Ieri la strage tra i passanti: tre le vittime e nove i feriti
Bogogno, in casa una trentina di armi
Nella notte il blitz delle teste di cuoio per catturare Angelo Sacco. ''Mi volevano portare via la casa'', ha gridato mentre lo trascinavano via
Novara, 28 giu. (Adnkronos/Ign) - Una trentina di armi tra fucili, pistole e carabine. Gli inquirenti hanno trovato un vero e proprio arsenale nella villetta a due piani di Angelo Sacco. Appassionato cacciatore, l'uomo aveva un regolare porto d'armi. Sulle armi trovate in casa del tecnico informatico saranno effettuati gli accertamenti balistici e documentali del caso.
Nella notte scorsa il blitz delle teste di cuoio ha messo la parola fine ad un incubo che ha tenuto con il fiato sospeso un intero paese per oltre 9 ore. Da quando verso le 15 di ieri, Angelo Sacco si è barricato in casa, iniziando a sparare sui passanti. Le teste di cuoio hanno fatto irruzione nella vecchia casa a due piani, dove l'uomo si era asserragliato, intorno a mezzanotte e venti. Sette colpi di pistola, due forti esplosioni, poi l'ingresso nella villetta di via Martiri degli uomini del Gis, che hanno trovato Sacco seduto sul divano. ''Mi volevano portare via la casa'', ha gridato alla folla mentre i carabinieri lo portavano via. Stanato Sacco, le forze dell'ordine hanno liberato anche i familiari che si trovavano al piano inferiore della palazzina. Tre le vittime: un motociclista di passaggio, un carabiniere di 30 anni, Giampiero Cossu, di Bogogno, in servizio presso la stazione di Gattico, sposato e con una figlia di quattro anni, e il perito incaricato dal Tribunale di fare una perizia sul valore della casa di Sacco, Claudio Morsuillo, geometra 39enne di Novara. Tra i feriti, anche una donna di Arenzano (Genova), Matilde Panicali, 35 anni, colpita alle spalle intorno alle 15 mentre passava in auto lungo la strada davanti alla casa.
E oggi, dopo la tragedia il paese non si dà pace. ''Siamo sconvolti dal dolore, ma il paese reagirà'' ha detto Andrea Guglielmetti, sindaco di Bogogno solo dal 4 aprile scorso. ''E' sicuramente una tragedia ed è sicuramente inaspettata. E' un evento imprevedibile. C'è sentimento di dolore e cordoglio per le famiglie dei caduti. Ieri ho incontrato i familiari di Sacco, sono sotto shock e rammaricati per quello che è successo''. Alla domanda se Angelo Sacco avesse problemi di natura psichica, il primo cittadino di Bogogno riferisce che ''non c'era sentore che potesse succedere tutto questo. Non c'era motivo di allarmarsi''. Sul gran numero di armi detenute da Sacco, esperto di caccia, il sindaco Guglielmetti afferma ancora che ''sulla vicenda c'era un'assoluta regolarità e che Sacco deteneva le armi per andare a caccia''.
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