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 Oggetto del messaggio: Cos'è il Cosplay
MessaggioInviato: lun apr 11, 2005 22:03 
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COSPLAY, UNA PASSIONE CHE VIENE DAL SOL LEVANTE
Il fenomeno “cosplay”, contrazione dei due termini inglesi “costume “ e “player” e pertanto traducibile in modo approssimativo in italiano come “giocare al costume”, è un neologismo coniato in Giappone nel decennio scorso e identifica quella categoria di appassionati d’anime e manga che amano calarsi totalmente nelle vesti dei loro beniamini, e lo fanno realizzando in prima persona con cura quasi maniacale o con l’aiuto di sarti et similia gli abiti nonché i vari strumenti (armi, oggetti ecc) che caratterizzano appieno il loro personaggio.
Quello che ai più sfugge, è che non si tratta di una carnevalata fuori tempo, perché lo spirito che muove il cosplayer- e qui torna in gioco il termine “player” nel senso più squisitamente cinetico del lemma- è ben diverso, più affine forse a quello di un attore, e per convincersene basta girare per una qualsiasi fiera e sincerarsi di come per un’intera giornata si possa davvero diventare qualcun altro, assumerne le movenze, la gestualità, carpirne l’essenza, ripeterne imperterriti per ore le pose più o meno plastiche davanti a centinaia di obbiettivi fotografici: atteggiarsi in sostanza proprio come lui.
Luogo privilegiato del cosplayer, erano e sono ovviamente, le conventions d’animazione sparse per tutto il territorio del Sol Levante e specialmente nella capitale Tokyo (ad esempio il Comiket), e se in un primo momento il cosplay non era niente di più che una passione amatoriale condivisa da molti otaku, ben presto il fenomeno si è allargato a macchia d’olio diventando non solo una delle maggiori attrattive delle fiere in questione, ma consacrando anche alcune delle sue esponenti, sì perché il fenomeno cosplay è condiviso in gran parte da ragazze, a delle vere è proprie idol di fama nazionale che alcune ditte hanno scelto addirittura come testimonial per i loro prodotti.
Inoltre non va dimenticato, che sul territorio nipponico sono diffusi numerosi negozi dedicati essenzialmente
al cosplay, che riproducono fedelmente costumi e oggettistica di molti dei personaggi che vanno per la maggiore, che effettuano vendite anche tramite internet, sebbene i loro costi, almeno per noi occidentali, siano piuttosto proibitivi.


COSPLAY E COSPLAYERS OGGI
Se in un primo momento i personaggi prediletti dai cosplayers erano stati indubbiamente gli eroi degli anime, con l’evoluzione dei tempi e dei gusti, nonché un non trascurabile ricambio generazionale, le scelte si sono diversificate e ampliate inglobando nell’accezione stessa del termine numerose categorie e generi di costumi prima decisamente trascurate.
Per rendersi conto di questo basta visionare alcuni reportage delle ultime fiere della capitale giapponese dove, a farla da padrone sono in gran parte i protagonisti di videogiochi, specie di recente produzione (uno per tutti: la sconfinata saga di Final Fantasy), ma può capitare d’imbattersi molto spesso anche in protagonisti di pellicole di gran successo commerciale come ad esempio il recente “La Maledizione della prima luna”, “Matrix”, “Il Signore degli anelli” ecc.,
nonché in alcuni personaggi di quelle serie definite, coram populo, “evergreen”: è il caso delle ben note guerriere sailor, piuttosto che dei famosi Cavalieri dello zodiaco (Saint Seya) o di personaggi che hanno subito un accattivante restylig entrando prepotentemente di nuovo nella classifica di gradimento nonché nell’immaginario collettivo dei cosplayers, vedi ad esempio serie come Cutey Honey Flash, vecchio successo nagaiano, e di altre ancora.
Molto di tendenza è anche la branca del cosplay che abbraccia la tipologia “J-rock”- e taluni cosplayers sono specializzati unicamente su tale genere- ovvero vestire i panni di numerosi idol del rock giapponese, personaggi spesso molto gotici e noir sia nell’abbigliamento che nei vistosi trucchi del viso, tra cui spiccano i Malice Mizer.
Altro interessante elemento che caratterizza le cosplayers dagli occhi a mandorla è quello di interpretare spesso ruoli maschili di personaggi belli ed effeminati, che proprio per questo,si prestano ad un’ottima messa in scena da parte delle fanciulle; i più gettonati, oltre ai succitati santi di Atena, sono Grifis il comandante della squadra dei falchi nel manga di Berserk e un nutrito stuolo di cattivi di serie robotiche, prettamente maschili, che però annoverano tra le schiere dei cattivi il classico bello e dannato.
Elemento che lascia basiti i gaijin- ovvero gli stranieri- che si avventurano in una di queste manifestazioni, è il fatto che, contrariamente di quanto accada da noi, non si possono fotografare liberamente i cosplayers presenti, e ci sono addetti alla sicurezza che controllano appositamente perché questo non si verifichi; solo quando il cosplayer assume una determinata posa- di solito confacente al suo personaggio- allora viene dato il via libera e centinaia di scatti “obbligano”Il soggetto a restare in posa anche diversi minuti!
Altro elemento assente nelle conventions del Sol levante è quello della competizione; non ci sono gare in cui si decretino vincitori per qualsivoglia categoria, ma semplicemente una passerella che permetta una buona visone agli astanti di tutti i cosplayer presenti, nulla più.
Concludendo direi che non c’è quindi nessun elemento gratificante né in denaro, né premi di qualsiasi tipo che induca o invogli i cosplayers a realizzarsi costumi dispendiosi per cui impegnare tempo e costi non indifferenti, ma solo tanta tanta passione verso il cosplay stesso e lo spirito di sano esibizionismo che lo governa.



