ben definiti per caratterizzare un H.L.V., ogni singolo vampiro e' differente, con delle peculiarità proprie.
E' tuttavia possibile elencare, al di la' della Sete, alcune delle caratteristiche più comuni ai "vampiri": prima fra tutte e' l'avversione per la luce solare.

Spesso, infatti, un H.L.V. riporta scottature o irritazioni a seguito dell'esposizione al sole, e in alcuni casi avverte anche emicrania, nausea, vertigini. La parte generalmente piu' sensibile alla luce di un H.L.V. sono gli occhi, che possono lacrimare, risultare arrossati, irritati o addirittura gonfi in presenza di troppo sole.
Un vampiro è in genere molto più attivo durante le ore di buio: molti H.L.V. sono iper-attivi durante la notte, e non avvertono stanchezza e sonno, che invece sono molto forti durante il giorno.
Un altro punto comune a molti vampiri è uno sviluppo al di sopra della media di uno o più sensi: molti H.L.V., ad esempio, possono vedere nettamente meglio di un individuo medio, soprattutto in condizioni di scarsa illuminazione; altri hanno un udito particolarmente sensibile, e riescono a percepire suoni a frequenze che la maggior parte delle persone non avverte o non distingue.
Dal punto di vista psicologico, infine, molti H.L.V. presentano un carattere instabile, con frequenti sbalzi d'umore che li portano ad alternare momenti di profonda depressione ad altri di accesa allegria e vitalità.
Le caratteristiche elencate sono solo alcune di quelle presentate dai differenti soggetti, in particolare le più diffuse e comuni; ciò che rende un vampiro tale, tuttavia, e' la Sete: se un individuo non avverte questa necessità , non può essere considerato un "vampiro".

Il risveglio di un HLV
Il termine "risveglio" (o il suo corrispettivo inglese "awakening") viene impiegato per definire quel periodo in cui un H.L.V. si rende conto di essere tale.
Il risveglio di un "vampiro", dicono le statistiche, avviene in generale nel periodo della pubertà, ed accompagna lo sviluppo fisico e mentale che segna il passaggio dall'eta' dell'infanzia a quella adulta.
Secondo altri pareri invece, il periodo in cui un H.L.V. si risveglia e' soggettivo, variabile da persona a persona sia come collocazione temporale che come durata; sarebbe infatti influenzato dall'ambiente, dalle amicizie e dai molti fattori che accompagnano lo sviluppo mentale e sociale dell'individuo.
Ma come inizia il risveglio, e quali sono i fattori che lo stimolano?
Molti "vampiri" non sanno dare una risposta a questa domanda; il risveglio inizia come un processo silenzioso, spesso senza motivo apparente, senza un fattore scatenante. Molti H.L.V. raccontano di aver sempre sentito una diversita', di aver sempre in qualche modo saputo di non essere completamente "umani", ma ammettono di non poter fornire una motivazione esauriente a questa consapevolezza.
Molti altri affermano invece che, lentamente, il fastidio provocato dal sole, l'aumento di attività durante le ore notturne ed il desiderio di nutrirsi di sangue siano comparsi a cambiare la loro esistenza diurna ed assolutamente "normale".
Questi due approcci estremamente differenti alla presa di coscienza della propria natura, così come anche tutti gli altri percorsi intermedi a questi tramite cui ogni "vampiro" arriva a comprendere, riconoscere ed accettare la propria natura, sono accomunati da un percorso psicologico molto simile, che potrebbe essere suddiviso in due parti successive.

Nella prima, il "vampiro" appena risvegliato cerca di raccogliere piu' informazioni possibile riguardo se stesso e le proprie caratteristiche, informarsi su tutto e tutti e prendere pieno possesso delle particolarità che lo contraddistinguono. Psicologicamente, questo primo momento e' molo confuso per molti: eccitazione per la nuova scoperta, un senso di indecisione e incredulità, insicurezza e domande a non finire convivono.
Proprio per questo, nella fase iniziale sarebbe molto utile la guida di un H.L.V. esperto, un mentore che possa dare spiegazioni e consigli basati sulla propria esperienza e rendere il passaggio meno traumatico.

