ven mar 24, 2006 00:32
ven mar 24, 2006 10:30
ven mar 24, 2006 10:30
ven mar 24, 2006 12:08
ven mar 24, 2006 14:56
ven mar 24, 2006 16:20
Kagura ha scritto:Esattamente come con ogni gioco puoi fare del power play (ebbene si, persino con Vampiri! Un po' più difficle con Cthulhu della Chaosium) con ogni gioco puoi fare interpretazione.
I difetti di D&D che possono un po' limitare tale aspetto stanno soprattutto nell'espandibilità mostruosa del gioco: un giorno un talento, un altro giorno una CdP, o un incantesimo nuovo, il rischio di combo esagerate é alto.
Ma se un gruppo vuol fare interpretazione e attività sociale, basta mettersi d'accordo, e soprattutto spostare l'attenzione dai dungeon ('sti mondi sembrano scavati da un vermone, mi chiedo come mai la superficie non crolli da un momento all'altro) alle città, o ai castelli...
Certo, lo scopo primario di D&D é, per sottintesi o meno del manuale, esplorare sotterranei, randellare mostri, fare incetta di oggetti magici e artefatti assortiti (sono l'unico ad avere l'impressione che certe volte la spada +1 o peggio sia considerata quasi alla stregua di una caratteristica del personaggio, come la Forza o il Carisma?), ma nessuno ti obbliga a giocare come dice il manuale.
La questione griglia: per me é una palla cosmica, rende D&D un po' troppo wargame (da li viene...) ed é poco realistica. E infatti non la uso!
Può essere utile quando la situazione é un po' ingarbugliata, perché permette di gestire con chiarezza la situazione, ma nessuno é tenuto ad usarla per ogni scaramuccia!
ven mar 24, 2006 17:28
sab mar 25, 2006 11:26
goldrake ha scritto:D&D è un gioco che ormai sembra mirare alla perfezione [...] e ci stà riuscendo mediante il D20 System [...]
sab mar 25, 2006 11:52
sab mar 25, 2006 16:19
sab mar 25, 2006 16:33
sab mar 25, 2006 16:38
Skaan Natsaclanee ha scritto:anche perché se nella realtà cado da 100 metri o da 20 il danno forse e dico forse è leggermente differente
sab mar 25, 2006 17:27
Esattamente come con ogni gioco puoi fare del power play (ebbene si, persino con Vampiri! Un po' più difficle con Cthulhu della Chaosium) con ogni gioco puoi fare interpretazione.
I difetti di D&D che possono un po' limitare tale aspetto stanno soprattutto nell'espandibilità mostruosa del gioco: un giorno un talento, un altro giorno una CdP, o un incantesimo nuovo, il rischio di combo esagerate é alto.
Ma se un gruppo vuol fare interpretazione e attività sociale, basta mettersi d'accordo, e soprattutto spostare l'attenzione dai dungeon ('sti mondi sembrano scavati da un vermone, mi chiedo come mai la superficie non crolli da un momento all'altro ) alle città, o ai castelli...
Certo, lo scopo primario di D&D é, per sottintesi o meno del manuale, esplorare sotterranei, randellare mostri, fare incetta di oggetti magici e artefatti assortiti (sono l'unico ad avere l'impressione che certe volte la spada +1 o peggio sia considerata quasi alla stregua di una caratteristica del personaggio, come la Forza o il Carisma?), ma nessuno ti obbliga a giocare come dice il manuale.
La questione griglia: per me é una palla cosmica, rende D&D un po' troppo wargame (da li viene...) ed é poco realistica. E infatti non la uso!
Può essere utile quando la situazione é un po' ingarbugliata, perché permette di gestire con chiarezza la situazione, ma nessuno é tenuto ad usarla per ogni scaramuccia !
D&D è un gioco che ormai sembra mirare alla perfezione,e coiè,mira a trasformare quella che è una semplice simulazione di un mondo fantastico,in un mondo semiparallelo a quello reale e governato dalle stesse leggi fisiche,statistiche ecc... e ci stà riuscendo mediante il D20 System che permette ai PG di compiere un azione quasi con le stesse probabilità che si avrebbero nel mondo reale in quella situazione.
sab mar 25, 2006 18:16
Ryld Ghaun ha scritto:Skaan Natsaclanee ha scritto:anche perché se nella realtà cado da 100 metri o da 20 il danno forse e dico forse è leggermente differente
Nah, è uguale in termini di morte, dato che siamo tutti popolani in D&D, ed abbiamo 1, o 3 pf. Quindi è indifferente
Azrael The Dark ha scritto:Solo una cosa:
...Ma ci credi davvero a quello che dici?
dom mar 26, 2006 13:29
goldrake ha scritto:La mia personale idea è questa:
D&D è un gioco che ormai sembra mirare alla perfezione,e coiè,mira a trasformare quella che è una semplice simulazione di un mondo fantastico,in un mondo semiparallelo a quello reale e governato dalle stesse leggi fisiche,statistiche ecc... e ci stà riuscendo mediante il D20 System che permette ai PG di compiere un azione quasi con le stesse probabilità che si avrebbero nel mondo reale in quella situazione.
Il "PICCOLO" problema che si stà mettendo da parte,secondo me,è quello che dove c'è la realtà non c'è il fantastico;ora mi spiego meglio:
Un guerriero deve attaccare un mago,si tira per l'iniziativa,comincia il guerriero che tira per colpire e tira per i danni,(già quì il PG si distoglie dalla narrazione e prende in mano un paio di dadi e deve controlla la scheda) colpisce e infligge X danni al mago(scalare i PF dalla scheda del mago),poi tocca al mago che costringe il guerriero ad un tiro salvezza sui riflessi per scampare ad un fulmine(ritirare i dadi e scalare i PF dalla scheda del guerriero)...
Quello che voglio dire è che secondo me nel D&D lo spazio per l'interpretazione dei PG è davvero poco ed è anche limitato dall'allineamento(mi ritengo perfettamente daccordo su questo con il post di Azrael nel topic "L'allineamento preferito");insomma i PG devono stare sempre con i dadi in mano ,perfino durante una conversazione(tiri per "percepire intenzioni" ecc...).
Il tutto comunque dipende dal tipo di gioco che fà il Master e anche lì i dadi sono onnipresenti.
Spero di aver comunicato correttamente il mio pensiero e mi scuso per essere stato troppo prolisso.