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dom apr 16, 2006 13:16
beh se vogliamo metterla su questo puno è inutile anche parlare di macchine a Idrogeno visto che fino a che ci sarà petrolio nei pozzi non verranno prodotte MAI e poi MAI a livello industriale!
detto questo... credo che dovremo per forza fare i conti con il nucleare.. non è questione di scorie prodotte o meno. le scorie ci sono lo stesso. energia o meno.
e per quanto riguarda il Referendum sono passati più di 10 anni... per cui nessuno vieta di farne un altro e sentire cosa dice il Paese...
I pannelli Solari costano più di quel prezzo, che mi risulti. da poco ho visto delle pubblicità e parlavano appunto di 15k€ con contributo statale del 35%, per cui circa 10k€ puliti. inoltre dimezzano e basta il costo delle bollette, non le azzerano visto che incidono principalmente sul riscaldamento dell'acqua per cui su scaldabagno e lavatrice che sono notoriamente i più costosi tra gli elettrodomestici...
Ultima modifica di
Nathaniel il dom apr 16, 2006 17:41, modificato 1 volta in totale.
dom apr 16, 2006 15:27
Sulle macchine ad idrogeno secondo me non è quello il punto... il 97% dell'idrogeno oggi prodotto (fonte: Newton) deriva comunque da idrocarburi, per cui...
A momento l'idrogeno è solo un mezzo di trasporto dell'energia, non di produzione.
Secondo me semplicemente si tratta di veicoli per quanto funzinanti ancora economicamente poco competitivi.
Per il nucleare, non sono sicuro che si possa parlare di fonte inesauribile, ho letto da qualche parte (ora non ricordo dove) che si dovrebbero avere riserve di uranio per circa 65 anni.
In ogni caso trovo che possa essere una soluzione, nel frattempo che fonti di energia alternative vengono rese più efficienti...
lun apr 17, 2006 18:35
Ah...no, Nathaniel, devo contraddirti, esistono due tipi di pannelli solari: quelli che riscaldano l'acqua e quelli che accumulano energia...e l'Enel e' per decreto europeo obbligata ad acquistare il tuo surplus a due volte e mezzo il prezzo dell'Energia corrente.
Ma devo anche correggere me stessa...I pannelli effettivamente vanno cambiati ogni 15 anni piu' o meno, quindi di fatto l'Inquinamento Ambientale da materiali dei pannelli, l'Energia impiegata per produrli ecc... fanno diventare il "conto" dell'Energia decisamente sfavorevole.
Avevo torto.

A meno che qualcuno non inventi un qualche tipo di materiale ad altissima resa...
lun apr 17, 2006 19:15
Rispondo alla domanda iniziale del topic.
Si al nucleare..tanto tra pochi anni il mondo andrà tutto a puttane per colpa dell'inquinamento,mettiamo anche il nucleare,almeno l'agonia durerà meno,anche se più dolorosa.
wow e nessuno ha mai pensato ad un bell'attentato ad una centrale nucleare? Credo dovrebbe essere un onore morire a quel modo.
lun apr 17, 2006 21:02
goldrake ha scritto:Rispondo alla domanda iniziale del topic.
Si al nucleare..tanto tra pochi anni il mondo andrà tutto a puttane per colpa dell'inquinamento,mettiamo anche il nucleare,almeno l'agonia durerà meno,anche se più dolorosa.
wow e nessuno ha mai pensato ad un bell'attentato ad una centrale nucleare? Credo dovrebbe essere un onore morire a quel modo.
Il nucleare inquina meno delle centrali a combustibile fossile, e un attentato fa più o meno gli stessi danni, ed è pure molto più difficile
lun apr 17, 2006 23:30
il nucleare non inquina praticamente nulla, il problemino sono le scorie, lo smantellamento a fine carriera e incidenti (voluti o no)
sinceramente mettere in casa mia una bomba nucleare per qualche terrorista non mi garba molto così come il dover sotterrare un due o tremila fusti radioattivi nel giardino sotto casa.
mar apr 18, 2006 18:03
Il nucleare inquina meno delle centrali a combustibile fossile, e un attentato fa più o meno gli stessi danni, ed è pure molto più difficile
Un attentato fà gli stessi danni? eh,certo, ricordiamo il piccolo problemino a Cernobill(non so se si scrive così).