IL COSPLAY IN ITALIA...
Solo da alcuni anni anche nel Belpaese si può parlare di fenomeno cosplay, precisamente da quando nella fiera principale di animazione e fumetto d’Italia ovvero “Lucca Comics”iniziavano, timide, apparizioni di ragazzi vestiti come gli eroi del momento- nella fattispecie Dragonball e Sailormoon-; di lì il passo, com’era prevedibile, è stato breve ed è progredito di pari passo con il boom dei manga e gli anime nel nostro Paese.
Negli anni sono molto migliorate le qualità tecniche dei costumi, in principio un po’ scadenti, grazie anche al diffondersi di notizie e foto di cosplayers internazionali e alla voglia di perfezionare quello che da semplice hobby ha assunto i caratteri di una vera e propria passione.
Ora fortunatamente il cosplay non è più ghettizzato solo all’interno della fiera di Lucca, che sebbene a livello numerico di presenze resti imbattibile o perlomeno imbattuta, nel frattempo ha ridotto le due edizioni di marzo e novembre a una sola, ma nuove e importanti realtà fieristiche, fiutate le potenzialità del fenomeno cosplay, si prodigano nell’allestimento di valide competizioni a tema e talvolta in agevolazioni per coloro che si presentano in cosplay, perché non solo fanno colore all’interno della manifestazione, ma sono sempre più di richiamo per curiosi e appassionati.
Tra queste lo scettro spetta per ora alle ben note Comiconvention-Quark Hotel che si svolge l’ultimo week end settembrino a Milano, riscuotendo sempre maggiori consensi e adesioni, e alla fiera “Romics” che invece si tiene nella capitale a metà ottobre;ma ci sono altre realtà in crescita come ad esempio il “TorinoComics”a fine aprile nel capoluogo piemontese e nuove probabilmente ne verranno.
Talvolta sono gli stessi proprietari di noti negozi japan related a prendere l’iniziativa di organizzate dei cosplay contest, com’è accaduto nel settembre del 2001 a Bologna presso la fumetteria Fat’s dream o nel marzo 2003 in concomitanza con l’inaugurazione del nuovo negozio di Yamato shop; iniziative entrambe coronate di successo che ci auguriamo vengano imitate e-o ripetute.
In Italia infatti il concetto di cosplay spesso è abbinato a quello di gara, ed è esattamente durante le competizioni che i partecipanti inscenano interpretazioni-solitamente parodie farsesche, ma anche canti e balli o quel che la fantasia suggerisce-, prima raffazzonate negli ultimi 5 minuti, ora sempre più spesso preparate evidentemente per tempo, che danno luogo a performance davvero esilaranti e suscitano l’entusiasmo del pubblico sempre più massicciamente presente.
In linea di massima in questi contest le categorie di premio sono le seguenti:
Miglior cosplay maschile
Miglior cosplay femminile
Miglior gruppo
Miglior interpretazione
Premio simpatia o eventuale premio speciale (spesso perché la qualità dei costumi è davvero elevata e i partecipanti molto numerosi)

