Cita:
Ventimila italiani lo vogliono più lungo perché credono di avere un pene sottodimensionato.
Queste sono le cifre delle richieste raccolte dalla SIA (Società Italiana di Andrologia) in un convegno che si è tenuto a Milano.
Un numero a quanto pare molto congruo. Ma in realtà gli esperti medici confermerebbero che solo il 3-4 % avrebbe veramente bisogno di un intervento chirurgico per risolvere questa malattia che si chiamerebbe dismorfofobia e dal 1891 colpisce sempre più giovani e giovanissimi.
Della restante parte emerge un profilo di Italiano che è maniaco delle misure intime. Si presentano agli studi di Andrologi provvisti di centimetri. L’età varia su due fasce primarie. Quella tra i 14 e i 15 anni e quella tra i 35 e i 40 anni.
Il loro tratto psicologico, che emerge dalle visite, è prettamente alterato.
Si tratta di individui che soffrono nei contesti come spogliatoi di palestre o di campi da calcio dove nel confronto con la nudità degli altri maschi la loro timidezza ed insicurezza raggiunge dei livelli tali da farli assumere un comportamento di tipo auto-osservante. Si vedono allo specchio e si misurano rigenerando continuamente questa loro mania, fino al punto di decidere di andare da un andrologo per informarsi su un possibile allungamento per via chirurgica.
È evidente che se la reale malformazione per la maggior parte dei casi non esiste, il problema in questione trasla sul fattore estetico.
Dallo studio condotto dalla SIA è emerso anche che la media di lunghezza italiana si aggira intorno ai 13,5 cm.
Queste sono le cifre delle richieste raccolte dalla SIA (Società Italiana di Andrologia) in un convegno che si è tenuto a Milano.
Un numero a quanto pare molto congruo. Ma in realtà gli esperti medici confermerebbero che solo il 3-4 % avrebbe veramente bisogno di un intervento chirurgico per risolvere questa malattia che si chiamerebbe dismorfofobia e dal 1891 colpisce sempre più giovani e giovanissimi.
Della restante parte emerge un profilo di Italiano che è maniaco delle misure intime. Si presentano agli studi di Andrologi provvisti di centimetri. L’età varia su due fasce primarie. Quella tra i 14 e i 15 anni e quella tra i 35 e i 40 anni.
Il loro tratto psicologico, che emerge dalle visite, è prettamente alterato.
Si tratta di individui che soffrono nei contesti come spogliatoi di palestre o di campi da calcio dove nel confronto con la nudità degli altri maschi la loro timidezza ed insicurezza raggiunge dei livelli tali da farli assumere un comportamento di tipo auto-osservante. Si vedono allo specchio e si misurano rigenerando continuamente questa loro mania, fino al punto di decidere di andare da un andrologo per informarsi su un possibile allungamento per via chirurgica.
È evidente che se la reale malformazione per la maggior parte dei casi non esiste, il problema in questione trasla sul fattore estetico.
Dallo studio condotto dalla SIA è emerso anche che la media di lunghezza italiana si aggira intorno ai 13,5 cm.
