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La Slangopedia

mar gen 12, 2010 11:50

Secondo una ricerca inglese che analizza il linguaggio dei ragazzi sul web
i termini utilizzati dai coetanei su internet o cellulare sono appena 800

Bella e scialla: ecco come parla
la "generazione 20 parole"

di ALESSIO BALBI

SI PUÒ comunicare con 20 parole? Sì, stando a una ricerca inglese che analizza il linguaggio dei ragazzi sul web e che ha fatto inorridire il governo di sua maestà: anche se i teenager hanno un vocabolario di 40 mila termini, quando parlano con i coetanei tramite Internet o il telefonino ne usano solo 800. Ma non basta: in un terzo delle conversazioni le parole ricorrenti sarebbero appena venti. Lo sostiene Tony McEnery, professore di Linguistica alla Lancaster University, la cui ricerca ha messo in allarme Jean Gross, appena nominata consulente del governo britannico per le politiche sulla comunicazione giovanile.

La Gross teme che l'abitudine a parlarsi attraverso il computer e i cellulari possa trasformarsi in un handicap insuperabile per il futuro dei teenager: "I ragazzi passano sempre più tempo comunicando attraverso gli sms e altri strumenti elettronici, con messaggi brevi e diretti", ha detto. "Ma devono capire che ottocento parole non sono sufficienti per conquistare un lavoro e avere successo nella vita".

Scorrendo la lista delle venti parole che costituiscono un terzo delle conversazioni online tra i giovani inglesi si trovano termini banali, come "yeah" (sì), "but" (ma) e "no", ma anche vocaboli misteriosi come "chenzed", che può significare "stanco" o "ubriaco", oppure "spong", traducibile in "stupido". E poi ovviamente ci sono le abbreviazioni tipiche dei dialoghi su internet, come "lol", acronimo di "laugh out loud" ("rido a crepapelle").

Applicando gli stessi criteri alle comunicazioni elettroniche tra ragazzi italiani emergerebbero verosimilmente gli ormai proverbiali "xke" al posto di "perché", "tvb" per "ti voglio bene" o "cmq" invece di "comunque". Ma anche nuove forme di saluto, come "bella", rivisitazione del vecchio "ciao". O slittamenti del significato, come nel caso di "pisciare", ormai usato come sinonimo di "lasciare", "abbandonare". Oppure "accollarsi", sostituto di "mettersi in mezzo", "dare fastidio". Termini che spesso nascono per esigenze di spazio, per rispettare gli angusti limiti degli sms o dei cinguettii su Twitter. E che altre volte vengono scelti per marcare una distanza da chi guarda da fuori ed è abituato ad esprimersi in un altro modo.


Un gergo che dall'esterno può sembrare un codice misterioso e in qualche modo persino ostile, ma che secondo gli esperti non completa l'universo linguistico delle nuove generazioni. E così, mentre il governo inglese si prepara a lanciare per l'anno prossimo una campagna nazionale per arricchire il linguaggio dei teenager, c'è chi ridimensiona gli allarmi e preferisce ricondurre tutto a un problema di gap generazionale: "Tanta gente non capisce come i giovani possano avere un vocabolario per parlare di hip-hop e non per discorrere di politica", ha detto al Times il linguista David Crystal. "Il fatto è che i ragazzi sviluppano un frasario articolato per parlare di ciò che piace a loro. Ed è un vocabolario che gli studiosi non sono ancora riusciti a misurare".

da Repubblica



Ulteriori curiosità si possono trovare sull'esperiemnto dell'Espresso, denominato Slangopedia

Da una parte sono d'accordo sul fatto che la lingua evolve e si adatta alla società che ne fa uso, ma sinceramente mi sembra che quello che si sta perpetrando nei confronti della Sig.ra Lingua Italiana sia uno stupro in piena regola!
O meglio... le nuove generazioni inventano nuovi vocaboli per distanziarsi dalle precedenti rendendo il loro linguaggio incomprensibile per queste

Re: La Slangopedia

mar gen 12, 2010 12:31

Jappognocca
Bella ragazza orientale


Giuro che offro da bere al primo che dice 'sta parola :asd:

Re: La Slangopedia

mar gen 12, 2010 12:49

Jappognocca!

