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Doping? No, musica

ven nov 02, 2007 11:30

Alla vigilia della maratona di New York la Federazione americana di atletica
ha deciso di vietare le cuffiette: le canzoni alterano le prestazioni

Divieto di iPod alla maratona
La musica è come un doping


NEW YORK - La musica come il doping, qualcosa da vietare perché altera le prestazioni e aumenta il rendimento. I Rolling Stones come gli steroidi anabolizzanti. Mentre perde la partita contro le droghe vere, vede cancellare medaglie olimpiche e incorona re dei fuoricampo nel baseball un uomo gonfio di sostanze proibite, lo sport americano sembra voler parlar d'altro. E prende di mira il più antico degli aiuti psicologici: dai tamburi africani fino ai Sufi, dall'induzione di stati di trance e resistenza fisica in cui si può ballare per ore ed ore all'induzione di analgesia, per cui i partecipanti al rituale possono camminare sul fuoco senza sentire dolore, la musica ha avuto un ruolo fondamentale nella vita degli uomini. Ma ora si cambia. Niente più iPod nelle orecchie dei corridori. Ieri il New York Times lo annunciava con un lungo articolo in prima pagina.

Alla vigilia della più famosa maratona del mondo, quella che parte dal ponte di Verrazzano e si conclude a Central Park, la federazione americana di atletica, la Usa Track and Field, ha messo al bando l'uso di auricolari e riproduttori di musica portatile nelle competizioni ufficiali. Le nuove regole sono state prima giustificate con motivi di sicurezza, ma poi si è chiarito che il divieto è figlio della volontà di non dare "un vantaggio competitivo" a chi corre con la musica nelle orecchie. Certo, studi seri sostengono che esiste una relazione tra il suono ascoltato e le prestazioni e che la musica riduce la percezione dello sforzo e, aiutando il rilassamento, riduce il consumo di calorie. Ci sono perfino teorie più avanzate e i triatleti selezionano compilation di canzoni in cui le battute al minuto sono identiche ai passi della corsa, per creare un'identificazione perfetta di ritmo.

Alcuni scienziati teorizzano che ci sia un collegamento tra musica e movimento, e per dimostrare che evolvono insieme, all'università canadese di McMaster, ne hanno provato gli effetti sui neonati, scoprendo nei bambini di sette mesi dei legami multisensoriali tra il sistema dell'udito e la parte motoria. Il direttore dell'Institute for Music and Brain Science di Harvard, Mark Tramo, era un musicista rock professionista prima di fare medicina e si convinse del legame tra musica e risultati quando vinse i 100 metri al liceo ripetendosi nella testa "Brown Sugar" dei Rolling Stones.

Così si è deciso di vietarli. Ma ora i lettori Mp3 sono sempre più piccoli e invisibili, possono essere facilmente celati sotto una maglietta, in un reggiseno o nel bordo dei pantaloncini, e le cuffie nascoste da cappellini e fasce per il sudore. Così il bando sarà difficile da applicare: a New York sarà praticamente impossibile, alla maratona della Grande Mela partecipano 38mila persone.

Apparentemente più severi sono stati domenica scorsa alla maratona del corpo dei Marines, gli ufficiali avevano promesso di squalificare chi fosse stato trovato con gli auricolari ma la minaccia è stata inutile e decine di corridori sono arrivati al traguardo accompagnati dalla musica. L'unica volta in cui fino ad oggi il divieto è stato fatto rispettare scrupolosamente è alla "Maratona della Nonna" che si corre a Duluth in Minnesota: ai 7,000 partecipanti sono stati ritirati gli iPod, che poi l'organizzazione ha spedito a casa il giorno dopo. In trenta hanno cercato di fare i furbi ma sono stati intercettati e squalificati.

L'organizzatore, Scott Keenan, deve aver preso la cosa un po' troppo sul serio se è arrivato a dichiarare al New York Times di essere riuscito "a dimostrare che è possibile far rispettare il divieto: gli altri che non ci riescono si dovrebbero vergognare". Mary Whittenberg, che dirige invece l'organizzazione di New York, spiega che lei questa volta non riuscirà a far rispettare il divieto anche se per il futuro cercherà di organizzarsi, ma poi ammette: "Io per superare i momenti più duri ho bisogno degli U2 nelle orecchie".

