Che dire di questo film che intreccia il tipico stile “poliziesco alla denzele” con contorno di fantascienza...
A parte sottolineare che Denzel è nato per fare il ruolo del buono: faccia, atteggiamento, mimica e tutto in lui autorizzano a collocarlo (nell’ideale linea di demarcazione etica hollywoodiana) tra i cosidetti “buoni” o, al massimo, tra i “buoni ma non fessi” (es: inside man).
Nell’unica tra le poche sue “prestazioni” in cui era il classico antieroe (traing day), infatti, pur bravo, a mio parere convince poco, o meglio, meno
Quanto al film, devo dire che non poi così godibile, A MENO di non voler concedere il beneficio del dubbio alla concezione che abbiamo oggi di spazio, tempo e fisica.
Insomma:
- se siete incastrati con seghe mentali su paradossi temporali e futuri alternativi;
- se vi piace lanciarvi in elucubrazioni cervellotiche su “se” e “immagina un po”;
- se avete amato (come me) la saga di ritorno al futuro;
allora potete trovarlo carino questo film, dato che per la maggior parte del tempo, siete più presi dalle vostre caramellose riflessioni sul destino del mondo e sulle conseguenze quantistiche della psicodinamica strutturale, piuttosto che sul film stesso
Se invece la risposta a quanto appena scritto è negativa, fatevi un favore e non guardatevelo: ci rimarrete male data l’obiettiva modestia della pellicola in questione e gli "atti di fede" che richiede nella soluzione di certe scelte.
MI farete sapere, se del caso
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