vale se l'ho detta qui e io? :look:


Comunque, mi stupisco anche io ogni giorno di più come la lingua si stia continuamente perdendo per queste generazioni 'ribelli' e 'anticonformiste' a tutti i costi. Capisco il bisogno di volersi rinnovare, di essere una delle tante generazioni che hanno lasciato un loro e personale segno, ma questo non mi va proprio giù.
E dire che di questa generazione ne faccio parte!
Se solo facessero anche qui in Italia una cosa del genere...ma dubito...
In ogni caso, è anche grazie ai libri come quelli di Moccia che la situazione non solo diventa granitica ma oltretutto la agevola.
Devo ammettere che quando si parla di questo, divento cattiva :asd:

Re: La Slangopedia

mar gen 12, 2010 13:13

Un discorso non molto differente da quello, vecchio di 2000 anni, in cui un signore di lingua latina si lamentava del fatto che la gente avesse smesso di pronunciare la M alla fine delle parole.

Re: La Slangopedia

mar gen 12, 2010 13:34

ehhehe... aspettavo qualcuno al varco che dicesse "l'Italiano è nato dopo il passaggio dal Latino al Volgare"
Quello che mi chiedo è: la lingua italiana è allora destinata ad assumere scialla, tvb, xkè... nel suo vocabolario?

Re: La Slangopedia

mar gen 12, 2010 13:38

bella, pisciare e accollarsi, sicuramente sì. Sono parole che esistono già e si può semplicemente aggiungere ulteriori significati volgari e no. E magari anche le abbreviazioni. Se vengono usate esistono. Se esistono non metterle nel vocabolario è stupido =)
Comunque io sboroneggerò sempre parlando un italiano più klassico :sisi: :look: :patpat:

Re: La Slangopedia

mar gen 12, 2010 14:45

Mah secondo me in certi contesti ci può stare l'abbreviazione, cerco sempre di spendere meno soldi possibile per il cellulare e questo è un ottimo metodo anche se devo dire che certe volte è esasperante interpretare i messaggi di certa gente... :frusta:

Credo comunque che questo non vada ad intaccare così profondamente la capacità espressiva dei ragazzi, anzi, se parliamo di nuovi termini o parole già esistenti sfruttate in nuovi modi, credo sia anche un buon esercizio di fantasia :P

In ogni caso, ogni persona è pressochè obbligata ad utilizzare registri diversi nelle sue conversazioni, non andrai dal prof a dire: "Bella prof! Pimpami la storia!" (cit.) ma non andrai neanche a dare del lei ad un tuo compagno di sbronze... :wink:


Però è brutto un bel po' quando senti commentare "Asd!" ad una battuta... :frusta:

Re: La Slangopedia

mar gen 12, 2010 14:45

Bisogna vedere se si tratterà di una modifica della lingua o se resterà al livello di semplice gergo (e se questi neologismi continueranno a essere usati anche dalle generazioni successive o verranno sostituiti da nuovi "maltrattamenti" della lingua)

Re: La Slangopedia

mar gen 12, 2010 15:44

Secondo me il problema non sussiste dal momento che questi "nuovi termini" si basano appunto sulla novità del momento, e scadranno da al passaggio della generazioni come diceva appunto Kagura sostituiti da nuovi. Parlo dei "bella" piuttosto che dei "pimpami" e "pisciarsi"...
Sono più scettico su per esempio "lol" (acronimo che tra l'altro uso sovente fra amici), poiché sono quelle tipiche parole acquisite da nuove culture o con nuovi mezzi di cui non esiste un corrispettivo. Se ci fatte caso "lol" non è la stessa cosa di "oh mio dio quante risate", lol è lol :lol:

.. questo argomento è dentro il mio ambito di studi, in particolare di recente ho assistito a delle lezioni di spanglish. Per chi non lo sapesse è quella "lingua" che nasce dalla mescolanza latino-statunitense negli stati più a confine col Messico degli USA. Ormai lo Spanglish, nel giro di pochissimi anni si è diffuso in quasi tutto il USA, tant'è che uno dei primi e più grandi studiosi del fenomeno è del Massachusetts.

