gio mag 27, 2004 15:37
gio mag 27, 2004 15:43
gio mag 27, 2004 16:28
LA LOTTA DEI FRATELLI
Le ultime formule fuoriuscirono fluidamente dalla mia bocca, il cantico era finito. I due miei fratelli catalizzatori Xar e Vorph erano fermi, immobili, in trance. Le loro voci si univano alle mie in un unico canto. Ora dovevamo rendere stabile il portale, guardai la Matrona, splendida in questa giornata e lei si avvicinò, tendette la mano e presi un po' del suo sangue. Feci cadere delle gocce nel centro del portale e ci allontanammo.
Presto una nebbia ne usci e formò un ovale alto più di sette metri, al suo interno si intravedeva un vortice. Nel vortice tante creature volavano in modo scomposto, in un volo caotico, quello era l'abisso.
Ora dovevamo solo chiamare il drago, ci concentrammo e tutti i presenti usarono le loro doti innate di magia per creare un unico globo di buio sul portale.
Presto si sentirono i pesanti passi del drago avvicinarsi, la sua ombra di terrore era impressionante, ma noi dovevamo restare concentrati. Pensare alla paura valeva dire pensare alla morte, ma non era ancora il tempo giusto per morire.
Come vidi il drago mi misi nel punto prestabilito, una parte della mia mente era protesa verso il portale, e l'altra parte era alla ricerca dell'incatesimo giusto per spingerlo verso il portale.
Xar si era trovato coinvolto in un furioso corpo a corpo con il drago, le fauci del drago saettavano come fulmini gli artigli scavavano la roccia con preoccupante facilità. Xar sapeva, un solo colpo e per lui sarebbe stata la fine.
Il drago era rivolto di spalle al portale, dietro dei lui c'erano le scale per scendere verso il portale. Concentrò tutta la sua forza Ki in un unica azione. Aspettò il momento giusto, il drago stava per soffiare il suo terribile alito di morte, come insipirò Xar scattò in avanti passò sotto l'immenso ventre del drago e si ritrovò alle spalle. Improvvisaemnte un dolore lancinate lo lasciò senza fiato,il drago non si era lasciato ingannare così facilmente e assestò una codata sulle costole che ne ruppe un paio e mando il monaco a sfracellarsi contro una parete. Trattenne il soffio per finire il monaco a terra.
Vorph, che era alle spalle del Drago, urlo “Qua sciocco bestione…”. Il drago come vide quel piccolo drow chiamarlo in quel modo fu come divertito ma ben presto parti all'attacco. Vorph arretrava, un passo dopo l'altro, una schiavta dopo l'altra. Avvicinandosi sempre più verso il portale. E poi così senza preavviso il draggo soffiò. Il duro addestramento di questi anni lo salvo da morte certa, ma le ferite riportate dal soffio del drago erano sicuramente molrtali se non curate entro breve. Così Voprh si accasciò al suole sperando nei suoi fratelli.
La situazione era drammatica, due fratelli a terra ed il drago a pochi metri dal portale, guardai Xar e poi Vorph e capii che loro erano fuori combattimento. Chiamai a gran voce l'Ilharhess Elora la quale iniziò un inno di lode alla Tessitrice.
I suoi canti riempirono le volte ed echeggiarono per lungo tempo nella caverna di Lurth dreier,e le mie arcane parola sembravano scalfire la roccia delle volte della caverna. Presto muri di fuoco e bariere di luce circondarono il centro città e si chiusero in un anello di pura energia.
Il drago sembrava disorientato, la luce lo intimoriva. Intravidi una speranza nel moneto in cui xar si rialzò traballante.
Dovevo fargli guadagnare un po di tempo, coinvogliai gran parte della mia energia in un unico colpo rivolto alla testa del drago. Un'abbagliante luce invase la caverna, mai era stata illuminata in quel modo la maestosa città di Lurth. Il drago si riprese dalla sorpresa ed inalò il suo soffio di buio, vidi l'ombra che mi circondò chiudersi velocemente. Resistetti per qualche secondo ma poi tutto si fece buio, e caddi in fin di vita al suolo.
Il monaco Xar dopo aver respirato un paio di volte il suo corpo fu circondato da una luce azzurognola. Quando rialzò lo sguardo era pronto a combattere, pronto a sacrificarsi per l'Ylharess Elora e la casata.
Si posizionò a pochi passi dal portale, potevo vedere le ombre provenire dall'abisso tentare di reclamare una vittima, ma la sua concentrazione era assoulta, niente avrebbe potutto spostarlo.
Il drago lo vide ancora vivo e preso da una furia incontrollabile lo caricò, Xar era fermo immobile, il suo sguardo fermo sul drago. Quando il drago stava per travolgerlo mi guardò per l'ultima volta, capii che per Xar, e per tutti noi era giunta la fine.
Il drago travolse il monaco ed insieme precipitarono nel profondo abisso... il drago era stato sconfitto.
Slaadh Rhyn'thar