Tempo fà,non so quando,ne dove,ne perchè,una persona dalla relativa importanza(mi par di ricordare una specie di allievo di Freud)parlò di "pensiero collettivo".
Secondo questa persona la psicologia dell'individuo,quella studiata da Freud che parlava di conscio inconscio e subconscio,non è l'unica.Esiste,sempre secondo questa ipotesi,anche una forma di "pensiero collettivo",che non è da tradadursi con "opinione pubblica" ma con "coscienza comune a tutti".
L'umanità viene così divisa in varie correnti o gruppi di pensiero e retaggio culturale,i cui membri possiedono in comune uno strato di coscienza sottostante a quello attivo,una sorta di "memoria ancestrale" che viene sommata a ricordi comuni,sintonia di pensiero e ad opinioni su determinati argomenti su cui tutti hanno dei ricordi sfocati ma che spingono ad un fisso e determinato comportamento nei suoi confronti.
dal momento che questo non è la sezione di forum dedicata alla psicologia mi spiccio e vado al punto.
punto:
riflettendo mi sono accorto di varie strane cose.
ultimamente stò vedendo alcuni topic come "telepatia" o quello dello strano sogno fatto da Angelsin,dove vedo portate avanti da alcuni opinioni molto simili,anche in altri topic,su una sorta di empatia.
pensieri uguali
sogni coincidenti
azioni compiute simultaneamente anche senza la coscienza di ciò
curiosità comuni
e questo non accade solo quì,anche fuori,nel mondo,mi accorgo di avvenimenti davvero troppo strani(strano e diverso sono concetti relativi).
Sempre più persone la pensano alla stessa maniera,ma non per causa di una lenta creazione di stili sociali e gruppi di etnie e nemmeno per colpa del capitalismo(che causa la direttamente proporzionale globalizzazione secondo me).
come se ultimamente qualcosa di antico si riaffacciasse(non fraintendetemi non mi voglio buttare sulla "fine del mondo"),antico nel senso che è come se tutto si stesse piano piano incollando,come se l'essere a conoscenza di determinate cose,l'essere diventati molto migliori in passatop rispetto a ciò che può essere la conoscenza dei pensieri altrui ci regalasse(diamine com'è difficile spiegare i propri pensieri)una forza più mistica che fisica.
Io sento come se tutti noi esseri stiamo cominciando ad uscire dal guscio di forza fisica e pensieri banali e strettamente legati alla sopravvivenza della specie umana,per poi allargare la nostra mente,per aquisire un nuovo grado di coscienza,come se avessimo aquisito un grado di comprensione che ci aiuta a percepire ciò che ci accade intorno con più acutezza.ecco.
mi guardo intorno e riscopro le cose come non sono mai state e mai avrebbero dovuto essere,mi ritrovo a sigghignare vedendo una persona persa in problemi la cui soluzione è facile da comprendere se solo ci si fermi per espandere le proprio conoscenze e trovare ciò che serve semplicemente pescandola dalla mente.
tornando sulla terra...
la mia domanda iniziale voleva essere questa:
avertite anche voi questo graduale cambiamento del pensiero collettivo?vi accorgete di questi strani episodi che avvengono sempre più stesso?
a cosa li fate risalire?ad un segno divino,demoniaco,una chiamata da parte di qualche mondo esoterico o occulto,ne parlate o avete una teoria vostra?
magari siete sostenitori della scienza che parla di poteri paranormali relativi ad un anomalo funzionamento della mente,forse l'umanità dopo tanto tempo è come dire...Passata di Livello!cosicchè gli si stanno "sbloccando"il 2° grado di poteri
oppure forse la soluzione è un'altra,più semplice,più razionale.
forse sono io che mi perdo nei meandri della coscenza,forse essendo senza guida mi stò immergendo troppo in quello che potrebbe essere il pozzo che ha ingoiato molti e che poi porta a ragionare come mai hai fatto e avresti dovuto fare.
forse il mondo è sempre stato in un certo modo,non è mai cambiato,sono io che l'ho fatto e stò facendo.
forse penso come chi comunemente si chiami pazzo oppure è normale amministrazione adolescenziale.
forse...
forse......
mah!
cosa ne pensate?-----------------------(quanto mi fà ridere chiederlo a qualcuno che forse si limiterà a dire"pazzo",sputare a terra e girarsi con sommo schifo

)
(non sono pazzo

)
(e nemmeno ubriaco!

)