Linus, il più famoso dj italiano, è arrivato a Manhattan da poche ore, correrà la maratona, la sua passione per la corsa è ormai proverbiale. Appena vede il New York Times non si trattiene: "Ma la Federazione americana non ha niente di meglio a cui pensare? Non ho mai visto incidenti causati da chi ha le cuffiette, e se anche può essere considerato un aiuto psicologico non è certo in grado di fare la differenza. Basta farci caso, chi ha gli auricolari è chi sta sopra le tre ore". Linus domenica non avrà l'iPod: "Mi piace correre in compagnia e se forse vogliamo trovare un aspetto positivo in questo divieto è proprio questo: isolarsi è contro lo spirito etico delle grandi maratone, sono imprese da condividere. Io ascolto musica quando mi alleno da solo, mi fa dimenticare la fatica e i dolori. Ascolto il rock, anche se non è il mio genere preferito. Ma non ci sono dubbi: la corsa è rock".

I corridori di razza, l'élite della categoria, e i puristi disdegnano la musica in gara perché dicono che devono concentrarsi sui movimenti e le armonie del loro corpo e sentire gli altri corridori. Preferiscono il suono della folla e il rumore del proprio respiro. Tucker Andersen, che partecipa alla maratona di New York dal 1976, deride i fanatici della musica come strumento per la concentrazione e sostiene che chi ha la musica nelle orecchie non rispetta gli altri e taglia la strada, ma poi non si accorge di contraddirsi: "Mi ricordo la mia prima volta, ero nel Bronx, verso la fine, non ero sicuro se ce l'avrei fatta, poi un ragazzino ha messo sul davanzale della sua finestra uno stereo che sparava la colonna sonora di Rocky a tutto volume. Se avessi avuto l'iPod non me ne sarei mai accorto... ".

Chi però è abituato ad usare la musica per darsi la carica, per resistere alla fatica, ora si sente smarrito di fronte alle nuove regole, alcuni sostengono che sarebbe come obbligare tutti a correre scalzi. Ma anche prima della nascita del walkman, del cd portatile e dell'iPod, la musica veniva considerata uno strumento per migliorare le prestazioni, non solo degli atleti ma anche dei chirurghi e perfino delle mucche, che la leggenda vuole siano in grado di fare più latte se si diffondono brani di classica nelle loro stalle.

Nelle sale operatorie la musica è una costante, e solitamente il dj è l'anestesista. L'idea è che la musica in sala operatoria diminuisca le ansie, aiuti la concentrazione e il ritmo dei movimenti, ma quando ci sono complicazioni di solito si sceglie di spegnerla. Camillo Ricordi porta un cognome importante, anzi fondamentale, nella storia della musica italiana: è discendente diretto di quel Giovanni che duecento anni fa "inventò" l'Opera italiana e suo padre Nanni è uno dei discografici che ha segnato la nascita della nostra musica leggera. Ma nella sua vita ha scelto la professione medica, con un successo notevole.

Lo troviamo in Florida dove dirige il centro di trapianti cellulari dell'Università di Miami: "Per me è fondamentale ascoltare musica mentre opero, serve a rilassare le tensioni, i miei preferiti sono Giuseppe Verdi, Billy Joel, i Pink Floyd e Bruce Springsteeen, ma ogni occasione ha la sua colonna sonora: per fare un trapianto o un'operazione di microchirurgia ci vuole qualcosa di molto leggero, non ci possono essere attacchi di batteria o tromboni a far sobbalzare chi tiene i ferri. In altri casi, se è necessario tenere alta l'attenzione e l'adrenalina allora trovo perfetta la musica sinfonica".

Anche Ricordi è convinto che il suono nelle orecchie garantisca migliori prestazioni: "Aiuta a tenere il ritmo, ma non solo, molti studi dimostrano che la musica ha effetti terapeutici, e recenti ricerche ci raccontano come aiuti lo sviluppo del cervello dei feti quando la madre ascolta musica sinfonica. Può avere effetti portentosi, ma non è doping, questo no: è invece qualcosa che migliora la nostra vita". Addirittura è stato scoperto un "Effetto Mozart": secondo uno studio del dipartimento di fisica dell'Università californiana di Irvine, l'ascolto della sonata K.448 migliora significativamente la capacità di ragionare e aumenta il metabolismo cerebrale in alcune zone del cervello importanti per le funzioni cognitive.

