Muzedon ha scritto:Se diventa figo sempre, allora snatura un po' il personaggio.
Più che figo mi sembra un co… comunque, non vi insulto ulteriormente l’attore perché a quanto pare vi piacciono questi modelli di subumani ben confezionati.
De gustibus non disputandum est.Tuttavia una delle caratteristiche di Peter Parker che viene largamente ignorata era la sua intelligenza, in quanto si trattava di uno studente brillante e geniale che progettò appunto di persona i lancia-ragnatele (non come quella stronzata del film in cui la ragnatela a Tobey Maguire gli usciva dalle vene…).
Andrew Garfield ha la faccia di un decerebrato (mi ricorda vagamente Hayden Christensen nei panni di Anakin Skywalker che ho trovato patetico: sembrava un ragazzino immaturo che doveva fare finta di essere complessato).
In passato ho letto i primi numeri della serie Ultimate, che è un riadattamento della storia dell’arrampicamuri all’epoca moderna, con trame infarcite di luoghi comuni e frasi fatte contemporanee (ciò non toglie quanto ha giustamente detto Mastermind, ovvero che la serie Ultimate nel complesso è piacevole).
Preferisco però di gran lunga i fumetti di Spiderman dell’era classica, che sebbene non brillassero per tematiche profonde o perle di saggezza, erano molto più spensierati e “senza pretese,” sprigionando in ogni vignetta una freschezza creativa (in pratica si ci inventava un mondo) che oggi alla Marvel hanno completamente perduto, per non parlare poi delle trasposizioni cinematografiche dove l’eccessiva seriosità è accompagnata dal ridicolo.
Ho la nausea dello stile con cui vengono realizzati i colossal americani: “dobbiamo sfornare un prodotto che sia figo,” quindi atmosfere ultrapompose, scene d’azione (possibilmente velocissime) che fanno un abuso osceno di computer grafica, ecc… un concetto di fare cinema disumano e macchinoso che spesso porta a pessimi risultati.
Quindi: alla regia Marc Webb, quello che realizza i videoclip per i Green Day; come attore protagonista Andrew Garfield, che è una mezza sega (segnalatemi una sola interpretazione di costui degna di nota).
Non lo attenderò con impazienza, e anzi, probabilmente non lo vedrò mai, così come mi sono rifiutata di guardare il 3.