Ho scelto questa notizia per riprendere e riproporre la discussione del rapporto genitore-figli, che a quanto pare è sempre meno forte (o forse non è mai stato forte!)
Ho ammaccato l'auto di mio padre facendo uno dei miei primi parcheggi in solitario

però non mi è mai passato per la mente di disperarmi tantomeno di nascondere la cosa... sapevo benissimo cosa fare.
Andare e dirglielo, sapendo che non mi avrebbe di certo fatto troppe storie. Un errore capita.
Invece molti figli hanno terrore dei genitori, che hanno impostato l'educazione non sul reciproco rispetto, ma sul "io sono tuo padre/madre, io dico, tu ubbidisci. Punto e basta."
In un regime del genere i figli crescono decisamente male. Innanzitutto avranno paura dei genitori, faranno le cose di nascosto, sbaglieranno di propostito per puro spirito di contraddizione, vorranno "fare" i ribelli (non esserlo, che è diverso).
Non ci sarà dialogo, e i momenti in cui parleranno con i genitori saranno a tavola (mi passi il sale?) oppure per litigi su scuola/amicizie.
Io ho vissuto una situazione fortunata. Ma il merito non è esclusivamente del mio carattere, ma del modo in cui i miei genitori si sono rapportati con me. Severi, certo, ma hanno sempre ascoltato quello che avevo da dire prima di giungere a conclusioni affrettate. E io ho sempre ascoltato quello che avevano da dirmi, conscio che potevo solo trarne giovamento.
Ovviamente non siamo sempre stati d'accordo su tutto, anzi.
Posso fare un esempio: non ho mai fatto una vela (filotto, sega, insomma, non entrare a scuola e rimanere in giro di nascosto dai miei) non perchè non avessi il coraggio, ma perchè tornavo a casa per poggiare lo zaino e prendere il pallone e la bicicletta!
Al che mia madre mi chiedeva come mai non fossi entrato a scuola, rispondevo che non erano entrati in 10 e andavamo a giocare a calcetto. La prima volta non ne fu felicissima, poi si abituò. Ovviamente ho ripagato la sua fiducia ottendendo sempre e comunque ottimi risultati a scuola.
E' questo che forse manca oggi. I figli non hanno fiducia nei genitori (che non fanno molto per guadagnarsela) e i genitori non si fidano dei propri figli. E' una spirale di sfiducia che allarga le distanze tra due generazioni così vicine, eppure così distanti.
Spero di essere, e di essere stato sempre un buon figlio, ma spero di essere un genitore all'altezza. Non è facile, ma non penso nemmeno che sarà impossibile trasmettere ad un bambino/ragazzino i valori veramente importanti della vita (almeno, quelli che io reputo importanti).