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Discutiamo insieme i grandi temi di attualità: cronaca, politica, religione, eventi sportivi e tutto ciò che riempe le pagine dei quotidiani!
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Menti in fuga...

lun ott 10, 2005 14:24

Mi permetto un piccolo sfogo sull'università e la ricerca italiana. di recente ho sentito uno sfogo di una ragazza che conosco, che sta facendo il dottorato al Politecnico di torino. Ha scritto una serie di articoli che avrebbe dovuto poi usare come tesi di fine dottorato. Tutto bellissimo. non fosse che la fanno lavorare lì ad orari assurdi( a seconda di come gira ai prof) e come ringraziamento danno i suoi articoli da pubblicare a nome di altri(sputtanandole così la tesi). Ora poi ci si lamenta che tutti i nostri più bravi scappano all'estero. c'è un clientelismo/nepotismo raccapricciante negli ambienti accademici, mentre basta attraversare il confine per trovare gente che accoglie la tua bravura a braccia aperte e ti mette a disposizione qualunque cosa tu necessiti. sarebbe idiozia pura rimanere qui. perchè invece di lamentarci nessuno cerca di dare competitività alla nostra ricerca prendendo provvedimenti seri?(l'unica cosa che capita in questi casi è un articoletto nella cronaca locale e 2/3 giorni di gente scandalizzata, ma poi muore lì il tutto, permettendo ai diretti interessati di continuare indisturbati)....

lun ott 10, 2005 15:07

Data l'importanza e la serietà del tuo topic, lo sposto in "Attualità".

Purtroppo è vero, la "Cultura Italiana", alla quale non abbiamo saputo dare una collocazione storica precisa, si distingue da tutte le altre per questo tipo di mentalità.
Clientelismo, furbizia, sotterfugio e non rispetto per le regole. E l'Università è uno dei focolai di Italianità meglio (o peggio?) riusciti. Non c'è da stupirsi. Avendo lavorato anche io come collaboratore esterno (per fortuna) all'Università di Cagliari, ho visto come vadano avanti le "dinastie" di docenti. Ci sono vere e proprie famiglie che hanno un numero incredibile di cattedre in alcune facoltà. Madre, padre, e figli, qualche volta zii e nipoti. Non penso che i concorsi per l'assegnazione delle cattedre siano stati troppo regolari. :roll:
E' anche vero che un docente può bloccare la tua carriera di ricercatore e avvantaggiare un altro, in modo da modificare i valori in campo (vedi esempi di Pharaun).

E allora è vero: italiani, andate all'estero se volete veramente realizzarvi.
In Italia c'è pochissimo spazio per le persone capaci, mentre avanzano i figli di papà. E' triste, ma è vero.

Chiudo con una battuta di Dario Vergassola.
"In Italia si parla spesso di fuga dei cervelli... e il suo, dov'è scappato?"

Dedicato alla Moratti e alla sua riforma, che non risolve i problemi attuali, e ne crea solamente altri.
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