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Richard Morgan boccia Tolkien
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Autore:  Muzedon [ lun mar 02, 2009 13:42 ]
Oggetto del messaggio:  Richard Morgan boccia Tolkien

Premessa: partendo dal presupposto che sicuramente quest'intervista è un'operazione di marketing spiccio, e che ognuno è libero di dire la propria opinione pur non essendo un mostro sacro della letteratura (del resto, io parlo di letteratura fantasy pur sapendo a malapena reggere una penna in mano), vorrei sapere cosa ne pensate della critica rivolta da questo autore emergente all'opera Tolkeniana.



Secondo l’autore di Bay City Il signore degli anelli non è realistico


Che la fantasy moderna non possa prescindere dall’opera di J.R.R. Tolkien è un fatto assodato. Volente o nolente, il creatore della Terra di Mezzo ha codificato un genere e gli ha dato popolarità e nobiltà letteraria, e gli autori che sono venuti in seguito non hanno potuto evitare di percorrere il sentiero tracciato da lui.
Magari anche solo per discostarsene decisamente, come accade talvolta. L’ultimo in ordine di tempo a criticare l’opera del professore di Oxford, e a sottolineare con forza la distanza che li separa è stato Richard K. Morgan.

Noto in Italia principalmente per la trilogia fantascientifica dedicata a Takeshi Kovacs (Bay City, Angeli spezzati e Il ritorno delle furie) lo scrittore e sceneggiatore britannico ha esordito recentemente nel genere fantasy con il romanzo The Steel Remains, primo volume di quella che è prevista come una una trilogia.
Per spiegare le ragioni di questa distanza Morgan ha pubblicato un articolo su suvudu.com, sito legato alla casa editrice Random House. Il testo sarà pubblicato anche sul prossimo numero di Drin, la newsletter della casa editrice Del Rey.

È da quando aveva tredici o quattordici anni, l’età adatta — a suo giudizio — per leggere e apprezzare quella roba, che lui non può più definirsi un fan di Tolkien. Riconosce senza problemi la sua importanza nel genere, ma ne definisce la prosa estremamente agitata e reputa gli hobbit dei nauseabondi membri della classe rurale inglese e gli elfi delle creature canterine e sanguinarie che infestano Il signore degli anelli.
Tutti questi elementi rivelano le tracce di una desolata concezione della realtà umana che è completamente in disaccordo con la storia fantastica ed epica per la quale il romanzo è noto.


J.R.R. Tolkien
Come ulteriore prova per ribadire le sue affermazioni Morgan si sofferma sulla figura di un paio di capitani degli orchi in due scene ambientate nella torre di Cirith Ungol.
“Te lo assicuro, non è uno scherzo servire laggiù nella città” afferma Gorbag in Messer Samvise e le sue decisioni, ultimo capitolo di Le due Torri. Mentre svolgono il loro dovere Gorbag e Shagrat parlano, e per qualche affascinante pagina — finché Tolkien non ricorda che i due fanno parte dello schieramento dei cattivi — è possibile guardare dall’interno i personaggi che compongono l’esercito di Mordor.

Gli orchi sono disincantati, scarsamente informati dai loro superiori e costantemente sotto stress proprio per ciò che potrebbe comportare questa mancanza d’informazioni. Sospettano che la guerra potrebbe finire male per loro, e che i loro comandanti, ben lungi dall’essere infallibili, possano compiere enormi errori di valutazione.
Temono che se perderanno non potranno aspettarsi alcuna pietà dai loro nemici, ma mormorano i loro dubbi sottovoce perché sanno che fra i loro ranghi si nascondono delle spie. Inoltre possiedono un rudimentale senso dell’umorismo, sono leali nei confronti dei loro sottoposti e non amano la guerra più di quanto la amino Frodo o Sam. Come tutti gli altri, preferirebbero di gran lunga essere da un’altra parte.

