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 Oggetto del messaggio: I numeri dell'oppressione Isrealiana in Palestina
MessaggioInviato: mer gen 07, 2009 10:29 
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Sarà che sono il solito comunista, sarà che ho sempre simpatizzato per gli oppressi, sarà che da giovane usavo la kefia... ma i servizi giornalistici di questi giorni mi fanno inca$$are come pochi.
Senza contare le interviste ai nostri rappresentanti del governo... che non solo mi fanno vergognare di essere italiano, ma mi fanno quasi (colmo dei colmi) desiderare di essere francese. :roll:

Articolo da leggere soprattutto se davvero si pensa che il terrorismo sia solo una bomba palestinese su un pullman e i missili israeliani sui civili "guerra giusta".

I numeri della oppressione israeliana contro i palestinesi negli otto anni dall'inizio della seconda Intifada

Negli otto anni trascorsi dallo scoppio della seconda Intifada o Intifada di al-Aqsa, nel settembre del 2000, le forze di occupazione israeliane hanno intensificato le aggressioni contro la popolazione palestinese. Questi sono i risultati:

Morti e feriti. Secondo una ricerca condotta dai Comitati per il lavoro sanitario, i militari hanno ucciso 5389 palestinesi tra Cisgiordania, Striscia di Gaza, Gerusalemme e Israele. 75 cittadini, in prevalenza agricoltori, bambini e donne sono stati uccisi dai coloni. La maggior parte degli omicidi è avvenuto alla presenza di soldati dell’occupazione.

32.720 sono i palestinesi feriti: 3530 hanno riportato handicap permanenti.


I bambini uccisi sono 995. Shadha Odeh, direttrice generale dei Comitati per il lavoro sanitario, ha spiegato che tra le vittime ci sono 194 donne, 995 bambini e 4200 uomini. 492 sono stati uccisi dai bombardamenti. 746 militanti sono stati ammazzati attraverso operazioni mirate. 233 sono morti sui “campi di battaglia”.

Malati morti ai checkpoint. 135 malati sono morti a causa dell’impossibilità di raggiungere gli ospedali e i centri medici. Sono stati registrati 70 parti ai checkpoint: 35 neonati sono deceduti a seguito delle complicazioni igienico-sanitarie.

I posti di blocco sono 630, di cui 93 con la presenza di soldati e 537 formati da barriere di cemento e di cumuli di terra. L’esercito israeliano ha chiuso il 65% delle strade della Cisgiordania e della Striscia di Gaza.

Malati e assedio. Durante oltre un anno di assedio alla Striscia di Gaza, sono morti più di 220 malati a causa della mancanca di medicine e del divieto di recarsi all’estero per le cure mediche.

Medici e studenti nel mirino. I Comitati hanno denunciato l’uccisione di 40 operatori sanitari, tra medici, soccorritori e infermieri, e il ferimento di centinaia di altri.

Gli studenti uccisi sono 664, di 199 erano universitari. I feriti sono 3602, di cui 1245 gli universitari. 37 sono gli insegnanti uccisi e 55 i feriti.

65 mila detenuti. Per quanto riguarda gli arresti, durante gli otto anni di Intifada, 65.000 palestinesi sono stati imprigionati. 8459, tra cui 78 donne, sono tuttora detenuti nelle prigioni israeliane.

Sono 195 i prigionieri morti durante la detenzione. A provocare il decesso è stata la mancanza di adeguate condizioni igienico-sanitarie, di cure mediche e interventi chirurgici quando necessari, le torture e le esecuzioni vere e proprie. 1300 soffrono di malattie croniche, La legge per “la sicurezza generale in Israele” permette la tortura psicologica e fisica dei detenuti palestinesi.

Pratiche punitive contro i prigionieri. Ai detenuti malati non vengono somministrate medicine. Per ogni genere di patologia vengono dati solo “calmanti”. Non vengono eseguite operazioni chirurgiche. Gli infermieri non sono sempre presenti. Le prigioni sono prive di attrezzature mediche e apparecchiature per la respirazione. L’alimentazione è carente e i malati infettivi vivono in promiscuità con i sani. Quando vengono trasferiti, i detenuti malati sono ammanettati mani e piedi e visitati da dietro una rete. Sono lasciati in stanze umide e mal areate.

