L'Autorità ha rilevato ripetute violazioni sulle "interruzioni
pubblicitarie nei film". Stangata anche per il cartone "I Griffin"
Multa da 650mila euro a Italia 1 e Rete 4
"Violate norme sugli spot e turpiloquio"
Diffidata la Rai: pubblicità con gli stessi personaggi dei cartoon della programmazione adiacente
Dura replica di Mediaset: "Decisione punitiva e ingiustificata, faremo ricorso"
ROMA - Violazione delle norme riguardanti le interruzioni pubblicitarie e cartoon con "espressioni volgari e turpiloquio". Con queste motivazioni l'Agcom, la commissione Servizi e prodotti dell'autorità per le garanzie nelle comunicazioni, ha approvato oggi multe per complessivi 625.000 euro a carico di Retequattro e Italia 1.
Le sanzioni, spiega l'Autorità, "sono state adottate per le ripetute violazioni, rilevata fino al mese di settembre 2006, delle norme riguardanti le interruzioni pubblicitarie durante la trasmissione dei film". La violazione contestata riguarda i cosiddetti spot 'matrioska', cioè inseriti in programmi brevi (come il TgCom o il Meteo), a loro volta inseriti nella programmazione dei film. Una prassi già finita nel mirino dell'organismo di garanzia, che a dicembre 2005 aveva diffidato Rti, la concessionaria delle reti Mediaset, chiedendo di sospendere la programmazione di tali interruzioni, da considerarsi illegittime anche secondo la Commissione Europea, pena l'avvio di un procedimento sanzionatorio. Secondo Mediaset, TgCom e il Meteo sono due programmi a sè stanti, all'interno dei quali possono essere inserite interruzioni pubblicitarie. Posizione evidentemente non condivisa dall'Authority.
Inoltre, "per la violazione delle norme in materia di tutela dei minori, è stata approvata una sanzione di 25.000 euro per la messa in onda su Italia 1 del cartone animato 'I Griffin', caratterizzato dall'uso di espressioni volgari e di turpiloquio". Sempre in materia di tutela dei minori - spiega ancora l'Autorità - è stata altresì diffidata la Rai per la diffusione di pubblicità con gli stessi personaggi dei cartoni animati della programmazione adiacente.
L'Agcom ha preso anche un esame il codice di autoregolamentazione in materia pubblicitaria proposto dalle principali emittenti nazionali private, Mediaset e La7. Il codice - spiega ancora l'Authority - prevede regole più precise e dettagliate di autodisciplina in materia di inserimento della pubblicità nei programmi contenitore, nei quiz, nei programmi sportivi e nella organizzazione del palinsesto relativo ai film.
Per quest'ultimo aspetto l'Autorità, a maggioranza, ha ritenuto non accettabile l'autoregolamentazione proposta e ha precisato che, fermo restando il rispetto dei tetti orari e giornalieri per la pubblicità e della regola generale secondo la quale devono trascorrere venti minuti tra successive interruzioni pubblicitarie, l'autonoma organizzazione del palinsesto che prevede l'inserimento di programmi fra parti distinti dei film può rientrare nella sfera dell'autonomia editoriale solo se i programmi sono caratterizzati da un'autonoma fisionomia editoriale e sono chiaramente identificati come tali nel palinsesto delle emittenti.
Qualora tra i programmi sia inserita la pubblicità, questa deve avere comunque una durata sensibilmente inferiore. In ogni caso - conclude l'Autorità - le politiche commerciali di vendita degli spazi pubblicitari devono adeguarsi in modo coerente a tali criteri.
Mediaset ha reagito alla notifica della multa con una dura nota nella quale ha annunciato che ricorrerà contro le sanzioni "punitive e ingiustificate" stabilite oggi dall'Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni e critica il regolamento varato dalla stessa Authority per disciplinare l'accesso di soggetti terzi al 40% della capacità trasmissiva digitale di Rai, Mediaset e Telecom Italia Media, una misura che per Mediaset "interferisce con la libertà imprenditoriale dell'aziende".