A tal proposito, per cercare di dare una certa coerenza ed omogeneità nelle regole di partecipazione alle gare nonché alle diciture dei premi da assegnare, alcune associazioni di coplayers appassionati, si stanno muovendo per porre in essere uno statuto unico cui fare riferimento e da consultare in caso di problematiche o dubbi di sorta.
La scelta dei personaggi da noi è ancora molto varia sebbene sempre più inflazionata sia la presenza di videogiochi e di alcuni anime culto come One Piece, Angel sanctuary e l’opera omnia della Yazawa- date le giovani generazioni che stanno subentrando-,ma reggono bene a differenza che in Giappone anche i vecchi classici, dalle maghette ai robottoni, perché in fondo chi ha iniziato a fare cosplay lo ha fatto per immedesimarsi con gli eroi che hanno costellato i giochi e i sogni della propria infanzia e sente più affini.
Non va dimenticato infatti che in Italia la realtà dei cosplayers è molto variegata e abbraccia dai tredicenni, con un picco di età intorno ai ventanni fino, ai trentenni e poco oltre.
Una menzione speciale va fatta a favore dei supereroi americani che, seppur sporadicamente, si intravedono tra uno stand e l’altro durante le varie conventions,e, perché no, ai non numericamente trascurabili estimatori del fantasy e dei role games sempre presenti, e , per completare il quadro, ultimamente incoraggiante è anche la presenza di eroi filmici e di protagonisti di telefilm ,anche d’annata.
Ai primi cosplayers storici via via nuove leve si stanno velocemente aggiungendo, lo dimostra il buon numero di siti monotematici o personali che negli ultimi tempi fanno capolino in rete e questo non può farci che piacere e sperare che la passione per il cosplay cresca ulteriormente- e il fatto che inizi ad attirare l’interesse dei media è di ottimo auspicio- e ci regali altre sorprendenti emozioni e tanto divertimento.



...E NEL RESTO NEL MONDO
Si nota una sostanziale omogeneità in realtà nella diffusione del fenomeno cosplay nel resto del mondo.
A livello europeo Italia e Francia guidano il timone, sia per numero di eventi che per livello tecnico raggiunto, seguiti a breve distanza dalla Spagna, mentre decisamente in secondo piano si trovano Portogallo , Germania e Inghilterra; negli altri stati non se ne sa praticamente nulla.
Numerosi sono i siti tematici di coplayers d’oltralpe, che per scelta di costumi sono senza ombra di dubbio più originali di noi italiani (gruppi di Heman, Jem e le Holograms, l’Ispettore Gadget, Scooby doo tanto per citarne alcuni..), e la loro fiera principale, “Cartoonist”,è un vero e proprio cosplay show, che mette a disposizione una sala tipo cinema con sedie ascensionali ed effetti speciali di luci e fumo,mentre sul mega palco sottostante una ritmata musica sottolinea la passerella dei partecipanti e sul megaschermo vengono proiettate immagini e giochi di luce.
Da questo punto di vista abbiamo ancora tanto da imparare
Anche in America si parla di cosplay sempre abbinandolo a dei contest, che data la vastità del territorio, sono snocciolati quasi settimanalmente in varie città ,e si snodano su buona parte dello stato.
I più prestigiosi si tengono in grandi centri congressuali o in lussuosi hotel e permettono al vincitore un viaggio in Giappone in accordo con la jal-Japan Airlines- che ne è lo sponsor ufficiale, altri dividono addirittura i partecipanti tra amatori e professionisti in base al numero di premi vinti durante le gare precedenti e differenziano così anche i premi in questione.
Grande diffusione si ha , a sorpresa, anche in Canada, dove esistono delle vere e proprie corporazioni di cosplayers, in Messico- specie nella città di Monterey- e in Paraguay, mentre sul versante asiatico spiccano la Corea e Taiwan.



Giorgia Vecchini
Fonte: Sito Partner http://www.giorgiacosplay.com

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Siamo simili in molti modi, tu ed io. C'è qualcosa di oscuro in noi. Oscurità, dolore, morte. Irradiano da noi. Se mai amerai una donna, Rand, lasciala e permettile di trovare un altro uomo. Sarà il più bel regalo che potrai farle.
Che la pace favorisca la tua spada. Tai'shar Manetheren!


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MessaggioInviato: sab apr 16, 2005 18:01 
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LINK AI SITI DEI COSPLAYERS AMICI DI VALM NEIRA

Già da tempo mi sono interessato al fenomeno del Cosplay, e ho qualche conoscenza nel settore! :d
Potete ammirare molti cosplayer passando attraverso i link di Valm Neira... e visitare i siti dei nostri partner!

http://drow.muzedon.com/pagine/links_cosplay.php

Enjoy!

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MessaggioInviato: sab apr 16, 2005 18:13 
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Muzedon ha scritto:
Già da tempo mi sono interessato al fenomeno del Cosplay, e ho qualche conoscenza nel settore!


gattone, ma vale solo per personaggi dei manga o anche inventati da se?

sai ti vedrei bene travestito da Gattone allo spiedo :lol: e credo anche Shraen ci abbia pensato più volte :D

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"Sfidare Il Mago Pazzo è Un Lusso Per Pochi...Ma Capire Quello Che Pensa è Impossibile Anche Agli Dei"

Il re delle evasioni dal manicomio criminale :D

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Suvvia Signori Sono Un Mago, Cosa Sono La Luce o L'Oscurità Se Non Due Facce Della Moneta "Realtà"? :fireball:


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