Valm Neira, la Città Sotterranea dei Drow e dei Vampiri http://www.valmneira.com/forum/ |
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Paradiso perduto http://www.valmneira.com/forum/viewtopic.php?f=44&t=2612 |
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Autore: | John Sebastian Bach [ dom apr 24, 2005 18:03 ] |
Oggetto del messaggio: | Paradiso perduto |
Lucifero traendo alla sua parte molte legioni d’Angeli, fu per divino comando scacciato dal cielo con tutta la sua torma nel gran Profondo. Satána, giacente sul lago di fuoco co’ suoi Angeli, fulminato e stordito, ripiglia spirito e tien parole con Belzebù, il primo dopo di lui in potenza e dignità. Parlano insieme della loro infelice caduta: Satána risveglia le sue regioni che si alzano dalle fiamme. Loro numero, ordine di battaglia, e principali Capi sotto i nomi degli idoli conosciuti di poi in Canaan e nelle vicine contrade. Il principe di Demoni rivolge loro il discorso, li conforta con la speranza di racquistare il cielo, e loro parla infine d’un nuovo mondo, e d’una nuova creatura che doveva un giorno essere creata secondo un’antica profezia o racconto sparso in cielo. Propone Satána di esaminare in pieno consiglio il senso di quella profezia, e decidere quel che si possa in conseguenza tentare. Il Pandemonio, palazzo di Satána, sorge, fabbricato ad un tratto, fuori dal Profondo. Gli spiriti infernali vi si raccolgono per deliberare. Cominciatasi la consulta, Satána discute se un’altra battaglia abbia a tentarsi per recuperare il cielo. Alcuni sono di questo avviso, altri vi si oppongono. Si conchiude di seguire il pensiero di Satána e ricercare la verità di quella profezia o tradizione che correva in cielo intorno ad un altro mondo e ad un’altra specie di creature poco inferiori agli Angeli, e che doveano essere create all’incirca in quel tempo. Satáno, loro Capo, intraprende solo il viaggio, e ne riceve onori ed applausi. Sciolta l’adunanza, gli Spiriti si dividono in varie schiere, e per recare qualche sollievo ai loro mali, si danno a vari esercizi secondo le diverse loro inclinazioni, aspettando il ritorno di Satána. Egli arriva alle porte dell’Inferno che trova chiuse e guardate da due mostri. Quando gli vengono finalmente aperte, scopre il gran golfo fra l’inferno e il cielo, e con difficoltà attraversa l’abisso. Il Caos, Sovrano di quel luogo, gl’indica il cammino verso il nuovo mondo, di cui va in traccia. Dio dall’alto del suo trono vede Satána che vola verso questo mondo allora novellamente creato. Lo addita al Figlio assiso alla sua destra: predice che Satána riuscirà nel pervertire l’uomo, e dimostra che, avendo egli creato quest'ultimo libero e capace di resistere al Tentatore, la sua divina giustizia e sapienza non possono in nessun modo accusarsi. Dichiara che questa giustizia divina vuole una soddisfazione, e che l’uomo deve morire con tutta la sua posterità, se qualcun atto ad espiare la offesa di lui non si sottomette alla pena che gli è dovuta. Il Figlio di Dio si offerisce volontario, il Padre accetta, consente alla sua incarnazione, comanda a tutti gli Angeli di adorarlo, e tutti i Cori, unendo le voci loro al suono delle arpe, celebrano la gloria del Padre e del Figlio. Satána intanto scende sull’erma convessità del più estremo orbe di questo universo; di là fa passaggio nel sole, ove egli trova Uriele reggitore di quella sfera; ma prima si trasforma in un Angelo dell’ordine minore, e col pretesto che uno zelo ardente l’ha spinto a intraprendere quel viaggio per contemplare le cose novellamente create e l’uomo principalmente, si informa del luogo ove questi dimora. Saputo ciò, si parte e cala sul monte Nifate. Satána, alla vista dell’Eden e del luogo ove si propone di eseguire l’audace suo disegno contro Dio e contro l’uomo è agitato da molti dubbi e da molte passioni, dal timore, dall’invidia, dalla disperazione; ma alfine si conferma nel male e si avanza verso il paradiso. Egli supera tutti gli ostacoli e si posa in forma di smergo sull’albero della vita, il più alto di tutti per ispiare all’intorno. Satána vede per la prima volta Adamo ed Eva; riman preso da maraviglia alla nobiltà delle loro sembianze ed alla felicità del loro stato, ma persiste nella risoluzione di procurare la loro rovina; sta ad ascoltare i lor discorsi, ne raccoglie ch’era loro vietato sotto pena di morte il mangiare del frutto dell’albero della Scienza, e disegna di fondare sopra un tale divieto la sua tentazione e sedurli alla disubbidienza. Intanto Uriele, scendendo sopra un raggio del sole, avverte Gabriele, a cui era affidata la guardia delle porte del paradiso, che qualche malvagio Spirito erasi fuggito dall’abisso, ch’egli era passato verso l’ora del mezzodì per la sua sfera sotto le forme d’un Angelo beato; che di là era disceso verso il paradiso, e che i suoi gesti furiosi sul monte lo avevano scoperto. Gabriele promette di trovarlo prima del nuovo giorno. Adamo ed Eva trattengonsi parlando insieme, e alla fine del dì si ritirano a riposo nel loro albergo. Gabriele ordina di far la ronda agli Spiriti ch’eran di guardia, e invia due Angeli verso l’albergo di Adamo per timor che il maligno Spirito non tenti qualcosa contro i nostri primi padri mentre dormono. Satana è trovato all’orecchia d’Eva occupato a tentarla in un sogno, ed è condotto a Gabriele. Esso risponde con orgoglio e ferocia e si prepara al combattimento, ma intimorito da un segno che appare in cielo, se ne fugge dal paradiso. |
Autore: | Ryld Ghaun [ dom apr 24, 2005 18:32 ] |
Oggetto del messaggio: | |
L'ho letto!!! Stupendo, bellissima la figura del male in Lucifero unicamente come contrapposizione al bene di Dio. Davvero carismatico all'inferno Lucifero, mi sono piaciuti molto i suoi discorsi ![]() Altre opere di Milton da leggere? ![]() |
Autore: | John Sebastian Bach [ lun apr 25, 2005 16:33 ] |
Oggetto del messaggio: | |
Adamo, per amore di Eva, mangia anch'esso il frutto della conoscenza! Al volere di Dio, Michele caccia questi dal paradiso! Essi si ritrovano sulla terra; alla vista di Eva, Adamo, per la prima volta, conosce la vergogna e rinnega la donna, la quale saprà farsi perdonare. Adesso i due sono soli. Il primo giorno, l'uomo prende coscienza del tempo in attesa del perdono di Dio. Nel secondo, conosce il vento e la tempesta derivate dal caos, che non avrebbe mai potuto sfiorare il paradiso protetto da Gabriele. Ora colui che era Lucifero, è il re dei demoni; Irato sempre con Dio, invidia l'uomo che può sperare nel tempo che lui ha perso per sempre. Cosi per la seconda volta, e fino al giudizio, tenterà l'uomo; lui che ha inventato l'inganno. |
Autore: | Bahamut [ mar lug 18, 2006 02:06 ] |
Oggetto del messaggio: | |
a me il dialogo di Lucifero quando da il proprio benvenuto è piaciuto un sacco anke se la prof mi ha chiesto di leggerlo in inglese e tradurlo ![]() |
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