Ammetto di non essermi letta le pagine precedenti all'ultima, sono pigra ^^, ma non potevo esimermi dal dire la mia.
Mi sono procurata il settimo quando è uscito in inglese e l'ho letto, se pure con qualche difficoltà, e il Principe Mezzo sangue.. Bè io ero una di quelle di fronte alle librerie a mezzanotte pronta ad assalire le povere commesse.
Questo dovrebbe dare una misura di quanto mi sia piaciuta la saga. L'ho scoperta tardi a dire il vero e solo per un caso fortuito e se condivido l'opinione comune, secondo la quale almeno nei primi tre libri, lo stile narrativo è basilare e molto infantile, mi sono anche accorta con piacere che i personaggi crescevano con il crescere della loro età e non scarto l'idea che l'autrice abbia modificato il registro in base anche all'età di suo figlio, primo lettore e giudice della saga.
Il percorso di maturazione dei personaggi è interessante e la parte "magica" perde senza dubbio rilevanza in un certo senso quando diventa fondamentale più la maturazione dei ragazzi che non la loro abilità scolastica e pratica.
A onor del vero Harry Potter è il personaggio che mi piace meno, almeno fino al sesto libro, ricalcando un pò troppo per i miei gusti il solito ragazzo incompreso e sfortunato, ma privo di spina dorsale che diventa un eroe ma all'effettivo senza i suoi compagni non sarebbe stato in grado nemmeno di cacciarsi un dito nel didietro (perdonate il francesismo)
Detto questo è ovvio che non possa raccogliere pareri universali di apprezzamento, sarebbe ben oltre il miracolo, ma a mio parere sono ben altri i fenomeni letterari che hanno goduto solo ed esclusivamente della fama da mass-media (Il Codice Da Vinci, Angeli e Demoni, Crypto, le verità del ghiaccio.. devo continuare? A parte il primo gli altri erano decisamente mediocri e anche sul primo in molti avrebbero da ridire) mentre Harry Potter bene o male ha appassionato molti lettori di età diverse confermandosi quanto meno come una lettura per tutti.
E poi non toccatemi il mio piccolo Tremere!