Discutiamo insieme i grandi temi di attualità: cronaca, politica, religione, eventi sportivi e tutto ciò che riempe le pagine dei quotidiani!
Rispondi al messaggio

Re: Sbirri infami

sab giu 26, 2010 12:30

Vero, però onestamente a me rompe particolarmente che si parli solo del fatto questo poverino è stato maltrattato e non del fatto che di notte fugge da un controllo ed ha un coltello in auto. I giornalisti dovrebbero essere obbiettivi su questi pochi casi non protetti da bavagli politici...


Ubi maior, minor cessat.

Dal canto mio il tipo il coltello non l'ha certo "consegnato" :asd:

Re: Sbirri infami

dom lug 25, 2010 11:17

Palermo - Sequestrata una pistola spaziale all'aereoporto Falcone - Borsellino

Sventato all'aereoporto Falcone-Borsellino di Palermo un possibile attentato (forse nucleare).
Un alieno, travestito da bambino di 4 anni, certamente extraterrestre, si è presentato al controllo partenze.
Per sviare i solerti controllori delle forze dell'ordine , dava la mano alla Mamma.

Tutto sembrava presagire bene, bella giornata, caldo, e nessuna calca al controllo.
Quando gli occhi di un poliziotto hanno visto la terribile arma di distruzione; una pistola spaziale a raggio fotonico in un materiale leggerissimo simile alla nostra plastica.
Immediati i controlli, il fermo e dopo avere constato la potenza distruttiva dell'arma in possesso del pericoloso nano spaziale, IL SEQUESTRO.

A nulla sono valse le giustificazioni della sig.ra che lo teneva per mano; con risposta ferma e decisa dei poliziotti la potente arma è stata sequestrata dalle Forze dell'Ordine.
Quello che ci ha incuriositi, visto che eravamo all'aereoporto, è il fatto che non abbiano anche arrestato l'extraterrestre che intanto si allontanava con strane grida a noi incomprensibili ed emettendo dagli occhi delle gocce acquose lucide, simili alle nostre lacrime.

Ancora una volta la Terra è salva.

Re: Sbirri infami

dom lug 25, 2010 12:30

Vabbè, con tutta probabilità il sequestro è eccessivo se veramente è stato fatto, ma le leggi ed i regolamenti non li scrivono gli agenti e se vi è scritto che a bordo non possono salire neanche armi giocattolo, è stato un errore della signora provare ad imbarcarsi. Certo, ad oggi è facile riderci su, ma se invece fosse successo poi qualcosa tutti avrebbero criticato gli agenti che sapevano e non avevano impedito

Re: Sbirri infami

dom lug 25, 2010 13:39

La foto della pistola fotonica, giusto per rendere l'idea dell'idiozia delle regole (o di chi le fa rispettare).

Immagine

E' chiarissimo che non è un'arma che può essere taroccata per sparare un colpo (quelle sono metalliche e ci abbiamo giocato tutti da piccoli).
Quantomeno, un giocattolo che abbia la forma di una pistola è vietato, un giocattolo che ha la forma di un T-Rex invece è sicuramente innocuo. Suvvia, sono indifendibili. :D

Re: Sbirri infami

dom lug 25, 2010 17:51

Muzedon ha scritto:...giusto per rendere l'idea dell'idiozia delle regole (o di chi le fa rispettare).

Dire che una regola è sciocca stà bene... ma se è legge, questa va rispettata. :-| Non mi sembra niente di complesso, oltretutto, o di anticostituzionale :asd:

Sul discorso degli oggeti vietati sugli aeroporti... :ahah:

Re: Sbirri infami

dom lug 25, 2010 17:52

goldrake ha scritto:
Muzedon ha scritto:...giusto per rendere l'idea dell'idiozia delle regole (o di chi le fa rispettare).

Dire che una regola è sciocca stà bene... ma se è legge, questa va rispettata. :-| Non mi sembra niente di complesso, oltretutto, o di anticostituzionale :asd:

Sul discorso degli oggeti vietati sugli aerei... :ahah:

Re: Sbirri infami

lun lug 26, 2010 10:38

goldrake ha scritto:Dire che una regola è sciocca stà bene... ma se è legge, questa va rispettata. :-| Non mi sembra niente di complesso, oltretutto, o di anticostituzionale :asd:


Si, ma c'è un'enorme differenza tra "arma giocattolo" e "giocattolo a forma di arma". :?