Donne prigioniere. La maggior parte, in particolare le donne incinte e le madri, sono rinchiuse nelle carceri di Talmud e ar-Ramleh, dove manca anche la ginecologa. Al momento del parto, le detenute sono legate. Il neonato viene trattato come un prigioniero: non riceve cure mediche e alimentazione adeguata.

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 Oggetto del messaggio: Re: I numeri dell'oppressione Isrealiana in Palestina
MessaggioInviato: mer gen 07, 2009 13:42 
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Historia se repetit... sembra infatti che gli ebrei abbiano imparato molto bene dai loro aguzzini nazisti.


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 Oggetto del messaggio: Re: I numeri dell'oppressione Isrealiana in Palestina
MessaggioInviato: mer gen 07, 2009 13:51 
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Darkwing ha scritto:
Historia se repetit... sembra infatti che gli ebrei abbiano imparato molto bene dai loro aguzzini nazisti.

quando ho detto la stessa cosa mi hanno dato del nazista, sto odiando Israele di cuore, eppure dovrebbero saperlo cosa vuol dire essere sterminati :mad:

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le apparenze esistono per guardare oltre, giacchè il cuore più grande può battere nell'essere più piccolo e singolare. Chi chiude gli occhi per presunzione non scoprirà questo preziosissimo tesoro ne in se stesso nè negli altri
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 Oggetto del messaggio: Re: I numeri dell'oppressione Isrealiana in Palestina
MessaggioInviato: mer gen 07, 2009 13:55 
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gio83 ha scritto:
quando ho detto la stessa cosa mi hanno dato del nazista


Beh, se i tuoi amici sono tutti come quel simpaticone su facebook... non stento a credere che ti abbiano dato del nazista! :asd:

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 Oggetto del messaggio: Re: I numeri dell'oppressione Isrealiana in Palestina
MessaggioInviato: mer gen 07, 2009 13:59 
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no, ho il fratello che è peggio di lui :asd:

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 Oggetto del messaggio: Re: I numeri dell'oppressione Isrealiana in Palestina
MessaggioInviato: mer gen 07, 2009 15:46 
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Località: Nelle oscure terre boschive elvetiche...
Sinceramente a me viene una gran tristezza, soprattutto per il fatto...che dalla storia non si è imparato proprio nulla :-|
Bob Dylan ha fatto domande di cui forse sappiamo la risposta :( e questa ne è la dimostrazione, come mille altre guerre che si stanno combattendo

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"...muoio ogni attimo e rinasco nuovo e senza ricordi:vivo e intero,non più in me, ma in ogni cosa fuori."

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 Oggetto del messaggio: Re: I numeri dell'oppressione Isrealiana in Palestina
MessaggioInviato: mer gen 07, 2009 18:25 
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SAVE THE CHILDREN: INACCETTABILE MORTE DI OLTRE 100 BAMBINI

ROMA - "I recenti attacchi alle due scuole delle Nazioni Unite, utilizzate per accogliere bambini e famiglie costrette ad abbandonare le proprie case a Gaza, hanno causato la morte di altri bambini e persone innocenti" denuncia Valerio Neri, direttore generale di Save the Children Italia. Le stime precedenti l'attacco parlavano di almeno 100 minori fra le vittime. Tuttavia, a seguito di queste ultimi gravi violenze, il bilancio delle vittime fra i bambini - sottolinea l' organizzazione umanitaria - è sicuramente ben maggiore. "La crisi - aggiunge Neri - continua ad avere un enorme e devastante impatto sui minori e le loro famiglie, la gran parte delle quali ha dovuto abbandonare le proprie abitazioni senza poter contare su rifugi o luoghi sicuri dove stare. Save the Children torna a chiedere con forza di arrivare a una soluzione pacifica del conflitto e alla cessazione immediata delle ostilità da entrambe le parti, affinché sia possibile garantire la piena assistenza umanitaria ai bambini e alla popolazione civile". Save the Children, che opera in Medio Oriente dal 1953, ha attivato una raccolta fondi a sostegno delle attività di aiuto e soccorso, che in questo momento consistono prevalentemente nella distribuzione di cibo.

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io, se posso dire la mia, ho una forte paura che alla fine le cose degenerino...

gli israeliani sembra vogliano a tutti i costi sopprimere quelli che ritengono terroristi e i palestinesi non si fermano fino a quando gli israeliani non sono annientati :shock: cosa ci si può aspettare da uan testardaggine così???

mi chiedo per quale motivo si è arrivati a questo...non lo concepisco a cominciare dalla formazione di isralele...politica o non politica temo solo che finirà male...

