Argomento molto interessante, Mirshan, come lo sono tutti quelli che riguardano le tradizioni italiane.
Nella zona celto-ligure la "stregaria" poi ha radici profonde, e in forme mutate, viene tramandata anche oggi.
"Masca" è un termine che comporta l'uso del travestimento, o della metamorfosi. Dell'inganno, quindi. Ambigue e ambivalenti, buone e malvage.
"Masche" possono essere le guaritrici tradizionali ma anche gli spiriti del bosco.
Masca, come dici tu, è la donna diversa. Quali praticanti di stregoneria, nel pinerolese, ai tempi della Santa Inquisizione, furono bruciate anche le valdesi.
Ai giorni nostri le masche sono diventate una forma di "folklore". Si intitolano locande a loro nome. A San Germano Chisone (sopra Pinerolo), c'è una La Taverna d'le Masche.
Un "Menù delle masche" viene proposto anche nei ristoranti di Paroldo, località langarola dove fino agli anni '80 la gente ancora non nominava le streghe per paura di subire la loro vendetta.
Oltre a quella del libro da te proposto sarebbe interessante anche la lettura di
MASCA GHIGNA FÁUSSA di Donato Bosca
ed. PRIULI & VERLUCCA
ed. 2005
pp. 192
18.50 €