VILLA PASTORE
Villa Pastore è una costruzione decisamente famosa, vuoi per via della tragedia che due volte ha colpito la stessa famiglia Pastore, vuoi per il sotterraneo della casa.
Si dice infatti che da esso si raggiunga il centro di Valenza, per la precisione si parla di Piazza Duomo.
In effetti, il sotterraneo pare esistere e dovrebbe contenere un addirittura un pozzo.
Potrebbe quindi essere stato adoperato come ghiacciacia per conservare gli alimenti.
Sembra però che vi siano diverse gallerie sotto alla casa.
Il luogo è stato comunque reso famoso anche dai tragici decessi dei due giovani figli dei suoi abitanti.
L'atmosfera misteriosa è infatti dovuta alle sepolture dei due ragazzini all'interno della costruzione, la presenza di uno stagno e dell'immancabile cunicolo e dallo stato di abbandono e di decadimento che porta con se.
Esistono infatti leggende di ombre e di spiriti, del fantasma della bambina che, nell'anniversario della sua morte appaia tra le mura della casa.
Si dice che diversi studiosi del fenomeno si siano recati tra le mura della casa per studiare l'entità.
Sembra che il secondo figlio, morto per il crollo di una torretta mentre suonava il pianoforte, si manifesti con un dolci melodie di piano.
Il terreno che circonda gli edifici è estremamente fangoso e, se ha pivuto da poco ricorda una palude.
Si ipotizza che il terreno della collina abbia un fondo roccioso o argilloso capace di trattenere l'acqua piovana e l'umidità senza permetterne il drenaggio.
Pare che dai pavimenti dei piani inferiori delle costruzione si vedano grate e fori, lasciando ipotizzare la presenza di gallerie e di ambienti ipogei.
La cantina è perennemente allagata, visitatori in vari mesi l'hanno sempre trovata decisamente "umida".
Tra le due costruzioni, spostato sulla sinistra c'è lo stagno, forse una volta un laghetto, accanto al quale è presente la tomba della piccola Elisa Pastore.
Un foro lascia presagire che ci fosse un'urna con i resti oppure un vaso con dei fiori.
La lapide deve essere caduta oppure è stata manomessa ed oggi è spezzata in due parti. E' ancora leggibile però l'epitaffio:
ELISA PASTORE
FANCIULLETTA BIENNE
VISPA E AMOROSA
MORTA PER FEBBRE MIGLIARE
NEL 7 LUGLIO 1873
I SUOI GENITORI
Con il temrmine di "febbre migliare" si intendeva la tubercolosi.
Dopo la scomparsa della bambina, i suoi genitori ebbero un altro figlio, maschio, nato quindi successivamente al 1873.
Si dice che morì anch'egli per il crollo di una delle due torri, mentre suonava il pianoforte.
Alcuni testimoni asseriscono che la lapide fosse conservata in una stanza ma che sia poi stata asportata.
Si dice che la famiglia Pastore, dopo la morte del secondo figlio si trasferì a Valenza, accanto al Municipio e che poi da lì siano scomparsi, c'è chi dice che si trasferirono in Liguria.
Sotto al secondo edificio, dovrebbe esserci il fantomatico tunnel, intervallato da un profondo pozzo.
Si parla addirittura di uno svincolo, ma questo dovrebbe essere murato.
Per chi fosse interessato, posto ora un piccolo approfondimento.
La Villa è visibile dalla strada dove troverete anche il cancello d’ingresso; non scendete con la macchina la zona è molto fangosa rimarreste bloccati. Scesi dalla strada troverete due caseggiati separati probabilmente uno adibito a stalla. La Villa è ridotta in pessime condizioni dal tempo, dalla guerra e dal terremoto di un anno fa. Il terreno circostante è letteralmente imbevuto d’acqua addirittura impraticabile se ha piovuto di recente probabilmente sotto un primo strato di argilla c’è roccia dura che impedisce all’umidità di penetrare creando una specie di fango giallastro che vi concerà per bene scarpe e pantaloni. Le due torrette e i piani superiori della Villa sono inaccessibili a meno che non abbiate voglia di arrampicarvi per i resti delle scale ma visto le condizioni della casa non lo consiglio a nessuno. All’interno dei due edifici si vedono ancora resti di decori sui muri ma soprattutto pavimenti in mosaico eccezionalmente conservati. Da svariate grate e fori sul pavimento si capisce che sotto il pianterreno c’e’ qualcosa. La porta della cantina è aperta ma la parte sotterranea del primo edificio è inaccessibile a meno che non vi portiate un’attrezzatura da sub per nuotare in quei tre metri d’acqua che ricoprono la parte visibile delle cantine! Se li c’era il passaggio per Piazza Duomo a Valenza ora non credo ci sia più la possibilità di scoprirlo. Fra i due edifici ci sono i resti di un vecchio aratro trainato da animali e alcuni pezzi arrugginiti delle balconate in ferro. A sinistra dei caseggiati guardando Valenza, vi trovate un piccolo laghetto con ringhiera attorno e davanti la tomba della piccola Elisa Pastore. La lapide era attaccata a un piccolo monumento in pietra poi deve essere caduta o è stata strappata e si è rotta in due parti.
Se la bimba è morta di tubercolosi nel 1873 come minimo la Villa ha 150 anni; alla base del monumento c’è un foro quasi come se ci fosse stata la tomba o il vaso con i resti della piccola.
La famiglia Pastore dopo la morte della bambina ha avuto un altro figlio maschio morto anche lui per il crollo di una delle torrette mentre suonava il pianoforte (notizie tratte da racconti locali), dentro l’edificio c’era anche la lapide del bambino ma è stata asportata da qualcuno.
La parte più interessante la troviamo scendendo verso la collinetta davanti al secondo edificio: qui ci troviamo davanti all’ingresso di una delle gallerie della casa. Entrando nella galleria ci si imbatte subito in un vecchio pozzo alto almeno 10 metri. Non fate la triste esperienza di lanciarvi dentro una pietra: l’acqua sul fondo è putrida e stagnante da almeno un secolo e vi tornerà su un fetore di fogna che vi farà compagnia per un bel po'! Se avete abbastanza fegato da superare il pozzo che sbarra la strada vi troverete nella parte della galleria che passa sotto al secondo edificio, un’esperienza tanto esaltante quanto breve! La galleria finisce dopo una decina di metri sotto la casa diroccata. S’intravede uno svincolo ma l’ingresso è stato murato! Qualcuno ha comprato la Villa poco tempo fa ma durante i lavori di restauro un operaio è rimasto ucciso in circostanze misteriose e i lavori sono stati interrotti. Comunque viste le condizioni del terreno non credo sia più da considerare zona edificabile, andate a visitarla perché merita e credo che fra quattro o cinque anni ne resterà ben poco.
Resoconto
Elisa e il fratellino sono state vittime secondo noi di una presenza ostile legata o alla famiglia Pastore o alla collina stessa. La parte destra dei due edifici, sempre guardando Valenza, è quella più preoccupante, ci sono vibrazioni molto forti, mentre avvicinandosi alla tomba di Elisa si avverte una sensazione di tranquillità quasi di protezione non è sicuramente un’entità malvagia lo spirito della bambina ma solo una vittima.
a cura di
Anubi's Stargat,
club gost