Provo a buttare giù due brevi pensieri.
Non assicuro a nessuno che corrispondano pienamente a realtà, ne che non cambierò idea durante la discussione. Ma magari come spèunto su alcuni argomenti, non sono male...
Quello che ricordo io, agli albori di tutto, è decine e decine di giocatori infogati da questa nuova realtà. Non solo per il gioco, si era creata una vera e propria community viva ed eterogenea, della quale il forum GRVK era il punto di incontro.
Ma come tutte le cose belle, non poteva durare a lungo (e vai di frase fatta!).
Sono iniziati gli astii, e sono nati da parte di chi organizzava. Rivalità, voltafaccia, dispetti, poco rispetto sono alcuni degli elementi che hanno dato inizio ai vari gruppetti, che tra loro se ne dicevano di tutti i colori.
In questo scenario, nuovi e vecchi giocatori si schieravano, non solo dividendo, di fatto, i giocatori cagliaritani, ma creando anche quel clima ostile e antipatico che in vari modi si vive ancora oggi.
Vecchi giocatori abbandonano il gioco schifati da tutto questo, altri delusi e demotivati. Nuovi giocatori vengono accolti, bisticciano, cambiano schieramento, e chi più ne ha più ne metta.
Beh, questo non è certo il modo in cui avrei voluto si sviluppasse un gioco che ci ha preso tutti quanti, che poteva essere un ambiente di divertimento sereno anzichè di astio e competizione spesso non troppo pulita.
Morale della favola.. le motivazioni vanno cercate nella storia, e nelle persone che hanno fatto la storia.
Per quanto riguarda il resto:
muze, noi fino ad ora abbiamo organizzato per passione, e costantemente in perdita. Naturalmente senza contare molte delle piccole spese, come la cancelleria, la benzina, ecc...
Sarà per questo che è da quasi un anno che siamo in pausa riflessiva?
Beh, forse anche per quello, ma non abbiamo mai considerato il GRV come una fonte di lucro, semplicemente desideravamo che si giocasse in un certo modo, e dal momento che non abbiamo trovato altra alternativa, ci siamo messi ad organizzare noi.
Poi però gli impegni personali e più seri, università in primis, ci hanno fatto decidere per una pausa.
Il rapporto qualità prezzo è un problema complesso.
Io credo che i PG pagherebbero volentieri se fossero sicuri di trovare un live di qualità, o per lo meno certe garanzie minime. Ma in alcuni casi si è cercato di aumentare il prezzo senza dare queste garanzie, e mi pare ovvio che la gente, senza che venga percepita un cambio di direzione, storca il naso nel vedere prezzi più alti.
È sicuramente vero che abbassare il prezzo porta in gioco una massa maggiore di giocatori, per lo meno si arriva al live con la serenità di poterlo fare con una spesa non impegnativa.
È anche vero che alzarlo fa giocare i più motivati e desiderosi di giocare. Questo in linea di massima naturalmente, perchè il giocatore con pochi soldi desideroso di giocare e quello ricco che può permettersi di sperperare ci sono sempre.
I prezzi attuali secondo me sono decisamente stracciati, se paragonati al lavoro che occorre per un live di buona qualità. Se si organizzasse per soldi, secondo me sarebbe difficile proporre prezzi al di sotto dei 50 euro a persona. Dire che si organizza per soldi, allo stato attuale delle cose, secondo me, è un po' un'azzardo.