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Qui potrete scrivere le vostre poesie o i vostri poemi epici che magari abbiano come protagonista (o antagonista) un elfo scuro o un vampiro. "L'arme, gli eroi, e i drow io canto..." ^_^
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Racconto quasi giocoso

ven dic 19, 2008 18:11

Questo racconto, scritto al massimo un paio d'anni fa è un gioco: un mio amico su msn mi ha dato tre parole e da queste parole (se non sbaglio erano: ciliegia tesoro troll) dovevo tirare fuori un racconto. Ho scritto questa storia in presa diretta, su msn stesso, non ha subito quindi correzioni superiori a quelle che può subire una conversazione fra due amici, ditemi cosa ne pensate, se vi va, e considerate che è qualcosa di non studiato, di immediato e, come detto prima, giocoso! =)
Ho dovuto adattare le virgolette alle necessità del forum, spero di averle trovate tutte...


Terar il troll


Terar il troll in una scorribanda nel villaggio di Jurtyf, sgozzò il vecchio anziano cerusico del villagio, tutto ciò che trovo addosso all'anziano uomo era solo una ciliegia di roccia......Terar ruggì dalla rabbia, e demolì letteralmente la catapecchia del cerusico, il villaggio era in fiamme, era accaduto qualcosa, ma il mostro non era in grado di capire cosa. Non ci pensò un solo istante, corse lontano dalle fiamme, lontano dal villaggio distrutto e dal corpo dilaniato del vecchio. Terar era confuso, non sapeva cosa faceva, era stanco, faticava a respirare, eppure non aveva subito nessuna ferita da nessuno. Prese la ciliegia fra le sue rozze dita e la osservo con attenzione. Era perfettamente levigata e particolarmente pesante per le sue dimensioni. Per un attimo la vide brillare, senza pensarci un attimo ingoio il frutto di pietra e subito il mondo sfumò, i suoni si ottenebrarono e in un batter di ciglia perse i sensi.Quando Terar riaprì gli occhi, vide tutto come se avesse avuto un vetro rosso davanti agli occhi, ogni cosa era in una sfumatura di rosso, come la ciliegia che aveva ingoiato.
Un urlo di rabbia perforò l'orecchio di Terar, un uomo in armatura dorata si scagliò contro il troll brandendo un pesante spadone a due mani. Il mostro senza pensarci bloccò il colpo con il palmo di una mano, poi afferrò l'arma con l'altra mano e la spezzò.L'uomo in armatura rovesciò un sacchettino di polvere ai suoi piedi, diede un ordine secco, o almeno così pensò Terar e dalla polvere versata saettarono una decina di fulmini che colpirono in pieno petto il mostro. "Dammi il tesoro, lurida creatura!". Terar sanguinava, le sue ferite sembravano più serie di quello che immaginava, ma questo lo fece soltanto infuriare, saltò addosso all'uomo con l'intento di staccargli la testa dal corpo e l'avrebbe fatto di sicuro se i suoi movimenti non fossero stati rallentati da qualcosa di soprannaturale.
"Hai mangiato il tesoro vedo. Lurida bestia, questo vuol dire che devo ucciderti". Disse l'uomo in armatura. "Il mio villaggio era legato a quella reliquia, e ora la devo prendere dal tuo sporco intestino!"
Detto questo raccolse i pezzi del suo spadone, socchiuse gli occhi e ricongiunse magicamente i resti della sua arma. Si avvicinò al troll reso immobile dalla magia e sferrò un colpo con tutta la sua forza. Lo spadone spazzò l'aria, il mostro non c'era più, era svanito nel nulla. Terar era in un mondo parallelo, vedeva il mondo che aveva visto fino a quel momento e vedeva un altro mondo sovrapporsi su quello di sempre. In quest'altro mondo poteva muoversi senza problemi, vedere e sentire tutto, meglio di come avesse mai potuto fare.
Vide il paladino dannarsi per non essere riuscito a bloccarlo, vide in lontananza il villaggio distrutto, decise di andare a vedere in che condizioni versasse, e mentre pensava questo, il suo corpo si ritrovò al centro del villaggio in fiamme, pensò alla catapecchia distrutta e magicamente vide le quattro pareti distrutte.
Vide il corpo del vecchio morto, vide qualcosa che prima non poteva vedere. Allora parlò, pronunciò delle parole che non aveva mai saputo di conoscere né tantomeno di saper pronunciare.
Le fiamme si spensero, gli edifici si ricostruirono e il vociare del villaggio giunse alle sue orecchie. Il cadavere ai suoi piedi si ridusse in polvere mescolandosi al pulviscolo ambientale e riuscì distintamente a vedere sé stesso staccarsi dal suo corpo, non era uguale a lui, aveva sembianze umane, ma era lui.
Vide il paladino che gli aveva dato la caccia in lacrime, allora gli parlò. Gli spiegò quello che era giusto fare, che il suo tempo era finito e il paladino annuì, si trafisse con la sua arma e morì. Tarer sorrise soddisfatto, il Tarer umano era lì davanti a lui, gli occhi vitrei e la pelle morta. Con l'ultimo sforzo di volontà decise di donarsi la vita. Tarer aprì gli occhi, sapeva cos'era successo, così raccolse la ciliegia di pietra, la pulì dalla polvere che le era finita sopra cadendo a terra, la infilò in tasca e spalancò la porta della sua abitazione per aiutare il suo mondo.

