Switch to full style
Qui potrete scrivere le vostre poesie o i vostri poemi epici che magari abbiano come protagonista (o antagonista) un elfo scuro o un vampiro. "L'arme, gli eroi, e i drow io canto..." ^_^
Rispondi al messaggio

Preludio al dialogo delle parti del sè

lun ott 12, 2009 00:49

Volevo sapere cosa ne pensate... E' l'nizio.


Preludio al Dialogo.

Frammento della biblioteca



Se veramente qualcosa in queste ore
Cancella il putrescente frutto
Dei molteplici tentativi
Di chi cercava una cosa bella
E non l’ha trovata
Non Lui
Ma un dio abbastanza caparbio
Da voltare ancora lo sguardo verso l’uomo
E guardarlo negli occhi
Mentre gioca con le sue cose vane,
potrà gridare il suo dolore
potrà sentire la sua musica
potrà elevarlo

dove le essenze cessano di essere umane
per diventare eroiche.
Poi qualche cosa di lontano
Che tenta ostinatamente di avvicinarsi
Farà il suo ingresso trionfale nel teatro vuoto,
nello scheletro di un monumento,
Nel colosseo spopolato
Dopo che la rappresentazione è finita.
Perché il cercatore
Aveva costruito quel palcoscenico
Che avrebbe presentato
Al mondo
Qualcosa che stava cercando
E che avrebbe dovuto trovare.
Ma il cercatore desiste
Perché un dio lo chiama
E lo conduce
Per mano
Attraverso le nere vestigia
Di un passato che deve essere dimenticato,
Nessun cercatore
Infatti
Ama vedere un tentativo fallito,
“Ilio” non trovata,
riecheggia nella mente,
come uno scherno,
Qualcosa che non deve far parte
Della storia
Di un eroe.
E mentre il cercatore salirà all’Olimpo
Degli eroi di cristallo
La voce piangente
Della cosa cercata
Non sarà abbastanza forte
Da raggiungere gli eterni cieli,
il loro cuore azzurro d’Empireo,
il cristallo chiaro
e freddo
con cui sono stati plasmati
Il cercatore diventa un eroe
Ma la voce
Della cosa cercata,
delle cose cercate
non passerà la sottile membrana
di ghiaccio
e polvere
che ha già intaccato il suo udito,
la sua vista,
il suo cuore.
L’amore per la ricerca è dunque estinto?
La fiamma è spenta
E le passioni sono consumate?
Certo il cercatore non sente più il richiamo
Della cosa
Che vuole farsi cercare.
Che farà dunque?
Dovremo chiamarlo eroe?
Martire?
Angelo malato di umanità?
Ma proprio quel dio che l’ha fatto ascendere
Presto potrebbe dimenticare
O essere dimenticato
E così l’eroe.
Eroi e dei muoiono non quando vengono trapassati,
esiliati,
sconfitti dai loro antagonisti,
ma quando le genti si dimenticano di loro.
Anche la cosa cercata
Non sentendo risposta,
Non sentendosi più inseguita,
un giorno non lontano
cesserà
di gridare e di chiamare
e presto non ci penserà più.
Così sparirà il dio,
a scala dei cieli,
il cuore azzurro dell’Empireo,
gli eroi,
e con tutto questo
svanirà il cercatore
derubato della sua stessa essenza.

Re: Preludio al dialogo delle parti del sè

lun ott 12, 2009 01:12

Tra oggi e domani ti leggo tutto!
Ho lasciato diverse cose in arretrato =)

Re: Preludio al dialogo delle parti del sè

lun ott 12, 2009 12:11

Decisamente notevole! :sisi:
Mi è piaciuto molto, sebbene qualche messa a capo mi pare un po' di troppo...ma non toglie assolutamente il ritmo, ed anzi sottolinea parole che magari sarebbero andate perse e con loro il loro significato.
Quest'idea della 'cosa cercata' personificata mi è piaciuta molto :sisi:
Che dire? :P complimenti! :clap:

Re: Preludio al dialogo delle parti del sè

lun ott 12, 2009 14:49

Il bel concetto de: “le cose muoiono quando la gente non ci crede più” risulta essere divenuto abusato. Ma oggi si è abusato di tante cose belle che nonostante tutto restano validissime (un po’ come per la musica), l’importante è riuscire a infondere nuova forza a vecchie parole e antiche verità.

Detto questo non è niente male: hai uno stile che tende a primeggiare la sostanza all’estetica, risultando spontaneo e senza artificiosità. Ti consiglio di revisionare l’uso delle maiuscole all’inizio di alcuni righi, es.
Halbryn ha scritto:Ma un dio abbastanza caparbio
Da voltare ancora lo sguardo verso l’uomo
E guardarlo negli occhi
Mentre gioca con le sue cose vane


E forse ci vorrebbe anche qualche andata a capo di meno. Comunque i tuoi pensieri così come la prosa molto cerebrale mi danno l’impressione che vadano ulteriormente sviluppati e meglio definiti.
Faresti bene ad andare avanti con questo progetto e poi magari ritornare su codesto preludio per apportargli dei perfezionamenti.

Re: Preludio al dialogo delle parti del sè

lun ott 12, 2009 16:30

Grazie a tutti per gli apporti e le critiche...
Sto stendendo il lavoro e mi pare di non riuscire a vederne la fine. Trovo interessante il suggerimento di rivedere tutto alla fine..
Grazie!

Re: Preludio al dialogo delle parti del sè

sab ott 17, 2009 16:13

Halbryn ha scritto:

Dovremo chiamarlo eroe?
Martire?
Angelo malato di umanità?
Ma proprio quel dio che l’ha fatto ascendere
Presto potrebbe dimenticare
O essere dimenticato
E così l’eroe.
Eroi e dei muoiono non quando vengono trapassati,
esiliati,
sconfitti dai loro antagonisti,
ma quando le genti si dimenticano di loro.

[...]

Così sparirà il dio,
a scala dei cieli,
il cuore azzurro dell’Empireo,
gli eroi,
e con tutto questo
svanirà il cercatore
derubato della sua stessa essenza.


Mi piace tantissimo questo pezzo...
Dovremo chiamarlo forse Uomo.
Che cos'è un eroe e che cos'è un essere umano? E ancora cos'è dio ed il concetto di divinità?
Forse ogni cosa svanisce derubata dal suo essere. Forse per questo nel Dialogo successivo una parte è così insoddisfatta. Il suo stesso essere la sta privando di sé stessa.

Perdona la confusione =)
Rispondi al messaggio