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Il miraggio della pillola del giorno dopo

dom apr 06, 2008 11:03

Un'impresa farsela prescrivere nel weekend
Dopo il caso di Pisa, viaggio in Asl e ospedali di tutta Italia

Il miraggio pillola del giorno dopo
tra obiettori e consultori chiusi


ROMA - Pillola del giorno dopo: un miraggio nei weekend. Quando è un'impresa ottenere la ricetta tra consultori chiusi, medici obiettori ed ospedali gestiti da religiosi come il Galliera di Genova dove il no è la regola. Perché non solo a Pisa il diritto alla pillola, stabilito per legge, viene negato. E comunque se e quando ti fanno finalmente la prescrizione, è una conquista sudata spesso con ore di attesa e umiliazioni. Segnata da giri da un capo all'altro della città chinando il capo davanti a medici obiettori, a gente "che ti guarda e ti fa sentire la persona peggiore della terra. Che ti dice che il bambino potrebbe comunque nascere deforme e con problemi mentali".

Ore a insistere con "la paura di essere incinta e l'incubo altrimenti di dover affrontare un aborto", passando per cinque tra ospedali, consultori chiusi, telefonate alla guardia medica. Così racconta Marianna, signora romana che dopo un rapporto non protetto col marito ha attraversato la capitale ricevendo dinieghi a ripetizione. Bussando al Sant'Eugenio e Forlanini prima di avere finalmente la ricetta al Cto Garbatella.

E la sua non è un'eccezione. Lo conferma il viaggio delle croniste di Repubblica nelle maggiori città italiane che hanno avuto attese e risposte diverse nel weekend, quando molti consultori sono chiusi e i medici di conoscenza - tutti possono fare la ricetta senza obbligo di esami o visite - è in vacanza e non si sa a chi rivolgersi.

Così c'è chi al Galliera di Genova ha ricevuto un no secco, chi a Palermo è stata mandata in reparto in attesa del ginecologo per la visita, mentre un'altra ragazza a Napoli dopo essersi vista negare da una dottoressa la pillola perché "è un farmaco mortale e io sono contraria anche agli anticoncezionali", ha avuto la prescrizione dopo essere stata informata sui rischi e aver firmato che era la prima volta.

E se a Bologna le guardie mediche sono disponibili 24 ore su 24, e a Bari le croniste hanno ottenuto tre prescrizioni su tre ospedali visitati, a Milano, nonostante la maggioranza di medici obiettori, assicurano di garantire il servizio. Come all'ospedale Sant'Anna di Torino dove si può avere la pillola del giorno dopo in qualsiasi momento, dice il medico Guido Viale. Ed è lì che si rivolgono le donne dopo aver ricevuto rifiuti motivati dall'assenza del ginecologo all'obiezione in altri ospedali cittadini.

Di sabato anche a Firenze è faticoso avere la ricetta: solo un consultorio su otto risponde e comunque non c'è il ginecologo. Ospedali e guardie però funzionano: due ore di attesa al Torre Galli, 25 euro di ticket per la ricetta con tanto di farmaco antivomito. Tempi ridotti e prescrizione gratis invece alla guardia medica. Unica spesa gli 11 euro e 20 in farmacia per la pillola.

Re: Il miraggio della pillola del giorno dopo

lun apr 07, 2008 09:42

Laddove la pillola del giorno dopo venga assunta tardivamente, cioè a impianto dell'embrione umano nell'utero già avvenuto, essa non influisce in alcun modo sulla successiva gravidanza; per il suo meccanismo di funzionamento, tuttavia, la sua assunzione è controindicata nelle donne che hanno già fattori di rischio elevati per gravidanze di tipo extrauterino.

Il levonorgestrel viene smaltito dall'organismo prevalentemente per via epatica, un uso ripetuto o addirittura frequente potrebbe quindi causare danni al sistema epatico. Pertanto la pillola del giorno dopo deve essere utilizzata solo in casi di particolare necessità e non può sostituire la contraccezione tradizionale.

In alcuni casi è causa di modesti effetti collaterali come nausea, vomito, perdite ematiche, astenia, cefalea, ecc., questi effetti non si presentano comunque nel caso non ci sia un processo di fecondazione o di impianto in atto


ma con tutti i metodi contracceettivi che esistono perchè usarne proprio uno che ha più controindicazioni che guadagni..?