Perché vi ho fatto la pappardella di cui sopra?
Perché, ed è una mia opinione, fenomeni linguistici come questi sono quelli che conformeranno le lingue del futuro. Lo Spanglish si sta enormemente diffondendo per motivi di: rivendicazione identitaria, moda, status ma soprattutto MALLEABILITÀ ed ADATTABILITÀ.
L'Italiano ha questa fastidiosissima tendenza alla rigidità; prima col telefonino, poi con internet questa paura che le nuove tecnologie deturpino le lingue si prolunga da diversi anni. Tant'è che, i miei coscritti si ricorderanno che, qualche hanno fa la "lingua degli sms" era una delle tracce del tema di maturità.
La Real Accademia Spagnola, rivede il proprio "diccionario" ogni 2 o 3 anni (ora non ricordo), L'Italiano s'aggiorna?

.. Fra 500 anni L'italiano si studierà a scuola come ora si studia il latino, lo si studierà per i grandi del passato e per le bellissime opere letterarie che vi si son prodotte... ma i nostri propropropropropropropronipoti parleranno il "Occidentalessimmo", fatto di spanglish :D

Re: La Slangopedia

mar gen 12, 2010 15:57

Si aggiorna, un annetto fa o due è stata tolta la parola "libricciattolaio" e aggiunta la parola "lampadato" :look:
Ci fu un servizio del Tg2 :look:
Spoiler: Visualizza

Re: La Slangopedia

mar gen 12, 2010 16:03

Ne avevo sentito parlare quando, incerto sulla scelta dell'università, mi informavo su lingue e letteratura...mi chiedevo...ma è già impostato come una lingua vera e propria, con una grammatica precisa e tutto il resto? Eppoi come sono posti i "confini" tra le due lingue che gli danno il nome? Cioè, quanto si prende dallo Span- e quanto dal -glish???

Scusate l'OT ma è risorta in me un'antica curiosità, al limite se ne vuoi fare un topic a parte... :wink:

Ysi ha scritto:Preferisco di gran lungo il libricciattolaio al lampadato io :sisi:


Quoto dibbrutto!

Re: La Slangopedia

mar gen 12, 2010 16:14

Alukane ha scritto:Ne avevo sentito parlare quando, incerto sulla scelta dell'università, mi informavo su lingue e letteratura...mi chiedevo...ma è già impostato come una lingua vera e propria, con una grammatica precisa e tutto il resto? Eppoi come sono posti i "confini" tra le due lingue che gli danno il nome? Cioè, quanto si prende dallo Span- e quanto dal -glish???

Scusate l'OT ma è risorta in me un'antica curiosità, al limite se ne vuoi fare un topic a parte... :wink:


del 2002 è il primo libro che ne tratta l'esistenza, si chiama Spanglish ed è del suddetto studioso del Massachusetts (che siccome sto andando a memoria non ricordo il nome ma se t'interessa lo cerco).
Grammatica vera e propria non credo ne abbia ancora (anch'io sono in fase d'approfondimento), in quanto a quanta quota d'inglese e quanta di spagnolo ne abbia ti posso dire che in linee generali viene considerato dai detrattori come "un'invasione inglese sullo spagnolo". Non è unidirezionale ma spesso e volentieri è una sorta di trasformazione in fonetica spagnola di termini inglesi.

Re: La Slangopedia

mar gen 12, 2010 19:01

Grazie :ok:

Ho dato un'occhiata su wikipedia e dagli esempi che propone sembra più che altro un'assunzione nello spagnolo di modi di dire inglesi (o più specificamente americani):

Wikipedia ha scritto:
* te veo dall'inglese see you (soon) per dire hesta pronto o hasta luego ('arrivederci')
* no hace sentido dall'inglese it does not make sense (non fa senso) al posto di no tiene sentido ('non ha senso')
* te llamo para atrás dall'inglese I'll call you back

Re: La Slangopedia

mar gen 12, 2010 20:35

Il presidente dell'Accademia della Crusca mi sembrava più che sereno l'anno scorso ad una conferenza, disse semplicemente che l'uso sceglierà (come ha sempre fatto). :wink:

Re: La Slangopedia

mar gen 12, 2010 20:52

credo che la mia firma dica tutto su come la pensi :carta:
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