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 Oggetto del messaggio: Re: I numeri dell'oppressione Isrealiana in Palestina
MessaggioInviato: mer gen 07, 2009 20:30 
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il fatto è semplice, nel 48 Israele, potenza economica non indifferente, stanca di non avere un territorio attacca e occupa la Palestina, nessuno dice niente e loro si insediano, ma i palestinesi non accettano la cosa, solo che non hanno la forza (ne gli appoggi politico - finanziari) di Israele, La Gran Bretagna si assume il protettorato di Israele (anche perchè altrimenti avrebbero invaso anche l'Egitto, altro protettorato inglese). Ora, i palestinesi non hanno la forza di muovere guerra, quindi attuano la "guerriglia" attacchi "terroristici" e quando questo avviene Israle bombarda.......
Il conflitto ormai sarà effettivamente infinito, si parla di rivendicazione di territori (soprattutto della capitale Gerusalemme) considerata da entrambi la capitale.

Aggiungo solo un interrogativo: storicamente li ci sono sempre stati i palestinesi, quindi di chi è il territorio?
Ora come ora dei più forti....... :mad:

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C'è qualche imprecisione nel tuo post... Israele non è nato dopo una vera e propria guerra di "invasione", ma i territori sono stati assegnati "a tavolino" dall'ONU (su proposta dell'UNSCOP). I territori inizialmente erano minori di quelli attuali (conquistati solo successivamente con invasioni a ripetizione).

E' ovvio che le persone sfrattate e perseguitate (ci fu una vera e propria pulizia etnica verso i palestinesi alla fine degli anni '40) tentarono, con l'appoggio degli stati vicini (che dire malandati era fare un complimento, all'epoca) di riprendersi le loro case.
Ovviamente non ci riuscirono, Israele era appoggiato da Francia e Gran Bretagna, allora imperi coloniali, mentre i palestinesi da Egitto e Siria (allora paesi colonizzati e "liberati" dopo la seconda guerra mondiale).

Fu guerra allora, è guerra adesso.
Ognuno la combatte con i suoi metodi, adesso i razzi di Hamas (inutili, c'è da dirlo), allora con le mine israeliane sulle case palestinesi (inutili, ma efficacissime sui civili).

Chi è il buono e chi è il cattivo? :roll:

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MessaggioInviato: mer gen 07, 2009 21:41 
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Grazie Muze per le precisazioni ho scritto di getto ed a ricordo senza ricontrollare l'esattezza di quel che scrivevo.

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si la storia la sapevo anche io così, ma ci facevo rientrare anche l'america con i numerosi interessi ecomomici che la legano agli israeliani, penso ai grandi finanziatori ebreaici americani...sbaglio o c'è un fondo di verità???

cmq io rinnovo la mia paura...

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 Oggetto del messaggio: Re: I numeri dell'oppressione Isrealiana in Palestina
MessaggioInviato: gio gen 08, 2009 00:18 
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non vorrei sembrare filo-ammmmericano, ma credo sarebbe doveroso citare i morti da ambo le parti anche se è palese a mio dire che chi si ritiene superiore dovrebbe fare il primo passo verso la pace.

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 Oggetto del messaggio: Re: I numeri dell'oppressione Isrealiana in Palestina
MessaggioInviato: gio gen 08, 2009 00:35 
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Skaan Natsaclanee ha scritto:
non vorrei sembrare filo-ammmmericano, ma credo sarebbe doveroso citare i morti da ambo le parti anche se è palese a mio dire che chi si ritiene superiore dovrebbe fare il primo passo verso la pace.