Certamente non sapeva tutto questo, ma Archie Moore, pugile degli anni Cinquanta e campione del mondo dei massimi, si allenava chiedendo al sassofonista Lucky Thompson di suonare a bordo ring. Ascoltare il jazz, diceva, mi aiuta a prepararmi al meglio e ad essere il più forte. Possiamo credergli visto che ancora oggi, mezzo secolo dopo, detiene il record degli avversari messi al tappeto: centoquarantacinque.

ven nov 02, 2007 11:38

Ma sono idioti? O_o
Allora io toglierei anche le tifoserie, che non si sa mai -___-'

ven nov 02, 2007 12:32

Ryld Ghaun ha scritto:Ma sono idioti?
:ahsisi:

ven nov 02, 2007 13:43

Che poi i professionisti non ascoltano musica durante la corsa, nemmeno negli allenamenti, visto che li deconcentra :sisi:

ven nov 02, 2007 15:16

chissene, tanto io non la devo fare la maratona di niù jorq...fossi matto farmi 42km a piedi!! :d

ven nov 02, 2007 15:25

questa poi e' geniale semplicemente! :lol:
Grande paese l'america!

ven nov 02, 2007 16:21

Visto lo spirito con il qale partecipa la stragrande maggioranza degli iscritti mi pare solo una gran stupidata.
Non che potessi aspettarmi qualcosa di simile all'intelligenza umana dagli aMMMMericani...
e come direbbe Sordi:

Immagine

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/i ... heroni.jpg

"gli americani sono forti…mmazza gli americani, non puoi mica combattere contro gli americani;"

lun nov 05, 2007 10:42

presto si convinceranno che anche le scarpe agevolano troppo la corsa..quindi nel 2008 si correrà scalzi

lun nov 05, 2007 14:27

Ravenard ha scritto:presto si convinceranno che anche le scarpe agevolano troppo la corsa..quindi nel 2008 si correrà scalzi


:lol: niente male questa.

A me pare una boiata: potrai anche proibirgli l'uso dell'IPod, ma certo non potrai impedirgli di canticchiare nella testa. Quando lo faccio, ad un certo punto non sento nemmeno i suoni per strada. Sarà doping?

lun nov 05, 2007 15:22

Kagura ha scritto:
Ravenard ha scritto:presto si convinceranno che anche le scarpe agevolano troppo la corsa..quindi nel 2008 si correrà scalzi


:lol: niente male questa.

A me pare una boiata: potrai anche proibirgli l'uso dell'IPod, ma certo non potrai impedirgli di canticchiare nella testa. Quando lo faccio, ad un certo punto non sento nemmeno i suoni per strada. Sarà doping?


Forse calcoleranno l'aerodinamicità dei vestiti? :twisted:

lun nov 05, 2007 16:17

mi sembra un ottima trovata...ma sarei anche per montare un alettone tipo F1 sulla schiena dei concorrenti..sai com'è se no hanno poca tenuta di strada

lun nov 05, 2007 17:11

Doom Cat ha scritto:
Kagura ha scritto:
Ravenard ha scritto:presto si convinceranno che anche le scarpe agevolano troppo la corsa..quindi nel 2008 si correrà scalzi


:lol: niente male questa.

A me pare una boiata: potrai anche proibirgli l'uso dell'IPod, ma certo non potrai impedirgli di canticchiare nella testa. Quando lo faccio, ad un certo punto non sento nemmeno i suoni per strada. Sarà doping?


Forse calcoleranno l'aerodinamicità dei vestiti? :twisted:



Io propongo una corsa differenziata, uomini e donne inniudi, cosi si potrà dire che il merito della vittoria va alle solo forze:-P


Io mi candido per il giudice del percorso femminili, tanto per quello maschile c'è uns acco di gente gaiona in valm neira:-P

lun nov 05, 2007 18:04

:roll:

Per caso fra quella gente c'è anche una certa persona il quale nome inizia per M e finisce con Uzedon? :asd:

lun nov 05, 2007 18:31

Drizzt91 ha scritto::roll:

Per caso fra quella gente c'è anche una certa persona il quale nome inizia per M e finisce con Uzedon? :asd:




Io non ho detto nula :-P
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