Secondo Morgan queste sono le pagine più affascinanti de Il signore degli anelli, al punto che ciò che viene narrato gli appare, per usare un aggettivo che gli sembra strano se applicato alla fantasy, reale. Lui è interessato a questi orchi, e la laconica frase che ha citato trasforma Gorbag da bruto demoniaco a creatura stanca di un mondo in cui la sopravvivenza è decisamente complicata.
Gli archetipi sono accantonati, e ciò che appare sotto è umano. Questo è il cuore della narrativa, niente Bene e Male, solo la sporca e umana realtà di chi sta vivendo la guerra dal basso. E a suo giudizio queste pagine rispecchiano ciò che in Tolkien era rimasto della sua esperienza in prima persona nella Grande Guerra, quando aveva vissuto nelle trincee la battaglia della Somme del 1916.

Con queste premesse, diventa una vergogna il fatto che Tolkien non sia stato capace (o interessato) d’innestare meglio la sua esperienza per realizzare qualcosa di veramente valido. Una piccola giustificazione può essere trovata nel fatto che la generazione che ha combattuto la Prima Guerra Mondiale aveva visto crollare insieme alle sanguinose rovine che la circondava ogni idea archetipa di Bene e Male che poteva avere. Era servita una notevole forza per emergere da quella catastrofe e realizzare qualcosa di duraturo, e la strada più semplice era dimenticare ciò che di brutto si era visto e rifugiarsi nella più semplice e confortante nostalgia per i valori perduti.
Così ne La Torre di Cirith Ungol che apre l’ultima parte di Il ritorno del Re Gorbag e compagni vengono nuovamente spogliati delle loro affascinanti caratteristiche umane e tornano a essere le figure demoniache di una storia per bambini. Ogni accenno a qualcosa di umanamente interessante è sparito, rimpiazzato dai poderosi toni epici dell’archetipico confronto Cattivi contro Irritabilmente Sfolgoranti Buoni.

Con più di un pizzico d’ironia Morgan chiede al lettore d’indovinare chi vincerà il confronto, e afferma che se quest’opera è definita fantasy ci sarà una ragione. Dimenticando che l’appartenenza al genere non è definita da quella che lui definisce la veridicità dei personaggi ma è legata al mondo che è co-protagonista della storia, e che lui stesso ha appena pubblicato un romanzo fantasy.
Ma forse quest’ultimo dettaglio non gli è del tutto ignoto, perché dopo essersi domandato perché un qualsiasi adulto sulla faccia della terra dovrebbe voler leggere qualcosa come Il signore degli anelli, ricorda di aver scritto un’opera che a quegli stessi adulti potrebbe piacere.
Facendo sorgere così il dubbio che le sue critiche, se pure legittime ed espresse con chiarezza, fossero più interessate a promuovere la propria opera che ad altro.

Autore:  Ysingrinus [ lun mar 02, 2009 13:50 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Richard Morgan boccia Tolkien

Ognuno ha il diritto di dire quello che vuole ma sinceramente mi sembra un po' esagerato:

Cita:
Con queste premesse, diventa una vergogna il fatto che Tolkien non sia stato capace (o interessato) d’innestare meglio la sua esperienza per realizzare qualcosa di veramente valido.


Saranno state decisioni di Tolkien se mettere in mezzo o meno la sua esperienza della guerra e anche quanto, e invece diventa addirittura una "vergogna". Mi sembra una polemica sterile, se non gli piace, peggio per lui, leggesse qualcuno più "realistico" come Manzoni per esempio

Autore:  Kagura [ lun mar 02, 2009 14:08 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Richard Morgan boccia Tolkien

'sto tizio può dire ciò che vuole, ma ciò che trovo vergognoso é questo modo di friggere l'aria :lol:

Le motivazioni che adduce mi sembrano tutt'altro che oggettive, mi accodo a Ysi (ovviamente 8-) ) nel dire che se ha voluto scriverlo così saranno stati cavoli suoi. Ci manca solo che si metta a criticare Gobbolino il gatto della strega (del buon vecchio "Il Racconta storie") perché si può sconfiggere una strega saltando sulla sua ombra e gridando "Bazzecole" :lol:

Direi che El Muze ha azzeccato in pieno: cosa c'é di meglio di sparare a zero su un mostro sacro (criticabilissimo, per carità, alcuni aspetti di Tolkien mi impallano a morte) per attirare l'attenzione su di sé?

