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Pena di morte
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Autore:  Muzedon [ gio nov 01, 2007 22:30 ]
Oggetto del messaggio:  Pena di morte

Il documento presentato all'ultimo minuto da Brasile e Nuova Zelanda, a nome di 72 paesi
Una vittoria diplomatica per la Ue e l'Italia in particolare. E la Bonino, commossa, piange

Pena di morte, presentata all'Onu
la risoluzione sulla moratoria



NEW YORK - La risoluzione sulla moratoria della pena di morte è stata depositata all'Onu: a nome di 72 paesi, hanno presentato il testo presso la Terza Commissione (quella sui diritti umani) dell'Assemblea Generale il Brasile e la Nuova Zelanda.

E' stata una corsa contro il tempo, quella ingaggiata dall'Unione europea e dalla diplomazia italiana. Ora sarà possibile avviare il negoziato, e a far sì che la risoluzione venga votata nella seconda metà di novembre. Se dovesse passare in commissione verrebbe ratificata dall'assemblea generale a dicembre. Una risoluzione simile, tuttavia, è più che altro un messaggio politico, in quanto non è vincolante.

L'Italia, che ha agito dietro la presidenza portoghese, ha spinto perché si arrivasse alla presentazione della bozza da parte di un nutrito gruppo di co-sponsor. Il prossimo passo sarà convincere almeno altri 25 stati in modo da raggiungere il quorum necessario per l'adozione in assemblea: 97 nazioni.

Ma quello di oggi è comunque un risultato importante. Tra i più convinti sostenitori - insieme al ministro degli Esteri Massimo D'Alema - c'è il ministro per gli Affari europei Emma Bonino, storica animatrice delle battaglie contro la pena di morte: quando apprende l'esito positivo del deposito presso la Commissione, l'esponente della Rosa del pugno, presente al congresso dei radicali italiani, si scioglie in un pianto di gioia.

Soddisfatto il presidente del Consiglio Romano Prodi: "Con oggi - dice - speriamo di avere veramente compiuto un passo definitivo e irreversibile verso l'approvazione della moratoria sulla pena di morte. E' una grande soddisfazione non solo per il governo italiano che ha speso grandi energie per ottenere questo risultato, ma anche per il Parlamento che con un voto unanime aveva dato forte impulso e convinto appoggio all'azione dell'esecutivo".

Autore:  Ryld Ghaun [ gio nov 01, 2007 23:00 ]
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La bonino si è commossa durante la discussione della mozione :)

Autore:  Skaan Natsaclanee [ ven nov 02, 2007 09:19 ]
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vediamo come finirà, anche se non credo che tutti la accetteranno bene specialmente Cina e USA...

Autore:  Ryld Ghaun [ ven nov 02, 2007 11:37 ]
Oggetto del messaggio: 

Skaan Natsaclanee ha scritto:
vediamo come finirà, anche se non credo che tutti la accetteranno bene specialmente Cina e USA...


Già, però è un bel sogno in cui credere :)

Autore:  gio83 [ ven nov 02, 2007 12:26 ]
Oggetto del messaggio: 

speriamo.......

Autore:  Ravenard [ lun nov 05, 2007 10:26 ]
Oggetto del messaggio: 

mah io resto dell'idea che per certe forme di reato la pena di morte è una forma di pietà.

Pensate per esempio ad un pluri omicida o un pedofilo reoconfesso...reimmetterli nella società non è possibile (sia perchè pericolosi sia perchè potrebbero venir uccisi per vendette dei familiari)e siamo costretti a tenerli come parassiti nei carceri italiani che oltre ad essere strapieni sono un baratro senza fondo per i pochi introiti statali

Autore:  Kagura [ lun nov 05, 2007 14:07 ]
Oggetto del messaggio: 

Come forma di pietà fa schifo (nota: non ti voglio aggredire Ravenard, é solo una divergenza di vedute) sarebbe quasi una forma di eutanasia al di fuori dei suoi confini.

Una forma di pietà sarebeb elaborare veramente un sistema di reintegrazione e rieducazione efficace, qualcosa che comprenda abbondante terapia psicologica ed eventualmente psichiatrica (non il lavaggio del cervello) e lavori socialmente utili, certo non stare ammassati in carceri sovraffollate.

Se ammazzi uno che ha combinato una porcata davvero grossa non hai risolto nulla, non hai annullato ciò che ha fatto e certamente non hai portato nulla di buono. Da un punto di vista utilitaristico, sarebbe una risorsa in meno per la società.
Certo, se qualcuno facesse certe porcherie ai miei danni, forse la penserei diversamente, ma é per questo che le condanne non le decidono le vittime: troppo coinvolte.

