Qui potrete scrivere le vostre poesie o i vostri poemi epici che magari abbiano come protagonista (o antagonista) un elfo scuro o un vampiro. "L'arme, gli eroi, e i drow io canto..." ^_^
sab dic 30, 2006 12:22
IL BARATRO
Ancora una volta mi ritrovo a riflettere sulla vita, sull’esistere e l’essere,
due cose profondamente diverse.
Esistere è comune a tutti. Essere e grazia di pochi.
Vacillo sotto l’oppressione di una consapevolezza ormai imponente che mi si para d’innanzi come una valanga pronta a travolgermi.
Riuscirò, scavando con le unghie e con i denti, a rivedere la luce?
Le mie speranza son vane di fronte a cotanta grandiosa ragione,
e come disse un saggio disfattista, la speranza è l’ultima a morire,
ma alla fine muore anche quella.
Ben lungi dal demordere risalgo l’infame cumulo di conoscenze, che immobile, aspettando un mio errore, attende come il falco che anela la preda, pronto ad inghiottirmi.
Se perdessi contro di lui, la sconfitta sarebbe più dura della morte stessa.
Sarebbe l’infermità.
Il modo più semplice sarebbe quello di lasciarsi abbandonare, lasciarsi travolgere, non da questo colosso, ma da un altro. Il suo gemello, nonché il suo opposto, l’ignoranza.
Con essa potrei vivere in pace, incurante di ciò che mi avversa, vivendo in un gregge.
Una cura più dolorosa della malattia.
Quale “essere” si donerebbe al caos coscienziosamente?
Così le affronto, entrambe, conoscenza ed ignoranza, nella decisa lotta a sopraffarle ed usarle entrambe.
La scalata sarà ardua, e la caduta potrebbe essere fatale, eppure, quella fioca luce di coscienza che mi illumina, mi spinge a trovare un appiglio a cui aggrapparmi, e tener duro, per poter poi decidere se gettarmi nell’abisso oppure no.
Il più grande desiderio a cui dovremmo tutti bramare è comprendere affondo gl’altri,
così solo sapremo comprendere noi stessi, ma al conoscenza può esser troppo amara per poter essere appresa.
Claudio Basili