Autore:  BaronSengir [ lun mar 02, 2009 14:25 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Richard Morgan boccia Tolkien

Immagine
Gondor non crollerà.

Autore:  Mitternacht [ lun mar 02, 2009 21:13 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Richard Morgan boccia Tolkien

Tra l'altro ste cose poteva dirle su quasi ogni opera(non solo letteraria) legata al fantasy...

Autore:  Honoo [ lun mar 02, 2009 21:32 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Richard Morgan boccia Tolkien

Si e no...
Anche a me è piaciuto LotR, ma trovo che la sua idea, che 14 anni sia il momento in cui lo apprezzi di più, sia profondamente vera.
Tante parti del signore degli anelli sono poi diventate dei clichè negli anni, e il fatto di essere stato scritta prima di altri libri, non dovrebbe occultarne i difetti.
Forse l'affermazione corretta non è che manca di "realismo", semmai che manca di "profondità": chiunque non sia un eroe non ha avuto una psicologia molto elaborata...

E che il signor Morgan abbia voluto farsi pubblicità più che altro, non cambia il fatto che ha detto cose sensate.

Autore:  Mitternacht [ lun mar 02, 2009 21:36 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Richard Morgan boccia Tolkien

Qualcuno ha letto qualcosa del signor Morgan?

Autore:  saphira [ lun mar 02, 2009 22:06 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Richard Morgan boccia Tolkien

Essere scrittori comporta molte cose, ho letto moltissimo di questo genere che adoro ma il proprio successo lo si deve a come si presenta il "tuo" lavoro, qualcuno troverà il tuo libro e lo apprezzerà e poi ti seguirà se merita realmente i soldi che l'hai pagato...
Criticare un mostro sacro del genere fantasy per fare pubblicità è una cosa abbastanza spregevole, perchè sia che i commenti fatti possano essere più o meno condivisi da tutti, il fattore di aver messo davanti il tuo lavoro lo rende solo un bieco mezzo pubblicitario per farti conoscere... spregevole come ho detto...
Andando contro corrente ammetto di non aver apprezzato il Signore degli Anelli per certi versi troppo lungo e tedioso, per altri troppo frettoloso... ma sono opinioni mie, se mai riuscirò a pubblicare qualcosa non potrò dire io sono meglio di lui... perchè ognuno scrive come gli pare, soprattutto perchè entri narrando le storie del tuo mondo e dei tuoi personaggi, sei libero da quello che gli altri vorrebbero da te, non esistono confronti, al massimo li faranno gli altri ma devi seguire la tua strada... e basta :evil:

Autore:  Hoijemondijs [ mar mar 03, 2009 19:06 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Richard Morgan boccia Tolkien

http://www.suvudu.com/2009/02/the-real-fantastic-stuff-an-essay-by-richard-k-morgan.html

Ecco l'articolo originale, per chi sa l'inglese... con un quintale di polemiche nella stessa lingua.

Ed ecco la dimostrazione che il signor Morgan non è proprio l'ultimo dei cippirimerlo...

http://it.wikipedia.org/wiki/Richard_Morgan

E Muze... (frecciatina frecciatina :robin:) dicci da dove hai preso l'articolo in italiano, da bravo... :twisted:

Autore:  Muzedon [ mer mar 04, 2009 01:21 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Richard Morgan boccia Tolkien

Hoijemondijs ha scritto:
E Muze... (frecciatina frecciatina :robin:) dicci da dove hai preso l'articolo in italiano, da bravo... :twisted:


Fantasy Magazine. ;)

Autore:  Kagura [ mer mar 04, 2009 13:52 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Richard Morgan boccia Tolkien

Hoijemondijs ha scritto:

(...)

