Switch to full style
Discutiamo insieme i grandi temi di attualità: cronaca, politica, religione, eventi sportivi e tutto ciò che riempe le pagine dei quotidiani!
Rispondi al messaggio

Chiamparino: «È ora di punire chi si droga»

mar mag 08, 2007 10:49

«La sinistra cambi»
Chiamparino: «È ora di punire chi si droga»
«La modica quantità? Un'ipocrisia». «Ero antiproibizionista, ma il consumo alimenta il crimine»

TORINO — «Non è più possibile restare a guardare mentre un quarto, o forse addirittura un terzo della popolazione fa uso di droghe. Sono sempre stato antiproibizionista, ma oggi dico che è ora di cambiare: bisogna affermare il principio che drogarsi non è lecito, che la nostra società non lo accetta». Sergio Chiamparino, sindaco ds di Torino, chiede al Parlamento nuove norme per punire non solo chi spaccia ma anche chi consuma stupefacenti. Lo fa all'indomani della rapina mortale ai danni di un tabaccaio, avvenuta sabato sera, forse proprio ad opera di criminali che cercavano denaro per la droga. La sua riflessione, però, arriva da più lontano.

Sindaco, come vorrebbe punire chi si droga? «Obbligandolo a riparare il danno fatto. Perché chi consuma droga alimenta un mercato criminale che è all'origine di reati di ogni tipo, dai più banali ai più efferati, e un clima di insicurezza che la gente comune non sopporta più. Quindi, chi viene sorpreso a consumare dovrebbe dedicare alcuni giorni a rendersi utile, pulendo la città o lavorando nelle case di riposo, e sono solo due esempi. Una sanzione non penale, ma che può creare un deterrente perché si perde tempo e ci si espone a una pessima figura, in casa e sul lavoro».

La sua proposta dovrebbe valere per qualsiasi sostanza? «Posso ammettere, anche se vorrei discuterne ancora con veri esperti, che si depenalizzino gli spinelli. E posso accettare anche che chi è dipendente dall'eroina, categoria per fortuna in calo, possa essere trattato sotto controllo medico. Ma per gli altri deve esserci una sanzione: troppa droga per le strade».

Cosa le ha fatto cambiare idea? «L'esperienza da sindaco. Qualche tempo fa ho voluto andare a vedere la situazione dell'area chiamata "Tossic Park" (zona di spaccio alla periferia est di Torino, ndr) e sono rimasto colpito dalla varietà dei clienti "normali". Una ragazza che lavora lì vicino mi ha fatto notare, tra le altre, una vecchia Panda con i seggiolini per i bambini: "Vede sindaco, quello è un muratore che ogni giorno viene a comprarsi la droga". La sera stessa, in centro, ho rivisto le auto di lusso dei professionisti che il venerdì vengono a procurarsi la dose per il weekend».

Gli antiproibizionisti però sostengono che se il mercato della droga venisse liberalizzato la criminalità diminuirebbe... «Lo so bene, e negli anni 80, all'epoca delle grandi polemiche, ero più d'accordo con don Ciotti che con Muccioli. Ma qualcosa non funziona. Se drogarsi è consentito, perché non dovrebbe esserlo vendere la droga? La legge attuale è contraddittoria, il concetto di "modica quantità" è ipocrita. Poi parli con i cittadini e ti accorgi che hanno paura, quella che si chiama "insicurezza percepita". E se non hanno paura quanto meno sono a disagio quando vedono lo spaccio e il consumo, che ormai sono ovunque».

Si dice anche che la droga non è peggio dell'alcol. «E allora cosa vogliamo fare? Aspettare che la cocaina si radichi nella nostra cultura come il vino o la grappa, per poi dire che non la si può più eliminare? È un problema che ha due fac ce: la criminalità, che anche il singolo consumatore, involontariamente, contribuisce a far crescere, e i valori della nostra società, dove sempre più persone sembrano aver bisogno di una sostanza per vivere».

Lei è un «liberal». Ora vuole uno Stato che educa e punisce? «No, la libertà delle persone deve restare, non propongo la galera per i consumatori. Ma non sono disposto a fare finta di niente, bisogna mettere un argine al mercato incontrollato e al messaggio che drogarsi non è un problema. È una riflessione che dobbiamo aprire subito, non lontana da quella che Giuliano Amato propone sulla prostituzione».

Idee che non piaceranno a molti, soprattutto nel centrosinistra... «La droga e i modi per combatterla non sono né di destra, né di sinistra. Ma la politica nel suo insieme e la sinistra in modo particolare hanno sottovalutato il problema. E una parte continua a non voler vedere».

mar mag 08, 2007 12:38

"la droga fa meno male dell'alcol"


sigh... perche' la gente non puo' fare a meno di dire falsita' terribili?

mar mag 08, 2007 14:54

Impongo uno stop immediato.

Dell'argomento Droga - Alcool è già stato parlato in maniera più che esaustiva in un altro thread (e probabilmente più d'uno). Nel caso la discussione non si sia esaurita, continuatela pure lì.

