Non è opera mia, ma volevo condividerla con voi.
“Hai visto mio figlio?” chiese disperatamente la donna alla signora dall’altra parte della strada.
“No, mi dispiace cara” rispose la vecchie signora.
“Hai visto mio figlio” chiese la donna, sta volta più terrorizza, all’ufficiale di polizia locale.
“No, mi dispiace, signora, ma lo cercheremo immediatamente” rispose l’ufficiale prendendo la sua radio, cercando di non guardare gli occhi tristi della donna.
“Per favore… per favore dimmi che mio figlio è lì” chiese la donna ad una sua amica che viveva proprio accanto a casa sua.
“Mi dispiace davvero Clarice, noi non l’abbiamo visto” rispose la madre.
La donna cercò ovunque percorse ogni parte della strada, urlando: “Dov’è mio figlio” piangeva e si tirava i capelli dalla disperazione. I suoi vicini, per pietà, l’aiutarono nella sua ricerca.
“JIMMY, JIMMY! DOVE SEI! TI PREGO VIENI FUORI!”
A partire da quel giorno, dalle 10 del mattino fino alle 8 di sera, la donna sembrava un cadavere risorto; pelle pallida, capelli crespi e corpo magro.
Urlò in ogni parte della città, “Hai visto mio figlio?”
Purtroppo alla seconda settimana delle sue ricerche, ognuno doveva aver pensato che fosse già impazzita.
Andò nuovamente al dipartimento di polizia locale…
“Hai visto mio figlio?”
L’ufficiale in carica dopo aver buttato fuori un profondo respiro, “Mi dispiace, signora”.
La madre tornò a casa, depressa.
Ma non appena si chiuse la porta di casa, un sorriso si dipinse sul suo volto.
Con un sorriso, la donna sussurrò a se stessa.
“Credo di aver nascosto bene il corpo”.
