Qui potrete scrivere le vostre poesie o i vostri poemi epici che magari abbiano come protagonista (o antagonista) un elfo scuro o un vampiro. "L'arme, gli eroi, e i drow io canto..." ^_^
mer ott 25, 2006 00:29
Sfoglio in questa notte un vecchio libro spaginato, Le poesie di Dylan Thomas, quante volte letto e riletto, un poeta che amo, oscuro e inesauribile, diceva di sé stesso "Sono una strana piccola persona...una piccola persona magra e riccioluta, che fuma troppe sigarette, con un polmone fuligginoso, che scrive i suoi versi vaghi sul retro di una villetta provinciale...piccolo, privo di salite...non peso quasi niente...dimostro circa quattordici anni ed ho un grosso naso tondo; me l'ha dato la natura, ma il fato e una ringhiera debole, l'hanno rotto...piccola persona sola...piccola anima gentile...piccolo orecchio del Galles...piedi piccoli...piccolo poeta". Bestia, Angelo, Folle, Cucciolo e Pagliaccio. A Londra, ubriaco perso, si mise a quattro zampe per fare il cane, morse un lampione e si ruppe un incisivo, la sua aria spersa suscitava in tutti, amici e amanti, il desiderio di proteggerlo da se stesso, di salvarlo. Un Bardo Maledetto, morto il 9 novembre 1953 probabilmente a causa della combinazione letale alcool-droga.
E LA MORTE NON AVRA' PIU' DOMINIO
And death shall have no dominion
E la morte non avrà più dominio.
I morti nudi saranno una cosa
Con l'uomo nel vento e la luna d'occidente;
Quando le loro ossa saranno spolpate e le ossa pulite scomparse,
Ai gomiti e ai piedi avranno stelle;
Benché impazziscano saranno sani di mente,
Benché sprofondino in mare risaliranno a galla,
Benché gli amanti si perdano l'amore sarà salvo;
E la morte non avrà più dominio.
E la morte non avrà più dominio.
Sotto i meandri del mare
Giacendo a lungo non moriranno nel vento;
Sui cavalletti contorcendosi mentre i tendini cedono,
Cinghiati ad una ruota, non si spezzeranno;
Si spaccherà la fede in quelle mani
E l'unicorno del peccato li passerà da parte a parte;
Scheggiati da ogni lato non si schianteranno;
E la morte non avrà più dominio.
E la morte non avrà più dominio.
Più non potranno i gabbiani gridare ai loro orecchi,
Le onde rompersi urlanti sulle rive del mare;
Dove un fiore spuntò non potrà un fiore
Mai più sfidare i colpi della pioggia;
Ma benché pazzi e morti stecchiti,
Le teste di quei tali martelleranno dalle margherite;
Irromperanno al sole fino a che il sole precipiterà;
E la morte non avrà più dominio.