Re: Il miraggio della pillola del giorno dopo

lun apr 07, 2008 11:08

Ravenard ha scritto:ma con tutti i metodi contracceettivi che esistono perchè usarne proprio uno che ha più controindicazioni che guadagni..?


La pillola del giorno dopo NON E' un metodo contraccettivo come gli altri. Viene utilizzata raramente e solo per emergenze. Non si può prendere abitualmente come la normale pillola (del giorno prima).
In genere si prende quando capita un "incidente" (preservativo rotto, ad esempio) agli altri metodi contraccettivi standard.

Re: Il miraggio della pillola del giorno dopo

lun apr 07, 2008 14:27

esattamente come dice Muzedon, serve per la maggior parte dei casi come ultima spiaggia.
Difatti per me i medici obbiettori non si dovrebbero porre proprio il problema, secondo me è solo una scusa per lavorare di meno...

Re: Il miraggio della pillola del giorno dopo

lun apr 07, 2008 14:49

Muzedon ha scritto:La pillola del giorno dopo NON E' un metodo contraccettivo come gli altri. Viene utilizzata raramente e solo per emergenze. Non si può prendere abitualmente come la normale pillola (del giorno prima).
In genere si prende quando capita un "incidente" (preservativo rotto, ad esempio) agli altri metodi contraccettivi standard.


guarda la teoria è questa,io mi sono trovato invece a vedere ragazze che la prendono abitualmente invece,per questo ho scritto alcune controindicazioni

Re: Il miraggio della pillola del giorno dopo

lun apr 07, 2008 14:56

Ravenard ha scritto:guarda la teoria è questa,io mi sono trovato invece a vedere ragazze che la prendono abitualmente invece,per questo ho scritto alcune controindicazioni


Aspiranti suicide?


Da http://it.wikipedia.org/wiki/Pillola_del_giorno_dopo

Il levonorgestrel viene smaltito dall'organismo prevalentemente per via epatica, un uso ripetuto o addirittura frequente potrebbe quindi causare danni al sistema epatico. Pertanto la pillola del giorno dopo deve essere utilizzata solo in casi di particolare necessità e non può sostituire la contraccezione tradizionale

Re: Il miraggio della pillola del giorno dopo

lun apr 07, 2008 17:21

solo stupide e male informate.



Ah muze...il link che hai messo è lo stesso da dove ho copincollato io :spin:

Re: Il miraggio della pillola del giorno dopo

lun apr 07, 2008 17:28

Lokunos ha scritto:esattamente come dice Muzedon, serve per la maggior parte dei casi come ultima spiaggia.
Difatti per me i medici obbiettori non si dovrebbero porre proprio il problema, secondo me è solo una scusa per lavorare di meno...

:ahah:

Credo che non venderla in farmacia sia utile quanto scavare una fossa per un fustino di scorie nucleari.

Re: Il miraggio della pillola del giorno dopo

lun apr 07, 2008 19:13

Per me non dovrebbe essere possibile per farmacisti e medici essere obiettori di coscienza. Così come non lo è per i militari. Non c'è assolutamente alcuna differenza.
Soprattutto alla luce del fatto che svolgono un servizio pubblico, e devono rispettare quelle che sono le leggi italiane. Il Parlamento dice che la pillola è legale? Bene, tu la DEVI vendere. Punto.

Non la vendi? La farmacia chiude e dò la licenza ad un altro. E fine della casta dei farmacisti.

Re: Il miraggio della pillola del giorno dopo

lun apr 07, 2008 19:27

cotanta saggezza dettata da un solo uomo...
Muzedon for president :P

dai che quanto arriviamo a 50000 utenti attivi fondi un partito tutto tuo

Re: Il miraggio della pillola del giorno dopo

lun apr 07, 2008 20:21

Muzedon ha scritto:Per me non dovrebbe essere possibile per farmacisti e medici essere obiettori di coscienza. Così come non lo è per i militari. Non c'è assolutamente alcuna differenza.
Soprattutto alla luce del fatto che svolgono un servizio pubblico, e devono rispettare quelle che sono le leggi italiane. Il Parlamento dice che la pillola è legale? Bene, tu la DEVI vendere. Punto.