Le "armi giocattolo" sono metalliche e hanno quel tappino rosso (per legge) che le identifica in quanto tali. Senza, potrebbero essere modificate per far partire un proiettile vero (ma ricordiamoci, uno ed un solo colpo, il rinculo e il calore rovinerebbero la canna del giocattolo, che non è ovviamente fatta per resistere a simili sollecitazioni). Tra l'altro funzionerebbe solo a bruciapelo, dato che la precisione di un giocattolo è ovviamente minima.

Un giocattolo di plastica, ovviamente, non si presta a questo tipo di utilizzo. Quindi la pistola fotonica del nostro giovane terrorista non può essere considerata in nessun modo pericolosa.

Le leggi vanno rispettate, può essere vero. Ma le leggi vanno anche applicate con buonsenso.

Re: Sbirri infami

lun lug 26, 2010 16:12

purtroppo però non è possibile.
gli agenti (ma anche i superiori) devono far rispettare le leggi anche se le considerano idiote...
Quella era chiaramente un giocattolo, ma vorrei sapere tutta la storia prima di "sparare" :goccia: sentenze.

Re: Sbirri infami

lun lug 26, 2010 23:16

Si, ma c'è un'enorme differenza tra "arma giocattolo" e "giocattolo a forma di arma". :?

Esistono solo giocattoli a forma di arma, comunemente (anche se impropriamente) dette "armi giocattolo". Noterai da te che un'arma non può essere un giocattolo. XD Gli unici tipi di armi "ridotte" (aria compressa et similia) sono comunque considerate armi e vanno dichiarate come tali. XD

Re: Sbirri infami

mar lug 27, 2010 00:33

Non parlo di quelle ad aria compressa.
Parlo di riproduzioni metalliche di pistole a tamburo (considerati giocattoli per bambini) che non possono sparare (ovviamente, hanno del metallo ad ostruire la canna), ma che possono essere modificate per sparare un colpo (sostituendo il tamburo e limando via il metallo in eccedenza).

E' difficile da spiegare se non avete mai avuto una 44 Magnum giocattolo. Pesava mezzo chilo e comunque poteva essere un'arma contundente, se non da fuoco. :D
E' qualcosa di molto diverso dalla pistoletta spaziale di plastica del bambino palermitano. XD

Re: Sbirri infami

mar lug 27, 2010 00:37

Bhe, a questo punto credo che per far prima le abbiano proibite tutte :lol:
Da piccolo avevo una mauser portachiavi grande un pollice adulto che sparava caps!!!

Re: Sbirri infami

mar lug 27, 2010 10:30

goldrake ha scritto:Da piccolo avevo una mauser portachiavi grande un pollice adulto che sparava caps!!!


Terrorista!!! XD

Re: Sbirri infami

mar lug 27, 2010 14:54

Muzedon ha scritto:
goldrake ha scritto:Da piccolo avevo una mauser portachiavi grande un pollice adulto che sparava caps!!!


Terrorista!!! XD

Brigatista semmai :asd:

Re: Sbirri infami

ven mar 04, 2011 10:53

"Stuprata dai carabinieri in caserma"
denuncia-shock di una donna a Roma

Indaga la Procura. I militari: c'è stato sesso ma lei era consenziente. La 32enne era stata fermata per un furto di vestiti. Agli abusi hanno partecipato tre uomini dell'Arma e un vigile urbano


ROMA - Il buio e il silenzio di una caserma deserta. Una donna priva della libertà. Un uomo in divisa da carabiniere e un vigile urbano che godono del suo corpo di detenuta. Altri due militari che ascoltano, capiscono, e tacciono. È storia della notte tra mercoledì 23 e giovedì 24 febbraio. Stazione dei carabinieri del Quadraro, periferia a est della città. Una madre di 32 anni, detenuta in una camera di sicurezza della caserma dopo un arresto in flagranza per furto, ha rapporti sessuali completi e ripetuti con almeno uno dei tre carabinieri che l'hanno in custodia e con un agente della polizia municipale che è in quegli uffici. "Una violenza", denuncia lei. "Un abuso" vigliacco consumato su chi è privato della libertà e dunque è di per sé in una condizione di "minorità fisica e psicologica", ipotizza il procuratore aggiunto Maria Monteleone che procede nei confronti dei tre militari. E della loro stupefacente giustificazione: "È vero il rapporto sessuale c'è stato, ma quella donna era consenziente".

