L'Fbi chiude Megaupload, Anonymus risponde

[Illusoria]

Il fatto di non poter vedere film gratis non è una grossa perdita o limitazione alle libertà personali, tutt'altro. Conserviamo la nostra indignazione per cose più gravi, tipo le leggi che vorrebbero equiparare i blog alle testate giornalistiche, con tanto di controlli e censure per le notizie. Di pornazzi gratis e videogames crackati possiamo anche fare a meno (alla fine MegaUpload veniva usato al 90% per queste cose, non siamo ipocriti, suvvia)

Gran parte delle piccole nicchie si scambiano interessi culturali attraverso la condivisione; e ci sono film di altissimo livello, per fare un esempio, che in Italia non vengono mai distribuiti e vengono tradotti artigianalmente per poi essere visti in dvdrip, altrimenti resterebbero opere sconosciute. Se le major avessero il controllo totale che sognano sopravvivrebbe solo l'arte pubblicizzata di massa e gli artisti underground, da poveri sfigati, non potrebbero contare nemmeno sul quel passaparola del filesharing per farsi conoscere in giro e ricevere almeno un briciolo di notorietà.
Il mercato di per se stesso è una tirannia di "ciò che vende" contro "ciò che non vende" e la grande arte non è mai popolare, diventerebbe sempre meno disponibile, sempre più rara e chi ha pochi soldi per "beni superflui" sarebbe costretto all'ignoranza.
Eliminando il file-sharing scomparirebbero e verrebbero dimenticati tantissimi capolavori che non hanno la visibilità o la notorietà delle opere più commerciali.
Poi Muze il tuo film preferito è Matrix, del cinema D’autore non ti frega una mazza e la questione non ti tocca minimamente. Ma per altri è diverso.

[Muzedon]

Rispondere senza aver letto bene quello che ho scritto, genera risposte sbagliate.

[Illusoria]

Più che risponderti stavo facendo un discorso generale. Ad ogni modo puoi sempre correggermi senza ricorrere a massime ambigue che non chiariscono su dove ti abbia frainteso.

[Muzedon]

Più che risponderti stavo facendo un discorso generale. Ad ogni modo puoi sempre correggermi senza ricorrere a massime ambigue che non chiariscono su dove ti abbia frainteso.

Mi hai quotato, quindi pensavo che rispondessi a me.
Non ho mai detto di essere contrario al file sharing, che come hai detto tu, offre infinite possibilità di diffusione di opere e contenuti introvabili sul mercato (anche volendole pagare, intendo).

Quello che dicevo, è che non è sbagliato il COSA (il file sharing) ma il COME (ossia utilizzando server d'appoggio). La via è il peer-to-peer, ossia la connessione diretta tra utenti, usando la rete non come mezzo di storage, ma solo come via di passaggio dei dati. Non c'è reato (o meglio, è più difficilmente inquadrabile e dimostrabile) nello scambio di risorse tra singoli individui. Ovviamente, questo vale solamente se vogliamo utilizzare e beneficiare di opere che comunque non abbiamo alcuna intenzione di pagare. Non ne avremmo il diritto, ma sulla rete il concetto di libertà è un po' diverso dal solito. Un po' come dire che posso rubare il caviale dai gourmet perché è un mio diritto mangiarlo e non lo trovo alla Lidl.

Se si violano le leggi, si abbia quantomeno l'onestà di dire: ok, stavo rubacchiando, mi hai beccato!

Sottigliezze legali a parte, il fatto che la gente scelga lo streaming o il file storage perché "più comodo" la dice lunga. E' facilmente perseguibile e individuabile. E infatti il proprietario di Megavideo si è preso 50 anni di carcere, applicando leggi vecchie di 20 anni. Io continuo ad usare Emule, ove necessario, nessuno verrà mai arrestato per aver prestato un film pirata ad un amico. Se si deve condividere, meglio farlo con i giusti criteri.

[Skaan Natsaclanee]

io ricordo napster
Comunque credo che a breve i due sitozzi incriminati riapriranno magari con un paio di avvertenze da leggere e poco altro.

[Illusoria]

Quello che dicevo, è che non è sbagliato il COSA (il file sharing) ma il COME (ossia utilizzando server d'appoggio).