Dei morti israeliani parlano abbondantemente tutte le emittenti radio-televisive italiane, e quelle occidentali in generale. ;)

Volevo semplicemente offrire uno spunto di riflessione "antagonista", per cercare di capire che lo stereotipo da film americano "noi bravi, loro malvagi" poco si adatta alle guerre in genere, e men che meno a questa.
Vogliono far passare i palestinesi per carnefici dei poveri ebrei che tanto hanno già sofferto. :x In questo momento, e dal '47 ad oggi, si è trattato, al contrario, di una vera e propria persecuzione contro il popolo palestinese da parte degli israeliani che, con la scusa della difesa, hanno invaso, bombardato, creato veri e propri campi di prigionia (con tanto di tatuaggi con numero, stile lager nazista), minacciato l'intero medio oriente con le loro bombe atomiche Made in USA. :roll:

Ora, siamo tutti contrari al terrorismo islamico. E siamo tutti contrari, in linea di massima, alla guerra, in quanto portatrice di morte. :sisi:

Ma difendere Israele e condannare la Palestina è un po' come condannare la Francia di De Gaulle, o l'Italia partigiana, o la Cecoslovacchia di Jan Opletal per essersi opposte all'invasione nazista.
Sul campo, nei territori occupati (ma non solo) abbiamo un invasore e un invaso, poi possiamo dire tutto quello che ci pare.

Se li avessimo noi in casa nostra, combatteremo per riprenderci le nostre case e le nostre vite. :sisi:

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 Oggetto del messaggio: Re: I numeri dell'oppressione Isrealiana in Palestina
MessaggioInviato: gio gen 08, 2009 04:29 
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Non vorrei farlo ma scrivo lo stesso. Considerate per favore l'ora tarda...
Comunque lo stato d'Israele non nasce con intento bellico o con idee di pulizie etniche. Il problema nasce perché in due anni differenti è stata assegnata/venduta la stessa terra a due proprietari diversi.
Lo stato d'Israele non è un regime teocratico e palestinesi ed ebrei hanno sempre convissuto in palestina Gio, secondo il Vangelo, Gesù nasce in Palestina e però è ebreo, il che la dice lunga sulla convivenza :P
Molti problemi sono nati dopo la guerra dei sei giorni http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_dei_sei_giorni , guerra nella quale paesi occidentali hanno sperato e costruito, forzando prima l'uno poi l'altro a muovere guerra. Israele poteva essere una zona comoda per tanti e i palestinesi potevano diventare un pretesto per tanti altri ancora. Palestinesi ed ebrei, ripeto, hanno sempre convissuto assieme, sono praticamente lo stesso popolo, e la risposta al tuo interrogativo Male, è che sono tanti i paesi che ci mangiano e che portano avanti la propria politica deliquenziale. Israele è un nemico per tutti i paesi arabi (il motivo è ovviamente ignoto ai più), e quindi regimi totalitari o teocratici possono scaricare tutte le colpe su questo stato e anzi alimentare il proprio potere grazie a questo. Israele è anche la scusa per i paesi occidentali di prevaricare e bombardare gli stati mediorientali. Il terrorismo fa comodo a chi sta dietro ad Israele, e ad una parte degli israeliani (da non confondere con gli ebrei, perché cristiano non vuol dire italiano e viceversa :P) per continuare il proprio sporco gioco (Rabin fu assassinato da un'estremista di destra, da un pazzo che appoggiava il Likud, che guardacaso è andato al potere dopo un po'... I bombardamenti israeliani viceversa fanno comodo ai terroristi, per qualche motivo armi, esplosivi e bombe varie riescono sempre a trovarli, pane no. I terroristi non vogliono dare pane ma morte e povertà ai palestinesi e ai paesi intorno. Ciò non giustifica l'atteggiamento d'Israele che sembra il più delle volte fare il gioco dei terroristi, un cane che si morde la coda.
Ripeto la politica israeliana che io disapprovo completamente, non rispecchia assolutamente lo spirito della nascita d'Israele, spirito che viene rispecchiato da autori quali Amos Oz o David Grossman (aveva un figlio ufficiale nell'esercito israeliano, è morto grazie alla guerra, molto toccanti i suoi discorsi a riguardo, discorsi in cui non esiste odio e rabbia, solo dolore, non dolore rancoroso, dolore sincero), per citarne un paio...

Non alimentiamo l'odio più di quanto non stiamo già facendo =)

Scusate per come è stato scritto il post, però sono stanco e avevo paura di perdermi, probabilmente l'avrò fatto, cercate di trarre il concetto di quello che volevo dire e scusate anche la prolissità

Mi sono editato il fatto che avessi scritto Bibbia invece che Vangelo, ieri notte mi era venuto in mente che potevo aver scritto Bibbia ma non avevo la forza di riaccendere il computer

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Amore è la legge, amore sotto la volontà

Ogni uomo ed ogni donna è una stella.


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