I fatti, dunque. Almeno per come è possibile in questo momento ricostruirli incrociando il racconto della donna (che trovate in queste pagine) e quello consegnato dai militari alla loro catena gerarchica prima, alla procura della Repubblica, poi.

Mercoledì 23. S., 32 anni, nata a Crema e a Roma da qualche tempo, viene sorpresa in un magazzino dell'Oviesse del quartiere Casilino mentre ruba dei capi di abbigliamento. La donna è giovane, bella, e ha una vita complicata. Dice di essere ragazza madre, non ha una casa, non ha un lavoro, si appoggia nell'appartamento del suo compagno, un agente immobiliare. Il pomeriggio del 23, il suo verbale di arresto viene redatto nella caserma dei carabinieri del Casilino. "Andrai a giudizio per direttissima domani", le spiegano. "Stanotte la passi dentro". Nelle camere di sicurezza del Casilino non c'è posto. S. viene quindi trasferita alla stazione del Quadraro. Arriva che è notte. E di lei si "occupano" tre militari di turno ("un appuntato e due carabinieri - riferiscono fonti del Comando Generale - dal foglio disciplinare immacolato"). I tre arrivano in caserma quando S. è già nella sua cella. Hanno passato la serata fuori e si sono tirati dietro un amico, un vigile urbano. Hanno bevuto e fanno bere anche S. E qui - racconta lei - comincia il suo incubo. I quattro le aprono la porta della cella. Le dicono di seguirli in sala mensa. Il rapporto sessuale è ripetuto. E di almeno un carabiniere, S. memorizza i tatuaggi su una parte del corpo.

La mattina dopo, giovedì 24 febbraio, S. è in tribunale per la convalida del suo arresto per furto. È stordita, umiliata. Ricorda il sesso, non ha memoria di violenza fisica. Al giudice monocratico e al pm di udienza non racconta nulla. Viene scarcerata e, convinta dal compagno, nel pomeriggio si presenta alla stazione dei carabinieri del Casilino per sporgere denuncia. I militari la accompagnano al Policlinico Casilino, dove viene sottoposta al tampone vaginale e, visitata, si certifica "l'assenza di segni visibili di violenza sul corpo".

La Procura comincia a indagare a ritmo indiavolato. Gli atti vengono secretati. Il racconto dettagliato della ragazza (a cominciare dal dettaglio del tatuaggio sul corpo di uno dei militari) trova riscontro. Gli indagati afferrano quanto scivoloso sia per loro il terreno e scelgono una strada antica. Se non c'è violenza fisica - argomentano - è la prova che non c'è stata violenza sessuale. S. ha fatto sesso perché è quello che voleva. E poi, S. è una "sbandata". È un toppa peggiore del buco. Che, se possibile, rende ancora più determinato il procuratore, Maria Monteleone. Nella difesa dei carabinieri e del vigile urbano c'è infatti qualcosa che rende ancora più odioso quel che è accaduto. I quattro non capiscono - o fingono di non capire - che la violenza è nel presupposto della condizione in cui S. è precipitata la notte in cui i suoi carcerieri hanno goduto del suo corpo. Che diventa oltraggioso persino parlare di una "seratina" di alcool e sesso con una detenuta. Che non esiste consenso in un rapporto tra un uomo libero e una donna dietro le sbarre. Ma tant'è. La difesa, ad oggi, resta questa. Nell'imbarazzo profondo, nella vergogna, che ora diventano dell'Arma intera e del suo Comando generale.

Re: Sbirri infami

ven mar 04, 2011 11:39

io sono più dell'idea che sia stata lei ad adescarli per farsi rilasciare e loro stupidi in egual misura :asd:
Rispondi al messaggio