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Re: I redditi degli italiani sono sul Web

gio mag 08, 2008 19:26

Già adesso non si muovono;

Questo lo dici tu. :asd:

Dalle mie parti i finanzieri son temuti. :ahah:

Re: I redditi degli italiani sono sul Web

gio mag 08, 2008 20:52

C'è da dire che col governo Porndi hanno decuplicato i controlli, almeno a Cagliari :asd:

Re: I redditi degli italiani sono sul Web

ven mag 09, 2008 00:10

Dmitrij ha scritto:Quello che manca non sono i mezzi, ma la volontà da parte dello Stato: di effettuare i controlli, e di diminuire una pressione fiscale indecente.

Perchè il cittadino dovrebbe fare (male) il lavoro per cui già paga (molto) lo Stato?

Ti devo correggere.
Mancano i mezzi visto che praticamente tutti i reati finanziari sono stati depenalizzati da chi tu sai e la GdF non ha personale sufficiente (così come le altre forze di Polizia) per effettuare tutti i controlli.
Sulla seconda domanda potrei rigirare la frittata e dirti Perché lo Stato dovrebbe cercare gli evasori lavorando praticamente gratis? Sai qual'è lo stipendio di un Finanziere o di uno qualunque delle 5 Forze di Polizia? finite le ore di lavoro, lo straordinario generalmente non viene pagato se non 4-6 ore.
- Benzina per le auto nullla
- Buoni pasto nulla
- Soldi arretrati dopo anni
- Anticipo sulla liquidazione impossibile
- Rischi professionali

Inoltre già oggi se un cittadino fà un esposto alla GdF per un presunto illecito può esser certo che perlomeno arriverà in Procura quindi l'unica differenza sarebbe stata il numero di esposti.

Re: I redditi degli italiani sono sul Web

ven mag 09, 2008 00:55

Azrael The Dark ha scritto:
Già adesso non si muovono;

Questo lo dici tu. :asd:
Dalle mie parti i finanzieri son temuti. :ahah:

Temuti sì, anche qui.
Solerti... un pò meno.
Skaan Natsaclanee ha scritto:Mancano i mezzi visto che praticamente tutti i reati finanziari sono stati depenalizzati da chi tu sai e la GdF non ha personale sufficiente (così come le altre forze di Polizia) per effettuare tutti i controlli.
Sulla seconda domanda potrei rigirare la frittata e dirti Perché lo Stato dovrebbe cercare gli evasori lavorando praticamente gratis? Sai qual'è lo stipendio di un Finanziere o di uno qualunque delle 5 Forze di Polizia? finite le ore di lavoro, lo straordinario generalmente non viene pagato se non 4-6 ore.
- Benzina per le auto nullla
- Buoni pasto nulla
- Soldi arretrati dopo anni
- Anticipo sulla liquidazione impossibile
- Rischi professionali

Inoltre già oggi se un cittadino fà un esposto alla GdF per un presunto illecito può esser certo che perlomeno arriverà in Procura quindi l'unica differenza sarebbe stata il numero di esposti.

Riguardo alla depenalizzazione di certi reati fatta da noi sappiamo chi, mi trovi d'accordissimissimo.
Riguardo allo Stato che fa il lavoro gratis, non mi pare proprio: considera solo la quota che il governo fuoriuscito ha dedicato, nella legge finanziaria, alla lotta all'evasione fiscale. Provvedimento giustissimo eh... però se vai a vedere i bilanci della GdF, non mi pare che siano così miseri.
Infine, per la paga di un finanzino...
Per quanto riguarda gli straordinari, parli di 4-6 ore in che termini? Settimanali? Mensili?
Benzina per le auto: non credo ti riferisca alle volanti. Parli del tragitto casa-lavoro?
Buoni pasto... a quanto ne so c'è la mensa nelle maggiori caserme.
Rischi professionali: se si parla di morti sul lavoro, francamente non ho ancora sentito la notizia di finanzini morti. Operai, sì.
Insomma mi pare che il trattamento economico per come me l'hai indicato tu sia nella norma dell'impegato pubblico medio, poi non conosco l'entità degli stipendi sinceramente.