Qua si discute a proposito della proposta, attuabile o meno, di perseguire legalmente chi fa uso di sostanze stupefacenti: non saranno tollerati off su argomenti già discussi né, ovviamente, flaming di qualsiasi genere. Siete avvisati.

mar mag 08, 2007 16:11

sarò lapidario.....era ora di punire chi consuma

mar mag 08, 2007 21:52

Concordo, a furia di punizioni sempre più severe la dovranno pur smettere..

mar mag 08, 2007 22:35

Az, non volevo fare off, stavo solo commentando come i giornalisti riportano ad minchiam le notizie =_=

mer mag 09, 2007 00:23

Darth Sariel ha scritto:Concordo, a furia di punizioni sempre più severe la dovranno pur smettere..


sono tutte speranze... ma comunque ci sono poche forze secondo me per attuare una cosa del genere...
io a Torino ci giro e ci giravo... vi posso dire che al tempo dei controlli serrati alle uscite dalle discoteche per l'alcool non ho mai visto così tante pattugllie in giro per effettuare i controlli... attualmente... e parlo comunque da una che si fa 50 km per tornare a casa in svariate ore della notte... i controlli sono quasi nulli... non dico che le fdo (da quant'è che non usavo questo termine :p) non facciano il loro lavoro... ma sono veramente troppo pochi per gestire controlli serrati sui consumatori di droghe e il giro di criminalità che c'è attualmente... :(

mer mag 09, 2007 12:38

quoto

ci vorrebbero più uomini, ma è anche vero che nel nostro paese non vengono tutelati e sono visti come nemici..

gio mag 17, 2007 19:13

basta cambiare le regole di ingaggio...fateli sparare subito verso il criminale e non prima in aria

gio mag 17, 2007 19:18

Mi sento di dissentire, il proibizionismo non porta da nessuna parte se non ad alimentare la droga. La violenza della polizia (sparare su chi delinque) porta a stimare i camorristi e i mafiosi in generale che vengono visti come "eroi" al contrario del tutore dell'ordine che ha fatto il suo dovere e ha dovuto sparare (non sono sarcastico qui), quindi meno si spara meglio è.

gio mag 17, 2007 19:40

Mah, io sinceramente non sono d'accordo, semplicemente perché mi sembra una limitazione alla libertà altrui. Non dico che drogarsi sia bello e sano, ma dico che sono affari tuoi se lo vuoi fare. Penso anche che passare un week and in compagnia di una vecchietta o a pulire i gabinetti non sia cio' di cui un tossicodipendente ha bisogno per smettere di fare uso di sostanze stupefacenti. Secondo me è giusto che ognuno possa scegliere di fare della sua vita ciò che più gli pare. Invece di perdere tempo dietro i consumatori, che alla fine non fanno altro che autodistruggersi, io penserei di più agli spacciatori che sono i veri delinquenti e lucrano sulle debolezze altrui.

gio mag 17, 2007 19:54

allora...

in primis oggi come oggi un agente delle forze dell'ordine ha meno possibilità di un civile armato di portare a casa la pelle in uno scontro a fuoco con un delinquente dato che è obbligato a perdere tempo nel chiedere una resa a voce prima e con un colpo in aria poi...come se un mafioso si facesse scrupolo di non sparargli prima.

Per quello che riguarda la droga è secondo me sbagliato dire che danneggia le mie libertà,io devo essere fermato prima di compiere qualche atto che danneggia sicuramente me e probabilmente un altra persona.Ergo eliminado alla radice chi compra droga si elimina anche chi la vende...è un principio di mercato e non tanto di etica.

gio mag 17, 2007 20:02

Ravenard ha scritto:Per quello che riguarda la droga è secondo me sbagliato dire che danneggia le mie libertà,io devo essere fermato prima di compiere qualche atto che danneggia sicuramente me e probabilmente un altra persona.Ergo eliminado alla radice chi compra droga si elimina anche chi la vende...è un principio di mercato e non tanto di etica.


A me questo sembra un violento estremismo.
Io se voglio suicidarmi devo poterlo fare, io se voglio martellarmi le dita ripetutamente devo poterlo fare.
Chi sei tu per vietarmelo?
Inoltre la radice non è chi compra la droga bensì chi la vende.

gio mag 17, 2007 20:07

Cioè tu ritieni che un agente di polizia dovrebbe sparare sul delinquente in questione? A prescindere dal reato che sta commettendo chi delinque? Sta vendendo o comprando hascish e quindi deve essere sparato?

gio mag 17, 2007 20:26

Ramisha ha scritto:
A me questo sembra un violento estremismo.
Io se voglio suicidarmi devo poterlo fare, io se voglio martellarmi le dita ripetutamente devo poterlo fare.
Chi sei tu per vietarmelo?
Inoltre la radice non è chi compra la droga bensì chi la vende.


non è un violento estremismo... ma quanti casi ci sono di gente che si mette a rubare e fare del male ad altra gente per comprarsi droga... se ti suicidi fai del male solo a te stessa...

la radice non è mai da chi vende... se un qualsiasi negozio... e parlo di qualsiasi negozio ufficiale, non riesca più ad avere compratori per le merci che vende, o cambia articoli o chiude baracca e burattini... senza tanti compratori gli spacciatori si ritroverebbero in mutande... come diceva Ravenard semplicissima legge di mercato...
Rispondi al messaggio