Detto così chiaramente sono d’accordo: nella parte che avevo quotato non avevi specificato bene a cosa ti riferivi.
Però all’atto pratico bisogna dire che emule è lentissimo e anche i file torrent richiedono da parte del releaser e degli utenti una certa dedizione, altrimenti finiscono le fonti e la release muore; fatto che succede non di rado perché c’è scarsa responsabilità morale e molto vampirismo (senza offesa per i vampiri valmneriani).
Il sistema offerto dai vari filesonic, fileserve, Wupload, rapidshare, megaupload (R.I.P.), ecc… è molto più comodo per un releaser, il quale una volta caricati i file nel server non deve restare in seed e può conservare la banda di upload totalmente libera. Inoltre i siti di file hosting garantiscono sempre l’anonimato di chi paga per un account premium e quindi i rischi legali sono solo sulle spalle di chi gestisce il servizio in questione e non su chi li riempie di file pirata. In teoria i gestori del servizio dovrebbero rimuovere i file che violano il copyright, ma non sono sempre identificabili, a volte vengono protetti da password, e inoltre sarebbe controproducente per la compagnia perché perderebbe molti degli abbonati.
Andando in giro per vari blog più volte mi sono imbattuta in album di band sconosciute anche su youtube e messi negli storage online. Oppure in dvdrip di film irreperibili con altri sistemi, cioè materiale che via P2P non esiste e che andrebbe perduto se scomparissero i servizi di archiviazione online (ipotesi comunque molto remota).
Il Peer to peer è un sistema "più onesto" perché non ci sono secondi fini di lucro come avviene con gli storage, però al contempo ci vorrebbe più cameratismo tra gli utenti che scaricano, così diminuirebbe il rischio che a un certo punto vengano a mancare le fonti dei file.
Non promuovo mica la pirateria in toto, ma giustifico il fenomeno per quel che riguarda le opere a visibilità zero e le opere introvabili; inoltre trovo bigotti diversi concetti sulla logica del diritto d'autore che in un contesto virtuale risultano inapplicabili. Sopratutto per quel che riguarda i tanti diritti di autori stramorti.

[Ravenard]

ma penso che il problema di fondo sta più sulla legalità della chiusura che altro, perché il servizio di hosting di mega.com era legale e fin troppo rapido nel cancellare materiale protetto da copyright. Per lo stesso motivo potrebbero tranquillamente chiudere youtube visto che anche li è possibile trovare materiale soggetto a restrizioni e protetto.

[Illusoria]

Aver tagliato la testa al capo dei ribelli, per riprendere l'espressione di Logan, ha funzionato bene: i filehosting stanno passando un brutto momento e Fileserve e Filesonic sono sotto tiro. Filesonic è diventato inagibile mentre fileserve, così come uploadstation e altri, hanno bloccato la condivisione.
Qualche screenshoot sotto spoiler rende meglio l’idea.

Spoiler: Visualizza

Potrebbe essere l'inizio della fine dell'era del filehosting (che comunque serviva anche per condividere dati legalissimi).

[Illusoria]

News da webmaster point
La chiusura di Megaupload sta comportando una reazione a catena. Anche altri siti di file hosting come Filesonic, Fileserve e Uploaded.to stanno autonomamente limitando i propri servizi.
Nuovi siti bloccati o autocensurati. Le scosse di assestamento sul terreno del download e dello streaming di film, musica e software stanno proseguendo senza soluzione di continuità. Il terremoto della chiusura di Megaupload ha provocato delle conseguenze che vanno al di là del semplice oscuramento di uno dei più popolari siti di condivisione file. Nella sola giornata di oggi sono arrivate alcune conferme. La prima è di Filesonic. Si tratta di uno spazio web si cui caricare contenuti multimediali che, soprattutto negli ultimi mesi, ha visto moltiplicare gli utenti ovvero il materiale condiviso ovvero il giro d’affari.

Il sito è stato autoridimensionato. Chi prova a scaricare un file disponibile fino a poche ore fa, si trova davanti il seguente messaggio: “Tutte le funzionalità di condivisione sono ora disabilitate. Il nostro servizio può essere ora utilizzato solo per uploadare e per scaricare i file caricati personalmente”. Filesonic (250 milioni di pagine viste al mese) è dunque attivo, ma funziona solo per caricare contenuti personali a proprio uso e consumo. L’immagine dell’arresto di Kim “Dotcom” Schmitz, creatore di Megaupload, accusato di violazione delle norme a tutela del diritto d’autore e riciclaggio di denaro sporco, ha fatto il giro del mondo e ha messo in allarme la blogosfera.

Stanno scomparendo anche i file su Fileserve, il cui bollino di divieto di accesso sta comparendo sempre più spesso. Il sito Uploaded.to, poi, ha detto addio agli Stati Uniti e sta lavorando per spostare la base operativa da cui proporre i servizi a Hong Kong. Panico anche fra gli utenti di Rapidshare, Mediafire, MovShare, Videobb, Videozer, NovaMov e VideoWeed. A non fare un passo indietro è il team di hacker Anonymous: “Stiamo lanciando il più grande attacco di sempre ai siti governativi e dell’industria musicale. L’FBI non credeva mica di passarla liscia? Avrebbero dovuto aspettarsi la nostra risposta”.

[Ravenard]

per ora hotfile resiste stoicamente

[Kagura]

Forse parte da qui la fine del mondo dei Maya: una mega-guerra informatica tra lobbisti e anonimi per questioni di libertà di circolazione delle idee vs questioni di diritto d'autore.
Avviserò Giaccobbo.
Mi chiedo se la questione del riciclaggio di denaro sporco non sia solo un'aggiunta per "pepare" un'accusa di violazione del diritto d'autore, che agli occhi della gente comune non sembra un crimine.

[Illusoria]

In teoria la fine del mondo dovrebbe cominciare con la tempesta elettromagnetica che porterà al collasso dell’intera rete informatica. Però è meglio che Giacobbo non prenda in considerazione la faccenda, così può continuare a fantasticare beato sui Templari, gli UFO, i bambini indaco e le tombe egiziane.