dom nov 04, 2012 18:26
Uno stregone che casta su intelligenza è un mago che ha poteri innati, non mi ci sta molto.
E se invece la vediamo dal punto di vista del gdr puro? Nel senso, uno stregone lancia incantesimi istintivamente....il che significa che ad esempio, mentre il "livellare" del mago avviene a causa del suo attento studio della magia, uno stregone casta un incantesimo nuovo di botto, quasi senza rendersene conto, per necessità o per rabbia, o in ogni caso per un motivo più...emotivo, istintivo.
Non è che non deve fare nulla, deve imparare a controllare un potere che ha innato...in un certo senso, studia anche lui.
dom nov 04, 2012 18:34
goldrake ha scritto:In ogni caso allo stregone non arrivano illuminazioni, c'è bisogno di uno scavo interiore nei propri sentimenti, sennon nello studio, per cui anche homeruleggiando mi trovo contro la possibilità di dargli incantesimi a sbafo in combat con Splendore dell'Aquila o similari.
dom nov 04, 2012 23:02
Ysingrinus ha scritto:goldrake ha scritto:In ogni caso allo stregone non arrivano illuminazioni, c'è bisogno di uno scavo interiore nei propri sentimenti, sennon nello studio, per cui anche homeruleggiando mi trovo contro la possibilità di dargli incantesimi a sbafo in combat con Splendore dell'Aquila o similari.
Spezzo una lancia: non potrebbe tale stregone aver raggiunto il Sé e proprio per questo suo lavoro interiore poter usufruire di bonus temporanei?
Se io ho dei poteri speciali innnati ed imparo ad usarli, se mi aumentano tali poteri in teoria posso continuare a saperli usare, anche in virtù di diverso allenamento fatto con questi bonus particolari (volendo si potrebbe ruolare che la prima volta che lo SdA aumenta la caratteristica, suddetto stregone sia un po' impacciato ma via via migliori).
lun nov 05, 2012 01:01
goldrake ha scritto:Ysingrinus ha scritto:goldrake ha scritto:In ogni caso allo stregone non arrivano illuminazioni, c'è bisogno di uno scavo interiore nei propri sentimenti, sennon nello studio, per cui anche homeruleggiando mi trovo contro la possibilità di dargli incantesimi a sbafo in combat con Splendore dell'Aquila o similari.
Spezzo una lancia: non potrebbe tale stregone aver raggiunto il Sé e proprio per questo suo lavoro interiore poter usufruire di bonus temporanei?
Se io ho dei poteri speciali innnati ed imparo ad usarli, se mi aumentano tali poteri in teoria posso continuare a saperli usare, anche in virtù di diverso allenamento fatto con questi bonus particolari (volendo si potrebbe ruolare che la prima volta che lo SdA aumenta la caratteristica, suddetto stregone sia un po' impacciato ma via via migliori).
Non c'è un livello massimo a D&D, per cui il Sè non è mai raggiunto.
mar nov 06, 2012 17:56
La tua frase non ha senso.
mar nov 06, 2012 20:20
mar nov 06, 2012 22:14
Dmitrij ha scritto:perché ysi sta parlando di lato puramente ruolistico, mentre gold punta al parallelo ruolo-regolamento
mar nov 06, 2012 22:28
goldrake ha scritto:Dmitrij ha scritto:perché ysi sta parlando di lato puramente ruolistico, mentre gold punta al parallelo ruolo-regolamento
Beh... se non mettiamo le due cose in relazione non c'è bisogno di chiamarlo D&D, va bene pure C'Era Una Volta
goldrake ha scritto:Non c'è un livello massimo a D&D, per cui il Sè non è mai raggiunto.
mar nov 06, 2012 22:42
mar nov 06, 2012 22:45
goldrake ha scritto:Ysi tu hai scritto Sè con al S maiuscola, per cui non intendo che ti riferisci ad un semplice avvicinamento al proprio vero io, ma alla totale e piena conoscenza di se. Io, dovendo trasportare questo concetto in un sistemi basato su livelli di esperienza, ammetterei questa eventualità solo raggiunto il massimo livello... che a D&D non c'è.
mer nov 07, 2012 00:08
Prova a fare il lavoro inverso e spiegami ruolisticamente (aspetto superiore a quello puramente meccanico in un gioco di ruolo, perdonatemi gli squallidi mezzucci da retore scadente) perché questi "pompaggi temporanei" aumentano determinati dati e altri no =)
mer nov 07, 2012 01:30
mer nov 07, 2012 01:59
mer nov 07, 2012 09:01
mer nov 07, 2012 11:33
goldrake ha scritto:Diciamo che tendenzialmente non vedo di buon occhio tutte le home rules che non risultano coerenti con il sistema di gioco e/o non fanno che appesantirlo.
Mi piacciono invece le hr se aiutano a definire un'ambientazione.
Ribadisco che un GdR si differenzia da un altro per le regole e per i dadi, l'ambientazione è fluttuante. Non sono contro il ruolo puro, ma in quel caso non c'è bisogno di appesantirlo con regole che possono avere o meno una giustificazione ma che per lo più lo zavorrano.
Inoltre le hr fanno spesso discutere sul "perchè questo si e questo no?" che non gradisco. Se lo stregone si sgrava in questa maniera voglio come minimo che il mio barbaro al 20° raggiunga il nucleo della sua ira e divenga un avatar del caos et cetera.