Re: Racconto quasi giocoso

ven dic 19, 2008 18:19

Ma che bello!
Incredibile come da delle semplici parole sia nato tutto questo!
Splendido l'aspetto onirico del racconto. Nascondera' qualche morale? :d

Re: Racconto quasi giocoso

ven dic 19, 2008 18:20

Non sta a me dirlo, io l'ho scritto e basta... Poi diventa qualcosa di troppo analitico se sto lì a studiarlo... Mi sentirei come Zeno Cosini che etc etc... :P

Re: Racconto quasi giocoso

ven dic 19, 2008 18:23

Grande Maestro Spammone :D

Ho avuto l'onore di leggerlo in anteprima :d

Secondo me questo racconto è originale, soprattutto perché parte da un input comunque piccolo, quindi mi complimento per la fervida fantasia e la dinamicità :sisi:

E poi è anche molto intrigante e coinvolgente :D

Complimenti :clap:

Re: Racconto quasi giocoso

ven dic 19, 2008 19:26

Andrea, è bellissimo! Sembra un SOGNO. E non aggiungo altro!|

Re: Racconto quasi giocoso

ven dic 19, 2008 21:34

Arrosso! :oops:

Re: Racconto quasi giocoso

sab dic 20, 2008 09:04

Decisamente onirico. :sisi:

Re: Racconto quasi giocoso

dom feb 08, 2009 20:12

Decisamente un bel racconto, credo che al tuo posto non sarei riuscita ad inventare nulla con così pochi elementi. Bravo :clap: :clap: :clap:

Re: Racconto quasi giocoso

dom feb 08, 2009 20:54

Haltiatar ha scritto:Decisamente un bel racconto, credo che al tuo posto non sarei riuscita ad inventare nulla con così pochi elementi. Bravo :clap: :clap: :clap:


Cugina io sono speciale, si sa ;)

:ahah:

Re: Racconto quasi giocoso

dom mag 24, 2009 01:35

Ha il sapore antico delle favole che i nostri nonni ci raccontavano da piccini, e sono tesori preziosi da custodire quanto le ciliegie di pietra di Terar =) .

Re: Racconto quasi giocoso

dom mag 24, 2009 01:40

Effettivamente ha il sapore di una favola, non ci avevo pensato quando l'ho scritto ma ora, mangiucchiando ciliegie, devo dire che sembra un sogno sì, ma anche una favola! Forse i sogni sono favole, o le favole sono sogni... =)
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