Autore:  Dmitrij [ lun nov 05, 2007 16:22 ]
Oggetto del messaggio: 

Quoto quanto qui sopra :sisi:

Autore:  Ravenard [ lun nov 05, 2007 16:24 ]
Oggetto del messaggio: 

forse ho una visione più cinica ma vedo che con il buonismo le cose peggiorano soltanto quindi sono dell'idea di pene molto più dure,anche perchè sono convinto che se non fai nulla di male non devi temere la legge..e invece le pene vengono sempre di più ammorbidite a favore della delinquenza

Autore:  Dmitrij [ lun nov 05, 2007 16:34 ]
Oggetto del messaggio: 

Ravenard ha scritto:
forse ho una visione più cinica ma vedo che con il buonismo le cose peggiorano soltanto quindi sono dell'idea di pene molto più dure,anche perchè sono convinto che se non fai nulla di male non devi temere la legge..e invece le pene vengono sempre di più ammorbidite a favore della delinquenza

Ma sai, credo non sia questione di buonismo o di favori alla delinquenza.
Il fatto è che tutti gli studi di psicologia e sociologia indicano come la semplice repressione non porta a concreti risultati nella lotta alla criminalità.
Che so, guarda negli Usa, dove le pene sono mooolto più severe: gli indici criminali sono molto più alti rispetto a qualunque stato europeo.

E comunque non è vero che se non fai nulla di male non devi temere la legge: lasciando perdere gli innumerevoli esempi storici in cui lo stato e le sue leggi hanno violato i diritti delle persone, guarda quanti casi di errato giudizio, di errate condanne. Come ci si dovrebbe comportare se, dopo aver seccato un tizio, ci si accorgesse di aver commesso un madornale errore?

Autore:  Muzedon [ lun nov 05, 2007 16:54 ]
Oggetto del messaggio: 

Infatti, la pena di morte è l'unica condanna "definitiva", anche se nessuno può ridarti indietro nemmeno 10 anni passati ingiustamente in carcere... ma è molto più difficile che ti restituiscano la vita che ti hanno tolto, in caso di errore. :roll:

Io utilizzerei meglio l'enorme forza-lavoro rappresentata dai detenuti. Lavori utili di artigianato o lavori pesanti che consentano di ripagare almeno vitto e alloggio nelle carceri. ;)

Autore:  Skaan Natsaclanee [ lun nov 05, 2007 20:11 ]
Oggetto del messaggio: 

son d'accordo sull'inutilità della pena di morte come deterrente.
io credo che sia molto più deterrente la prospettiva di 50 anni ai lavori forzati.
Fossi io al comando, varerei una legge che darebbe il via libera all'uso di detenuti nei lavori manuali quali ad esempio la riasfaltatura delle strade, la raccolta nei campi, i lavori in miniera e tutta la serie di lavori ugualmente pesanti dando l'obbligo nel contempo alle ditte di pagare un operaio per ogni detenuto.
stai sicuro che con una pena simile ti passa la fantasia di commettere altri crimini

Autore:  Akron [ lun nov 05, 2007 20:49 ]
Oggetto del messaggio: 

Lavori forzati!lavori forzati!

Autore:  Lokunos [ lun nov 05, 2007 22:46 ]
Oggetto del messaggio: 

Skaan Natsaclanee ha scritto:
son d'accordo sull'inutilità della pena di morte come deterrente.
io credo che sia molto più deterrente la prospettiva di 50 anni ai lavori forzati.
Fossi io al comando, varerei una legge che darebbe il via libera all'uso di detenuti nei lavori manuali quali ad esempio la riasfaltatura delle strade, la raccolta nei campi, i lavori in miniera e tutta la serie di lavori ugualmente pesanti dando l'obbligo nel contempo alle ditte di pagare un operaio per ogni detenuto.
stai sicuro che con una pena simile ti passa la fantasia di commettere altri crimini


e quelli che fanno questi lavori? li mandiamo a spasso?
lavori forzati si ma non queste cose.
Per esempio, spalare merda dalle fogne per 8 ore al giorno sarebbe un buon deterrente contro i crimini.

Autore:  Dmitrij [ lun nov 05, 2007 23:30 ]
Oggetto del messaggio: 

Tra le altre cose, significa che lo stato dovrebbe impegnare tempo e risorse per fornire lavoro a persone colpevoli di crimini, con buona pace dei disoccupati onesti.

E inoltre non credo nemmeno che funga come deterrente, la prospettiva di un lavoro, un vitto e un alloggio...

In generale penso che il sistema "deterrente" sia fallimentare. In fondo la stragrande maggioranza delle persone non è che non commette reati per paura della persecuzione che ne consegue, ma perchè li considera moralmente sbagliati. Io e voi non uccidiamo non per paura dell'ergastolo, ma perchè rifiutiamo l'idea di uccidere. No?

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