Troppo divertente questo topic! Racconterò anch'io qualcosa.
Per essere onesta dovrei fare un resoconto settimanale delle nostre giocate, perchè più che eroiche avventure le nostre sono parodie fantozziane in chiave fantasy (naturalmente non è una cosa voluta), ma mi limiterò all’ultima, fresca fresca di poche ore fa.
Il master comincia col descrivere la scena.
Tra la fitta e oscura vegetazione della foresta, ci imbattiamo finalmente nelle alte rovine di pietra nera di un'antica costruzione. Il male trasuda da esse. Il nostro amico nano, che è un convinto paladino, lo percepisce chiaramente, ma è comunque evidente a tutti quanto la corruzione del luogo sia profonda. Perfino i rampicanti che infestano il luogo sono anneriti, contorti e coperti di spine. La luce del sole che filtra tra gli alberi è fredda e sembra distante…
Ma noi siamo lì proprio per portare allo scoperto la malvagità che da lì si allarga al resto della regione e così non lasciamo che il timore domini le nostre azioni. (Che eroi!
)
Tuttavia siamo coscienti del pericolo. Siamo stati avvertiti che bande di luride creature hanno scelto quei luoghi per dimora e quindi pensiamo sia superfluo accordarci su una condotta prudente.
Il ladro del gruppo, un elfo mezzo-drow, avanza silenzioso come la morte e supera le porte fatiscenti del complesso per dare una prima occhiata alla penombra che impregna l’interno. Non meno silenzioso e guardingo, il mio ranger/druido, che vanta a sua volta del sangue drow, si occupa dell’esplorazione sull’altro lato dell’ingresso. Rovine di ogni tipo costellano il pavimento. Mattoni, colonne abbattute, mattonelle divelte che lasciano intravedere il terriccio sottostante, detriti… e tracce recenti! Goblin, hobgoblin o forse bugbear frequentano la zona.
I due fanno cenno agli altri di avanzare con cautela.
Gli umani del gruppo hanno qualche difficoltà, vista la scarsità di luce, ma la monaca è agile come un gatto e si muove senza neppure sollevare un granello di polvere; il mago semplicemente fluttua all’interno e va a nascondersi con successo dietro un muretto semiabbattuto. Nessuno riesce a nascondere un sorrisetto beffardo all’idea di cogliere i lestofanti di sorpresa. Forse, per una volta, riusciremo a portare a termine un’impresa degna del nome! Questa è la volta buona! Forse…
All’improvviso un urlo di guerra lacera il silenzio. Clangore di ferro, l’assordante scalpiccio degli zoccoli di un cavallo al galoppo sulla pietra che riecheggia tra le pareti. Nella luce crepuscolare è comunque impossibile non vedere (e soprattutto sentire) un pesante cavallo da guerra che proviene proprio dalla direzione in cui noi siamo entrati, lanciato a tutta velocità. E in groppa ad esso… Ta-Daaaan! Il nostro amico nano paladino, coperto dalla testa ai piedi della sua scintillante armatura di mithral, l’ascia bipenne magica (luminosa!!!) in mano, alla carica sul suo destriero evocato!
Passa davanti a tutti come un fulmine, salta gli ostacoli, supera la nostra avanguardia e si getta a capofitto all’interno delle ombre agitando la sua arma ansioso di cominciare la mattanza.
Umani e mezz’elfi restano pietrificati come sotto lo sguardo di un basilisco!
Immediatamente il sogno di sfruttare l’effetto sorpresa si infrange. Da parte mia un sospiro rassegnato, mentre comincio a pensare se per salvare la pelle sarà meglio usare la spada, l’arco o la magia. Da parte del ladro un pensiero seducente circa l’opportunità di guadagnarsi l’accesso alla gilda degli assassini uccidendo il paladino nel sonno quanto prima.
Ma fin qui niente di strano. Tutto sommato siamo abituati all’irruenza del nostro compagno.
E’ solo in quel momento che accade l’incredibile. Con una scivolata sul pietrisco, il nano arresta il cavallo proprio a meno di tre metri dall’avversario più vicino e dichiara orgogliosamente al master: “adesso faccio anch’io una prova di nascondersi!”
Immaginate tutti noi mentre ci guardiamo l’un l’altro e un silenzio mortale scende sul tavolo da gioco. Un secondo più tardi eravamo letteralmente sdraiati sul tavolo a sganasciarci dalle risate, mentre il giocatore del nano ci guardava come per dire: beh? Che ho detto?
Alla fine ce la siamo cavata lo stesso. Abbiamo collezionato qualche sbucciatura e qualche freccia nel posteriore, ma agli altri è andata peggio.
Comunque penso che dopo questa avventura il ladro in ogni caso non ucciderà il nano.
Del resto anche i discendenti dei drow hanno bisogno di farsi due risate ogni tanto.