Ed ecco la dimostrazione che il signor Morgan non è proprio l'ultimo dei cippirimerlo...

http://it.wikipedia.org/wiki/Richard_Morgan


A parer mio il problema non sta in quanto sia colto o meno 'sto tizio, quanto il fatto che ha espresso pareri soggettivi come se fossero oggettivi, quando nell'arte di oggettivo non c'é una mazza. Alemno così si desume dal pezzo postato dall'uomo-pantera, quello originale lo leggo un'altra volta :bllll:

Autore:  Hoijemondijs [ mer mar 04, 2009 18:57 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Richard Morgan boccia Tolkien

Il fatto è che tutti i pareri sono soggettivi... :wink:

Comunque la polemica su Tolkien non realista è vecchia come il mondo.

Il vero difetto dell'articolo del signor Morgan, ed è un difetto grande, è il tono polemico e maligno con cui ci propone delle idee che, discusse in altri termini, sarebbero accettabili, se non stimolanti. :Sorrisone:

Autore:  MasterMind [ mer mar 04, 2009 19:07 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Richard Morgan boccia Tolkien

Hoijemondijs ha scritto:
Il vero difetto dell'articolo del signor Morgan, ed è un difetto grande, è il tono polemico e maligno con cui ci propone delle idee che, discusse in altri termini, sarebbero accettabili, se non stimolanti. :Sorrisone:


Ogni argomento che propone un dibattito, un confronto di idee, da cui un'attività stimolante volta anche siolo a riconfermare la pregressa opinione (quando non la pervenire a nuovi approcci) è SACROSANTO ed il SALE DELL'UOMO

Concordo pienamente invece sugli intenti un pò "doppiofineschi" e "polemicamente fine a se stessi" del suddetto articolo

Autore:  Skaan Natsaclanee [ mer mar 04, 2009 19:20 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Richard Morgan boccia Tolkien

s'è semplicemente fatto un po' di pubblicità dicendo quello che tutti sanno e che pochi hanno il coraggio d'ammettere.
Il Signore degli Anelli non è scritto benissimo, ci sono molti punti dove è lacunoso.
Tanto per dire il nemico pubblico numero 1 non si vede mai, le prime 60 pagine anche 100 sono non certo leggerissime anche se parlando di Hobbit dovrebbero e ha ragione a dire che le personalità sono appena accennate. Va però deto che oltre a LOTR si dovrebbero leggere tutti gli altri suoi scritti per avere il quadro della situazione invece Morgan evita persino di nominarli :ahah:

Autore:  Muzedon [ mer mar 04, 2009 23:43 ]
Oggetto del messaggio:  Re: Richard Morgan boccia Tolkien

Avendo lanciato la pietra, e nascosto la mano, dico la mia... esprimendomi con concetti coincisi. :D

1) La premessa era che quest'intervista è un'operazione di marketing

2) Morgan è libero comunque di esprimere un parere, quale che sia il fine

3) Chi ha detto che "Il Signore degli Anelli" dovrebbe essere realistico? Il Fantasy NON E' REALISTICO per definizione.

4) Gli stereotipi sono presenti in qualsiasi opera letteraria. Quelli di Tolkien sono Super-Stereotipi, in quanto gran parte degli stereotipi fantasy successivi sono limature o rielaborazioni di quelli Tolkeniani.

5) Quella di Tolkien è una grandissima saga, che ha attraversato i decenni, sopravvivendo fino ai giorni nostri, e restando il termine di paragone per tutti gli scrittori. Morgan compreso, che guardacaso la usa per rimarcare la sua "innovazione letteraria".



Se Tolkien fosse vivo, ringrazierebbe Morgan per la pubblicità - ulteriore - alla sua opera. :D

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