Mentre la prima parte del risveglio vede il "vampiro" molo concentrato su se stesso e sullo studio della propria natura basandosi sulle esperienze in prima persona, la seconda parte del risveglio porta gli H.L.V. ad orientarsi molto più verso l'esterno: si inizia infatti ad avvertire il bisogno di conoscere altri vampiri, di intrattenere confronti e scambi, di radunarsi.
Si avverte il desiderio di poter parlare della propria natura con un proprio simile, si fa più forte il desiderio di sapere di non essere soli.
I sintomi di vampirismo mostrati al momento del risveglio, spesso tendono ad accentuarsi e farsi più sensibili con il passare del tempo, ma e' anche vero che, come molti H.L.V. affermano, divengono meglio mascherabili e gestibili con l'esperienza e l'abitudine, entrando a far parte della quotidianità.
Volutamente, nella definizione del termine risveglio che apre questo breve testo, e' stato utilizzato il termine "periodo" e non "istante", poiché è profonda convinzione che il prendere coscienza della propria natura richieda tempo, e che possa spesso addirittura rivelarsi un processo di apprendimento senza fine, con cui addentrarsi sempre più nel proprio essere tramite nuove esperienze e conoscenze.
Ma se è possibile stabilire un termine simbolico a questa fase, che non ne segni l'interruzione definitiva, ma il suo progressivo mutare d'orientamento e trasformarsi in qualcosa di differente, esso sarebbe proprio da ricercare in questo sfumare nell'abitudine e nella quotidianità, in questa accettazione del "vampirismo" e delle necessità che esso comporta come parte integrante della propria esistenza e di se stessi.

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 Oggetto del messaggio: Re: Disquisizioni su HLV e dintorni
MessaggioInviato: gio mag 08, 2008 21:59 
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Iscritto il: lun lug 16, 2007 17:08
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cosa pensano gli HLV di loro stesi, cosa li spinge, cosa li attrae, cosa temono, quali sono le loro sensazioni: tutte domande che incuriosiscono e che li rendono tanto affascinanti, oscuri ed inquietanti.
Oggi il vampiro moderno, l'HLV il bevitore di sangue, non abita in un remoto e diroccato castello sperduto sui monti, non caccia le proprie vittime fra i contadini della campagna ma, frequenta discoteche e night club. Il suo volto, ovviamente pallido, è illuminato dalle luci artificiali ed intermittenti.
Essere un vampiro oggi vuole essere la dimostrazione di una rottura dei tabù, un uscire dalla massa, una libertà di comportamenti privi di inibizioni, di regole e di "coscienza".
Il vampiro come icona dell'alienazione alla moderna civiltà ed alle sue regole.
Per assurdo oggi non sono più gli esseri umani a temere i vampiri, intesi come HLV, ma gli HLV stessi, che proteggono le proprie identità con cura.
Come è ben facile immaginare un paletto conficcato nel cuore uccide senza ombra di dubbio qualsiasi essere: umano o vampiro che sia.
Molti HLV conducono una doppia vita, quella pubblica durante il giorno per poi "trasformarsi" la notte.
Il sangue può diventare una sorta di tossico dipendenza alla quale l'HLV non riesce a sottrarsi ma, il vampiro moderno non uccide le sue vittime.
Il quantitativo di sangue che un HLV "necessita" è pari al contenuto di un cucchiaino, per il resto si nutre normalmente.
Esistono differenze di sapore fra le diverse tipologie sanguigne, perciò alcuni di loro sono estremamente selettivi.
Cosa spinge, cosa prova un HLV nel bere il sangue del suo donatore? Per molti di loro è un'esperienza molto più profonda dell'atto sessuale, più intima, più coinvolgente, più completa.
Per altri è considerata una forma di possessione di un'altro essere, il prendere dentro di loro parte del donatore.

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 Oggetto del messaggio: Re: Disquisizioni su HLV e dintorni
MessaggioInviato: ven mag 09, 2008 10:19 
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Località: Togarini
in poche parole un HLV è una persona che ha la pelle sensibile al sole e una bizzarra forma di emofagia..?

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