Non la vendi? La farmacia chiude e dò la licenza ad un altro. E fine della casta dei farmacisti.



scusa ma in Italia è ancora possibile scegliere cosa vendere ^^"

Re: Il miraggio della pillola del giorno dopo

lun apr 07, 2008 20:45

Ravenard ha scritto:scusa ma in Italia è ancora possibile scegliere cosa vendere ^^"


Non se il numero di venditori di farmaci è limitato come accade in Italia.
Il male del settore è che le Farmacie si EREDITANO o si vendono, ma tu non potrai mai aprirne una tua senza una licenza (e chi ce l'ha non la vende facilmente, è una miniera d'oro). Questo è il primo problema. Liberalizziamo le farmacie, e il problema è risolto (assieme - forse - a quello dei prezzi troppo alti di alcuni medicinali).
Quindi no, non puoi scegliere COSA vendere se IO (io sono lo Stato, assieme a te) ti dò una licenza per servire 5.000 persone, fornendo tutti i medicinali previsti dallo statuto italiano. Non ti sta bene? Lascia la licenza a chi può fornire il servizio meglio di te.

Stesso discorso vale per i medici. Questi signori si rifiutano di dare assistenza a dei pazienti. Sono denunciabili, se non peggio. Io li radierei dall'albo. Non ti sta bene l'etica medica? NON FAI IL MEDICO! Fai il segretario, e lasci il posto a chi svolge il mestiere MEGLIO di te.
E' lo Stato che decide cosa è lecito o no in medicina, non il singolo. Cento teste, cento pensieri diversi. E quando è in gioco la TUA vita, allora fa la differenza, eccome.
E a chi fa discorsi sull'etica, ricordo come per noi sia abominevole il fatto che un Testimone di Geova farebbe morire i figli pur di non far fare loro una trasfusione di sangue. Ovviamente questo non è concesso. Perchè altre etiche di altre religioni dovrebbero invece trovare spazio negli ospedali? Sia lo Stato Laico a decidere, e i singoli decidano che mestiere fare.

E' come se io fossi un militare, che pretende di ricevere uno stipendio, ma per obiezione di coscienza mi rifiuti di andare in missione al confine, perchè non voglio imbracciare un fucile e sparare. Eh no, troppo comodo.

Re: Il miraggio della pillola del giorno dopo

lun apr 07, 2008 22:47

credo che le farmacie siano private,ed un privato vende cosa vuole.

è come dire che un supermercato è obbligato a vendere la nutella anche se il proprietario non vuole,negozio mio regole mie.

se poi le farmacie sono pubbliche e mi sbaglio è un altro conto

Re: Il miraggio della pillola del giorno dopo

mar apr 08, 2008 08:46

non sono pubbliche o a partecipazioni statali se è questo che intendi, ma il discorso del Muze non è del tutto sbagliato.
è come dire che per un mal di testa in farmacia si rifiutassero di darti un moment o qualche altro medicinale e ti dicessero torna tra tre mesi quando starai peggio così che potremo aprirti in due la testa e darti un po' di morfina per il dolore.
Le farmacie possono non vendere una marca o un particolare medicinale questo si, ma ad oggi la pillola del giorno dopo la si può ottenere solo nei consultori e solo dietro prescrizione medica con ricetta non ripetibile. In Italia il diritto all'obiezione di coscienza è concesso per legge solo nell' interruzione volontaria di gravidanza, ma la FNOMCEO ha ammesso la possibilità di appellarsi alla "clausola di coscienza" (equivalente all'obiezione) anche per la pillola del giorno dopo che ricordiamolo non è una pillola abortiva come lo è invece la RU486.
Io porrei quindi il "limite" all'obiezione di coscienza solo per questa seconda pillola (vietata in Italia al momento), ma non per la prima che invece è un sistema contraccettivo d'emergenza.
lo stesso FNOMCEO in una sua nota a proposito della pillola del giorno dopo recita: "Non può incontrare surrettizie limitazioni che ostacolino la fruizione del diritto della donna che intenda prevenire una gravidanza indesiderata e un probabile successivo ricorso all'aborto".

Re: Il miraggio della pillola del giorno dopo

mar apr 08, 2008 11:33

Se io faccio parte di un qualche culto strano per cui considero forme di vita da difendere virus e microbi e decidessi che mi rifiuto di vendere antibiotici e vaccini varii? Ravenard tu stesso lo riterresti assurdo, una farmacia vende farmaci, che vengono pure pagati a prezzo molto caro, il non voler vendere questa pillola non è altro che una questione politica, nulla di più.
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