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la sinistra di una volta ...

lun ago 17, 2009 14:10

tratto da http://www.voglioscendere.ilcannocchiale.it/

16 agosto 2009, in MARCO TRAVAGLIO
Un'idea geniale: l'indulto democratico

Signornò
da l'Espresso in edicola

A furia di cambiar nomi e leader, il centrosinistra non ha ancora risposto a due domande fondamentali. Perché, dalla caduta di Prodi, il Pd ha perso tutte le elezioni? E perché nell'ultimo anno ha lasciato per strada 4,1 milioni di voti?

Senza risposte chiare, l'emorragia degli 'ex voti' proseguirà, nonostante l'impegno profuso in primarie, congressi, tesseramenti e arrapanti dibattiti sul partito liquido o solido (ma soprattutto gassoso). Quattro anni fa, estate 2005, prima dello scandalo di Bancopoli, il centrosinistra era 10-15 punti sopra il centrodestra. Oggi si ritrova 11 punti sotto (anche per le divisioni della sinistra). E i sondaggi fra gli elettori parlano chiaro: le colpe più imperdonabili sono l'indulto e la mancata legge sul conflitto d'interessi. Oggi chi compì quelle scelte scellerate, anziché ritirarsi a vita privata, seguita a pontificare e si accinge a riprendersi il partito. Massimo D'Alema si dipinge addirittura come colui che "più di ogni altro tentò di risolvere il conflitto d'interessi". Balle. Stefano Passigli ricorda che "alla vigilia del voto del 1996 si preferì evitare che Berlusconi potesse fare la vittima".

D'Alema si recò in visita pastorale a Segrate per annunciare urbi et orbi a Confalonieri e al Gabibbo che "Mediaset è un grande patrimonio del Paese" (in realtà, lo era solo dei suoi azionisti). Poi proseguì sulla stessa china con la Bicamerale. Ora scopriamo che non si fece una legge doverosa per non far piangere il Cavaliere. Come rinunciare a punire l'eccesso di velocità, il furto e la rapina per evitare che pirati, ladri e rapinatori se ne abbiano a male. Geniale. Quanto all'indulto, c'è ancora qualche giapponese nella jungla che lo difende: l'ineffabile Luigi Manconi, l'ex sottosegretario alla Giustizia che in tandem con Mastella concepì il 'liberi tutti' del 2006, scrive sull'Unità che "l'atto di clemenza ha fatto bene al carcere e alla società". Infatti una ricerca dell'Università di Torino dimostrerebbe che "più carcere si fa, più si delinque" (forse perché, più si delinque, più carcere si fa).

Tenetevi forte perché il presunto ragionamento è portentoso: su 30 mila indultati (più migliaia di persone liberate dalle pene alternative e altre che in carcere non sono più entrate), "il tasso di recidiva è del 28,4 per cento. meno della metà del tasso di recidiva della popolazione detenuta" non indultata. Ergo l'indulto avrebbe "contribuito alla sicurezza collettiva". Par di sognare. Intanto perché il tasso di recidiva degli indultati, a soli tre anni di distanza, non tiene conto di chi è tornato a delinquere ma non è stato scoperto. Eppoi, se quasi 10 mila indultati su 30 mila sono tornati dentro, l'indulto ha prodotto 10 mila nuove vittime che, senza indulto, non avrebbero subito alcun reato.

Manconi potrebbe esporre la sua bizzarra teoria ai parenti dei morti ammazzati o alle donne violentate da gente uscita con l'indulto. E poi affiggere manifesti con lo slogan: 'Vota Pd, c'è pure Manconi'. Così, per vedere l'effetto che fa.




.. Gli ambiti verso cui si potrebbe volgere la discussione sono svariati.
Sulla parzialità delle fonti, essendo Travaglio a scrivere
Sulla bontà dei dati.
Ma tralasciando questo mi sembra che almeno le informazioni basilari su cui fonda il commento non possano essere confutabili. il centrosinistra era 10-15 punti sopra ed ora è 11 sotto.

Io ho una teoria personalissima, che in italia almeno il 30% dell'elettorato che vota Berlusconi voterebbe chiunque altro rappresentase un'alternativa quantomeno "presentabile". Non lo erano Veltroni, ne Franceschini, tanto meno lo sarà D'Alema.
Per questo i voti sono migrati verso Lega e IdV.


N° a - Il centro sinistra ha perso così tanta credibilità da essere meno affidabile persino di chi, anche fra il proprio elettorato, viene considerato lo stereotipo assoluto del politico "corrotto" o quantomeno "losco"? (scrivo sempre per mie congetture)
N° b - L'ha mai avuta questa credibilità?
N° c - Secondo voi l'indulto e la mancata legge sul conflitto d'interessi hanno pesato così tanto sul elettorato di sinistra come Travaglio vuol far trasparire o è l'ennesimo tentativo di tirare acqua verso il mulino di Di Pietro?

Re: la sinistra di una volta ...

lun ago 17, 2009 23:27

bè Indulto e conflitto d'interessi sicuramente hanno pesato molto. Direi più la mancata legge sul conflitto d'interessi che non l'indulto

Re: la sinistra di una volta ...

mar ago 18, 2009 09:13

Perché gli italiani votano a destra?

1) Sinistra = più tasse, Destra = meno tasse
2) lo spavaldo nazionalismo e patriottismo solleticano l'italico ego (così come il padanismo solletica il legaiolo)
3) per tradizione il cattolico guarda più a destra che a sinistra
4) l'italiota è spaventato dal fenomeno migrazione e trova sicurezza nella destra

L'indulto sarebbe stato a mio avviso una buona cosa se fosse stato fatto con due dita più di cervello, ovvero:
-una diversa selezione dei reati indultabili
-una conseguente proposta di legge per revisionare il sistema carcerario e il codice penale.
Così come l'han fatto, è stato semplicemente svuotare il pappagallo la mattina sapendo che la notte seguente si sarebbe riempito ancora.

Sul conflitto di interessi...
ma ragazzi, l'intera casta politica è un enorme conflitto di interessi.

Re: la sinistra di una volta ...

ven ago 21, 2009 12:58

Ancora più seccamente e semplicemente

Politica = compiere scelte (buone o cattive che siano ma è comunque sinonimo di decisionalità)

L'ultima sinistra ha dimostrato di essere così divisa, statica, A-decisionale, priva di leadership, incapace di avere alcuna linea unitaria su qualsivoglia tema (dalle caramelle all'eutanasia) e IMPORTANTISSIMO di dare risposte concrete ai problemi attuali (quelle che siano poi nmon importa, ma almeno rispondere), al punto da essere percepita anche dall'ultimo degli scalzacani come una forza irrisoria.

Al netto delle oscene colpe della Destra (che vuoi la propaganda, vuoi l'uso dei mezzi di comunicazione distorti x cementare il proprio consenso nei confronti delle fasce più superficiali ed emotive dell'elettorato è cmq ad oggi l'espressione esatta della maggioranza "tipo" dell'italico medio con le sue paure e i suoi qualunquismi) la prima causa della sua vittoria è stata è tuttora e nell'iumminente sarà ancora una volta la pusillanimità di una sinitra attenta solo a dividersi le seggiole interne e ad utilizzare un gergo politico ed un linguaggio lontano dall'italiano medio

Questa è l'altro lato della tristezza politica italiana, a mio sommesso parere :pha:
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