Per quanto riguarda la questione personale:
se fossi abituato a scrivere post lunghi, strapiani di motivi, di spiegazioni e di riferimenti e vederteli puntualmente ignorati, non letti o totalmente stravolti fidati: inizieresti a diventare acido anche tu.
Come qui. Arrogante? Vero. Per caso hai notato che mi avete accusato di aver detto una cosa che semplicemente non avevo detto? No, vero? T'era sfuggito.
Ora, e' colpa mia se OSO diventare arrogante e neanche poco incazzata dopo che da anni stravolgete ogni sillaba che dico, o forse lo sforzo minimo quantomeno per LEGGERLI i miei post prima di rispondere sarebbe, quantomeno, auspicabile?
Permettimi di citarti:
"se si voglio gettare le basi per una discussione seria si deve partire da un concetto di rispetto e modo di rapportarsi con la gente che sia condiviso da entrambe le parti"
Poco sopra avevi scritto:
"Ora visto che Xyatha prende considerazioni e pensieri che noi in questo forum non abbiamo espresso
(quali?), perché fuori dall'umano concetto di rispetto dei due sessi, inizio anche io a sparar fuori sentenze. ( ennesimo riferimento agli stupri)
Sono stanco di sentirmi dare del porco, del sessista, dello stupratore, di essere qualcosa di errato nella Creazione per il solo fatto di essere uomo.
(Non l'avevo scritto, infatti.)
Se si vuol far evolvere il topic in una discussione senza pregiudizi lo si faccia da ora ma se finirà nelle solite accuse fatte da Xyntya chiedo la chiusura del medesimo in quanto non vi sono le basi per una discussione seria."
Sostanzialmente, poco sopra avevi chiesto di chiudere un topic perche' ci avevo scritto io facendo un paragone che e' stato totalmente stravolto. Dal che si deduce che non avevi letto quello che avevo scritto, pero' questo non ti ha impedito di spararmi addosso a zero. Incurante di aver scritto cose false ed incurante di star facendo tutto fuorche' "rispettarmi".
Con queste premesse, con che coraggio ti azzardi a chiedere che io rispetti te? Il rispetto va dato per essere conquistato, sai.
Rispetto e' anche LEGGERE quello che uno scrive.
Ma d'altronde lo sto chiedendo da anni, che i miei post li leggiate e non li immaginiate. Non l'avete fatto finora, non mi attendo lo facciate ora.
(e non e' vittimismo: e' una constatazione. Voi NON LEGGETE i miei post, altrimenti non potreste inventarvi che ci scrivo cose che non scrivo. Voi leggete una parola e ci costruite sopra un castello che non c'entra NULLA con quello che ho scritto io).
Per la questione Costantino:
come avresti notato se avessi letto il mio commento sopra, siamo TOTALMENTE d'accordo che molta di questa gente che si spoglia (ambo i sessi) non fa altro che sfruttare del tutto coscientemente delle caratteristiche che sa di avere. Lo puo' fare perchè c'e' mercato. E visto che negli ultimi anni il mercato, per cosi' definirlo, s'e' andato espandendo (e abbiamo iniziato a sviluppare l'occhio lungo pure noi) ha preso vita anche il "nudo" piu' o meno integrale maschile.
Fosse tutta li' la questione, nemmeno si porrebbe.
Le questioni sono tre e sono diverse:
- primo: il mercato del nudo femminile e' molto piu' ampio di quello maschile. Considerazione forse banale, ma ovviamente questo porta al fatto che sia molto visibile - e molto piu' facile lamentarcisi sopra, ovviamente.
- secondo: per il mondo maschile, Costantino o chi per lui sono considerate eccezioni. Per una donna, esibire le tette al vento se vuole fare carriera da qualche parte, e' diventata quasi la norma necessaria.
Un uomo brutto puo' fare carriera nello spettacolo, se ha spettacolo da proporre che, ovviamente, non e' di natura sessuale:
per una donna non c'e' praticamente spazio nello spettacolo al di la' dell'esibizione delle forme.
O se preferisci: per un uomo spogliarsi e' una scelta, per una donna e' praticamente diventato l'iter consueto da seguire.
- terzo: la questione, ancora, rimanesse in questi parametri, probabilmente ancora non ci sarebbe storia. Dopotutto se una decide di sculettare in pubblico per guadagnare e' una questione sua e non mia: dico, lo fanno anche le cubiste in discoteca, se e' per questo.
Il punto e' che la questione si "espande" agli altri campi, e ad una donna che non sia una velina e che non VOGLIA esserlo, che magari s'e' fatta il mazzo tanto per studiare, e' ferratissima nel suo campo e via discorrendo da *fastidio* essere valutata per il suo culo o le sue tette o quello che sia. Da *fastidio* che si scada in commenti alla "toh, bella E intelligente", da' fastidio non poter parlare con qualcuno senza che questo qualcuno scada in apprezzamenti sul suo decollete'. Da' fastidio non poter esprimere un'opinione non concordante con l'interlocutore senza essere bollata come "donna isterica", non potersi permettere un umanissimo scatto di nervi (che mi risulta abbiano anche i maschi, fino a prova contraria) senza sentirsi chiedere se ha le sue cose ed, in sostanza, veder liquidato quello che dice come "non importante"... solo perche' ha il "difetto" di avere delle curve che non siano solo quelle delle circonvoluzioni cerebrali.
Il punto e' che, se questo capitasse una tantum, ci si riderebbe sopra:
il problema e' che e' la norma. Matematica.
Ora, prima di evitare ovvietà: e' piuttosto logico che ci siano donne che sfruttano la cosa. Proprio perche' non siamo sceme. Se tu (tu generico...)sei cosi' idiota da valutarmi per la mia scollatura, io ti ci faccio allegramente credere, ottengo quello che volevo e poi passo il resto della giornata a riderti dietro. E a dircela tutta, ci provo anche un gran gusto, perche' se sei cosi' idiota da guardarmi solo le tette te lo MERITI di essere preso per il culo.
Ma questo e' sostanzialmente un gioco di autodifesa. "Visto che non posso modificare la situazione, la sfrutto a mio favore".
Certo, ci sara' sicuramente quella percentuale minima di donne che e' contenta che le cose stiano cosi' perche' ci lucra sopra.
Ma in sostanza, e' per l'appunto minima. Al resto di noialtre, la situazione da fastidio. Poi ci adattiamo... perche' dobbiamo. Ma non implica che la cosa ci piaccia.