Non iquina? e le scorie dove finiscono secondo te?
mar apr 18, 2006 19:53
goldrake ha scritto:Il nucleare inquina meno delle centrali a combustibile fossile, e un attentato fa più o meno gli stessi danni, ed è pure molto più difficile
Un attentato fà gli stessi danni? eh,certo, ricordiamo il piccolo problemino a Cernobill(non so se si scrive così).
Non iquina? e le scorie dove finiscono secondo te?
Leggiti tutte le pagine del topic.
mer apr 19, 2006 21:57
L'ENERGIA PULITA MADE IN ITALY PER FRENARE LA CORSA DEL PETROLIO
ROMA - L'energia pulita made in Italy per frenare la corsa del petrolio. Con il 25% di rinnovabili al 2015, obiettivo assunto in sede internazionale, pari a 37.300 Mw (100 miliardi circa di chilowattora producibili) il risparmio stimato in Italia potrebbe raggiungere i 380 milioni di barili di petrolio con un controvalore di oltre 22 miliardi di euro (a 72 dollari a barile).
E dall'eco-energia tagli previsti anche sul fronte del consumo di gas naturale: circa 9,2 miliardi i metri cubi risparmiati pari a piu' di 1,8 miliardi di euro (considerando un costo medio di 0,2 euro a m3). Il tutto con ricadute positive sull'ambiente: con il 25% di rinnovabili si taglierebbero oltre 103 milioni di tonnellate di Co2 e 22.425 di Pm10, evitando anche penalita' di 10 miliardi di euro per il rispetto degli obiettivi di Kyoto.
Le previsioni sono dell'Associazione Nazionale Energia del Vento (Anev) che ha realizzato uno studio sui risparmi nazionali con l'utilizzo delle varie fonti energetiche alternative. Previsioni ''prudenti'', afferma l'Anev, in quanto ''il nostro Paese ha le carte in regola per soddisfare una produzione vicina al 40% con fonti pulite, inesauribili, non soggette a fluttuazioni o rischi geopolitici''.
Ma, secondo l' Anev, e' necessario ''spingere sempre di piu' i pubblici decisori ad affrontare con politiche serie la questione energetica al fine di evitare eccessive ripercussioni sui costi degli utenti finali''. Importante, per l'Anev, ''semplificare le procedure autorizzative'' e ''dare certezza agli investitori con un quadro duraturo'.
Una corsa all' 'oro verde' che vede la partecipazione anche di enti come l'Enel che ha in programma investimenti nelle fonti rinnovabili nel periodo 2005-2009 per 1,7 miliardi di euro, di cui 1,1 in Italia, e che nel 2003-2004 ha gia' investito 1,1 miliardi, di cui 600 milioni in Italia. Secondo quanto l'Enel ha piu' volte segnalato, ''il barile sopra i 70 dollari e la crisi di quest'inverno nei rifornimenti di gas, confermano l'urgenza di ridurre la dipendenza italiana nella produzione di elettricita' dal petrolio e dal gas naturale''.
In movimento anche il settore delle biomasse: ''Di fronte all' esorbitante prezzo del petrolio di questi giorni - ha dichiarato Walter Righini, presidente della Fiper, Federazione Italiana Energie Rinnovabili che riunisce oltre 40 produttori di energia da biomasse - non si puo' non tenere conto delle enormi potenzialita' che le biomasse rappresentano per l'Italia. Chi utilizza gli impianti di teleriscaldamento a biomassa oggi puo' risparmiare almeno il 35% in bolletta rispetto a chi usa il gasolio e, soprattutto, non avere ulteriori aumenti per i prossimi mesi''.
I vantaggi da teleriscaldamento e cogenerazione parlano di un risparmio di fonti fossili, da qui al 2010, del 12,5%, riferisce Righini sottolineando pero' la necessita' di superare la fase sperimentale e mettere il sistema a regime. Per quanto riguarda il piano-risparmi realizzato dall'Anev, il taglio di 380 milioni di barili al 2015 prevede l'installazione da qui ai prossimi 9 anni e mezzo di 37.300 Mw di fonti rinnovabili, pari a una produzione di circa 100 miliardi di chilowattora (97,50 Terawattora, TWh) e al 25% del consumo interno lordo.
