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Lost Odyssey

mer mar 19, 2008 11:00

Ed ecco un altro titolo di cui ho molto ben sentito.
peccato che essendo basato sul "concept nipponico" incontri casuali e scontri a turno, giochisticamente parlando non incontra affatto il mio favore

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Lost Odyssey era uno dei primi giochi annunciati su Xbox 360, fin dal lancio della console nel Dicembre 2005 e da allora il titolo è rimasto sempre avvolto in un alone misterioso, visto che a detta del suo stesso creatore Hironobu Sakaguchi, passato alla storia come il padre di Final Fantasy, non c'era l'intenzione di mostrare più di tanto delle meccaniche finali prima dell'uscita, onde evitare possibili plagi e scopiazzature.
Inutile dire che l'aspettativa per i fan del mitico game designer è molto alta visto che, de facto, Lost Odyssey potrebbe essere considerato ciò che di più concretamente sia accomunabile ad un Final Fantasy di nuova generazione. Per la realizzazione di questo progetto sono stati chiamati in causa grandi nomi e talentuosi programmatori tra cui pare doveroso annoverare, oltre al producer Sakaguchi, il famoso mangaka giapponese Takehiko Inoue, già creatore di Vagabond e Slam Dunk, responsabile del character design, Nobuo Uematsu, il fantastico compositore, già autore in passato di tutte le musiche della saga di Final Fantasy e di molti altri giochi nonchè il team di sviluppo Feel+, formato da una quarantina di ottimi programmatori, alcuni dei quali fuoriusciti da Squaresoft e già responsabili in passato della serie di rpg Shadow Hearts.

Un po' di Trama
L'intreccio narrativo di Lost Odyssey è incentrato sulle vicende vissute da Kaim Argonar, luogotenente del 17° reggimento di Uhra, e da altri quattro personaggi immortali (tre direttamente controllabili) che condividono il fardello di una vita millenaria nella terra immaginaria in cui l'avventura è ambientata.
I quattro, rimasti senza memoria, insieme a cinque compagni mortali si troveranno a battere lo stesso tracciato, nell'intento di fermare il malvagio di turno, assetato di potere.
Se all'inizio la trama potrà sembrare una delle tante rivisitazioni dello scontro tra bene e male, presto, e ancor più verso le battute finali, ci si accorgerà di quanto in realtà essa sia ricca e profonda: verranno pian piano svelati i retroscena di ciascuno dei protagonisti, si scopriranno legami impensabili, imprevedibili retroscena e soprattutto l'origine dell'immortalità di alcuni dei personaggi.
Il tema dell'immortalità, della vita e della -necessità- della morte ricorreranno in maniera incisiva in tutto lo sviluppo dello storytelling, ponendo di fronte al videogiocatore i punti di vista, a volte simili a volte drasticamente diversi, di ciascuno degli immortali, che lasceranno spesso spazio ad interessanti digressioni filosofiche alimentate dai continui cambiamenti della società umana nel millenario arco di tempo vissuto dai protagonisti.
Ad impreziosire ulteriormente il tema, durante il prosieguo dell'avventura e nelle sessioni esplorative, ci "imbatteremo" in flashback contenenti i ricordi di Kaim: 34 brevi racconti che approfondiranno la crescita psicologica del protagonista attraverso il millennio vissuto fino a quel momento in quelle lande.
Uno dei punti di forza, in quella che è forse la miglior sceneggiatura dai tempi di Final Fantasy VII, è sicuramente la minuziosa cura nella caratterizzazione dei personaggi: sebbene gli NPC di rilievo si contino appena sulle dita di una mano, i protagonisti presentano profili psicologici affascinanti e complessi, che conferiscono alla trama una gradazione emozionale completa.
Di straordinario spessore, al di là dell'introverso, taciturno e risoluto Kaim (protagonista indiscusso modellato evidentemente dalla mano di Inoue), è la figura Jansen Friedh, stregone scansafatiche che si unirà quasi subito al party.
Jansen, grazie ad una serie di battute divertenti ed azzeccate combinate ad una buffa spavalderia, al curioso modo di gesticolare ed alla parlata dialettale, contribuirà in maniera fondamentale ad alleggerire alcuni passaggi ed, in generale, a rendere più godibile tutti gli intermezzi non interattivi.
Va sottolineato che anche la figura dell'antagonista è ben caratterizzata ed in costante crescita durante il susseguirsi degli eventi e, come ultimamente accade sin troppo di rado, psicologicamente molto curata ed approfondita.
La vicenda, mai monotona, sarà interamente raccontata tramite cut-scene realizzate in real time -per la maggior parte- ed in computer grafica; il maggior pregio di tali scenette d'intermezzo è sicuramente il taglio ricercato della regia: l'inquadratura staccherà spesso dal panorama globale per passare a primi piani dei parlanti e viceversa. Inoltre, grazie ad un sistema che ricorda il serial "24" ed in generale il mondo dei fumetti (divisione in riquadri), avremo spesso, contemporaneamente, il punto di vista di più personaggi.
Il plot, spesso arricchito da colpi di scena imprevedibili scaturiti da subdoli doppigiochi, sarà dipinto sullo sfondo dei rapporti, più o meno conflittuali, tra le tre nazioni di Uhra, Gothza e Numara nel pieno di una sorta di rivoluzione magico-industriale.

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Re: Lost Odyssey

dom mar 30, 2008 11:57

L'ho comprato e devo dire che nn mi dispiace per niente anzi!La trama è molto bella e la scelta di far rivevere i ricordi del protagonista al giocatore sotto forma di testo per me è azzeccatissima, anche se ad alcuni ha fatto storcere il naso.
Comunque se come Mastermind, non vi piacciono gli strategici a turni stile final fantasy X, non è un gioco per voi.
Se invece come me siete cresciuti a pane e final fantasy questo gioco soddisferà di sicuro i vostri gusti!

Re: Lost Odyssey

lun apr 07, 2008 08:22

Il gioco non è affatto male peccato che per ora sia solo per xbox 360.

Master se vuoi un capolavoro simile a Kotor prova a cercare il gioco Mass Effect, entusiasmante realizzato in esclusiva xbox 360 ma che vedrà la luce anche sui nostri pc.

ULTRACONSIGLIATO.


Ps: Se trovo 30 minuti di tempo libero faccio una recensione.
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