Il mago
La stanza era poco illuminata, solo una candela brillava sulla scrivania; Il mago stava studiando uno degli incantesimi più potenti che aveva... Dalla sua sfera emerse una luce bianco-azzurra, e la fiamma della candela si piegò verso di essa...
Il gelo si faceva strada rapidamente nelle membra del mago, sapeva bene cosa lo aspettava, la sua dea, Mystra, era infuriata...la morte lo avrebbe colto presto.
Infatti pochi giorni prima era stato messo alla prova;
lo scettro del potere gli era stato consegnato personalmente dalla Dea.
Gli aveva anche consegnato un avvertimento…il suo utilizzo sarebbe stato punito, ma, quando il suo acerrimo rivale si era presentato alla sua porta con un incantesimo mortale sulle labbra, il giovane mago non riuscì a resistere alla tentazione, ed usò lo scettro per spazzarlo via.
La notte continuava a trascorrere, lentamente, come se il tempo fosse rallentato…quella notte era veramente infinita nella mente del mago, la candela era quasi esaurita, ma all’esterno non c’era ancora luce.
Quando la follia si era quasi impadronita della mente del “traditore” la Dea si era presentata davanti a lui…lo scettro in mano, e il suo sguardo, severo e straordinariamente bello e saggio.
Non incuteva timore, guardava il suo eletto con aria triste ma risoluta, doveva ucciderlo, non poteva permettere una disobbedienza simile…si avvicinava sempre di più, adesso era talmente vicina da sentire il suo alito sul viso, una brezza sottile e poi, e poi oblio, nessun dolore, solo un oblio assoluto, vuoto, e Morte.
L’Alchimista.
con il prezioso aiuto morale di DADA, che mi ha incoraggiato a finire quello che avevo iniziato