Sempre nel periodo da qui al 2015, la parte del leone spetta all'idroelettrico con 21.000 Mw installati pari a 51 miliardi di kWh (13,08% sull'obiettivo del 25% totale di elettricita' da energia verde al 2015) seguito dall'eolico con 9.000 Mw (18 mld kWh e 4,62% sull'obiettivo finale), biomasse e rifiuti 4.500 Mw (18 mld kWh e 4,62% sull'obiettivo). In tono minore l'energia geotermica (1.100 Mw pari a 8 mld kWh della produzione verde stimata e al 2,05% dell'obiettivo 2015) e il fotovoltaico (1.700 Mw pari a 2,5 mld kWh e allo 0,64% dell' obiettivo).
Nel 2005 l'Italia ha coperto il suo fabbisogno di elettricita' per il 70% con il termoelettrico, per il 15% con le fonti rinnovabili (12,7% idroelettrico, 2,3% eolico, fotovoltaico e geotermico), e per il 15% con le importazioni nette dall'estero (soprattutto nucleare). Questo vuol dire che la produzione nazionale e' per l'80% termoelettrica (65%, olio e gas, 15% carbone) e per il 20% da fonti rinnovabili (16% idroelettrico e 4% altre fonti: geotermico, eolico, biomasse, solare). Su questo scenario, a fine 2005, l'Enel dispone di 15.314 MW di potenza installata che impiega fonti rinnovabili: 14.363 MW idroelettrici, 671 MW geotermici, 280 MW eolici e fotovoltaici.
Sempre lo scorso anno, l'Enel - riferisce l'Ente - ha prodotto da fonti rinnovabili 30,2 miliardi di chilowattora pari al 60% del totale nazionale (50 TWh) e al 26,8% della propria produzione complessiva (112 TWh). Nel 2009, grazie al piano di investimenti previsto, il 32% dell'energia elettrica prodotta dall'Enel sara' da fonti rinnovabili.
gio apr 20, 2006 00:06
Oggi c'è stato un bel servizio su quark che ha ben passato in rassegna tutte le possibili fonti di energia. Qualcuno di voi l'ha visto?
gio apr 20, 2006 13:14
Eheheh, scherzi, non finiva più!!
Si è trattato di un'analisi dei pro e i contro delle varie forme di produzione ed uso dell'energia, e della loro applicabilità in italia.
In definitiva, siamo messi molto male per un utilizzo intensivo delle fonti alternative, ma queste potrebbero essere un buon modo per generare energia a livello di piccoli centri, quando possibile.
Il servizio era interessante e forniva una panoramica abbastanza completa, non lasciava una vera conclusione e non dichiarava un vero vincitore, ma lasciava un buono spunto di riflessione.
gio apr 20, 2006 18:06
io sono favorevole al nucleare, perke faccio un semplice ragionamento:
se la francia ke confina cn l'italia ha le centrali nucleari, se ne esplode una di quelle ci colpisce e come se ci colpisce e allora ke riskio corriamo?
gio apr 20, 2006 18:35
Superfigo2 ha scritto:io sono favorevole al nucleare, perke faccio un semplice ragionamento:
se la francia ke confina cn l'italia ha le centrali nucleari, se ne esplode una di quelle ci colpisce e come se ci colpisce e allora ke riskio corriamo?
Ma le centrali non possono esplodere.
gio apr 20, 2006 18:51
Superfigo2 ha scritto:io sono favorevole al nucleare, perke faccio un semplice ragionamento:
se la francia ke confina cn l'italia ha le centrali nucleari, se ne esplode una di quelle ci colpisce e come se ci colpisce e allora ke riskio corriamo?
Se il mio vicino di casa riempie casa di tritolo, non è una buona ragione per riempire anche la mia;
se un incidente deve avvenire da qualche parte, meglio dai francesi che da noi.