Ma al di là di tutto questo...
i contribuenti finanziano con le tasse (miliardi) anche l'attività antievasione. Lo Stato si pre-occupi dell'evasione. A me l'equazione pare più che semplice. Poi certo, tra il dire e il fare... ma il dire al cittadino medio "Dai dai un'occhiata al reddito del tuo vicino, così poi mi dici" mi sembra un gettare la spugna, o almeno delelgare un lavoro che non andrebbe delegato.

E in ogni caso non vedo perchè uno dovrebbe essere radiografato da chicchessia quando non è stata accertata alcun reato. C'è già abbastanza 1984 in giro suvvia...

Beh, più di così non so che dirvi ^_^

Re: I redditi degli italiani sono sul Web

ven mag 09, 2008 11:27

4-6 ore al mese pagate dopo 3 mesi...
Benzina per le volanti nulla tanto da ridurre al minimo i controlli sul territorio
Buoni pasto un'utopia averli e quei pochi che hanno una mensa devono cmq pagare per il pranzo (certo non cifre alte, ma non è gratis)
Rischi professionali: Vengono pagati come un operaio con la terza media, ma devono cavillare su leggi complicatissime fatte di volta in volta per rendere più difficile il lavoro; Ogni processo si mette in dubbio la propria professionalità, ogni pattuglia si ridchia la vita e non per una disattenzione;, Strozzini, criminali vari, papponi, spacciatori e quant'altro non è che hanno armi giocattolo...
Avere un'arma ed una divisa non vuol dire essere invincibili e/o infallibili (il caso Sandri o il caso Giuliani sono emblematici)
Per la paga, la cifra è 1200 Euro mensili netti che tramite alcune indennità non sempre date arriva intorno ai 1.300.
Non so tu, ma io credo che redigere una denuncia (che non è un semplice pezzo di carta come si vede nei film) sia più complicato di passare un pezzo di ferro al collega accanto

Re: I redditi degli italiani sono sul Web

gio mag 15, 2008 00:11

Miracolo! Facciamo una croce sul muro!
Muzedon e Famiglia Cristiana d'accordo su un argomento.
:sisi:

O tempora o mores!


Famiglia Cristiana: ''Giusto conoscere chi evade''

CITTA' DEL VATICANO - E' giusta la pubblicazione dei redditi dei contribuenti, secondo un articolo del teologo Padre Giordano Muraro apparso sul settimanale Famiglia Cristiana, perché "non si tratta di beneficenza" ma di giustizia". Commentando la pubblicazione in Internet dei redditi dei contribuenti italiani, Muraro scrive: "Non si tratta di beneficenza, dove la destra non deve sapere ciò che fa la sinistra, ma di giustizia, dove tutti devono essere messi al corrente dei danni subiti a causa di chi non paga le tasse. vero che scovare gli evasori spetta allo Stato, ma nulla vieta che i cittadini collaborino".

Secondo padre Muraro, domenicano e docente di Teologia Morale a Torino e all'Angelicum di Roma, "la pubblicazione della lista dei contribuenti su Internet per alcuni è stato un atto di trasparenza, per altri una violazione della privacy". Analizzando la questione sotto il profilo morale, il teologo ritiene che "tutti devono pagare le tasse", e "chi si sottrae commette un'ingiustizia verso lo Stato e verso i concittadini". "Perciò - spiega il religioso - le liste dei contribuenti devono essere pubbliche, tutti devono sapere se tutti contribuiscono al bene comune secondo le loro disponibilità, poiché è in gioco non solo il bilancio dello Stato, ma il proprio bilancio personale". Quindi, "la pubblicazione degli elenchi permette al cittadino di difendersi e di aiutare lo Stato". In caso contrario "l'omertà può diventare connivenza". Rimediabili, del resto - secondo Muraro - eventuali "danni collaterali perversi" legati alla pubblicazione. "Gli effetti negativi non sono sufficienti - per privare i cittadini di informazioni che li coinvolgono". E il bene privato - conclude l'articolo - non deve prevalere su quello pubblico.
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