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Due forum censurati per offese alla religione.

sab nov 18, 2006 11:55

http://punto-informatico.it/p.aspx?id=1764588&r=PI

Firenze - "Il gruppo di discussione id158875 è stato sottoposto a sequestro preventivo con provvedimento n.10612/06rg.nr disposto dalla Procura della Repubblica di Catania". Questo il messaggio che da alcune ore accoglie gli utenti di due gruppi di discussione dei forum pubblicati da ADUC, l'Associazione dei consumatori e degli utenti. Non capita spesso che in Italia vengano posti sotto sequestro forum aperti a qualunque utente internet.

In particolare, conferma a Punto Informatico la Polizia Postale di Firenze, i cybercop hanno agito su richiesta della Procura distrettuale della Repubblica di Catania, in quanto nei due gruppi di discussione sarebbero state presenti "offese a una confessione religiosa mediante vilipendio di persone", reato previsto dall'articolo 403 del codice penale.

In realtà, spiega a PI don Fortunato di Noto, presidente dell'associazione Meter onlus che ha segnalato alla Procura quegli spazi web, "non si tratta assolutamente di censura. Ma teniamo presente che quei forum contenevano messaggi di una pesantezza e di una volgarità eccezionale, rivolti non solo contro la fede cristiana ma anche contro altre fedi". "Ci siamo imbattuti in questi forum - spiega don Fortunato - nell'ambito di una ricerca sull'handicap, e in quegli spazi venivano presi di mira i portatori di handicap in modo pesantissimo e crudele". "Siamo tutti contro la censura - insiste il promotore dell'associazione Meter - non è che se sui forum di Punto Informatico qualcuno mi offende io lo denuncio. Qualcuno lì ce l'aveva con gli handicappati, con la fede, tra bestemmie e incitamento a delinquere".

L'esposto dell'Associazione è stato analizzato dalla Procura e il PM che coordina le indagini ha deciso di procedere, spiega ADUC illustrando quanto redatto nel provvedimento di sequestro preventivo, "in quanto vi è fondato pericolo che la permanenza in rete dei predetti messaggi possa aggravare o protrarre le conseguenze del reato stesso dato che chiunque può liberamente continuare ad immettere messaggi dello stesso contenuto".

Va detto che il sequestro è stato chirurgico, in quanto ha colpito i soli due gruppi di discussione sotto accusa lasciando intatti e aperti gli altri, che si occupano di altri argomenti. "Tra questi - sottolinea don Fortunato - anche quelli di utenti che protestano contro i messaggi apparsi in quei forum". Gli agenti della Polizia Postale hanno raccolto i log e gli IP dei due forum per poi sostituire i contenuti degli stessi con l'avviso di sequestro.

ADUC spiega che nei giorni scorsi era giunto un fax dell'Associazione Meter in cui "ci si accusava di pubblicare messaggi di vilipendio della religione, offensivi per gli handicappati e di natura "hard-porno". "Con questa nostra - si legge nel fax - non si invoca la censura (ce ne guarderemmo!) ma comunque la possibilità di moderare un forum che nel contesto dell'ADUC non credo possa contenere tali messaggi di tutela dei consumatori". Nel fax si comunicava anche l'avvenuta presentazione dell'esposto alla Procura.

Sebbene eventuali reati individuati nei messaggi pubblicati su quei forum potranno essere ascritti a chi li ha materialmente postati, ADUC sembra decisa a dare battaglia. Il presidente dell'Associazione, Vincenzo Donvito, ha spiegato a Punto Informatico che "nell'attesa che le indagini si formalizzino e che i vertici della Chiesa cattolica romana si costituiscano parte civile, non possiamo non rilevare che quanto accaduto oggi va a braccetto con la politica dello Stato del Vaticano (le richieste pressanti di non fare satira sul Papa), con il Parlamento che ha bocciato la richiesta di far pagare le tasse alla Chiesa cattolica - quando svolge attività commerciale - come per chiunque altro... e non ci sono soldi per la ricerca scientifica... e vari episodi delle istituzioni sempre prostrate alla Chiesa cattolica romana (no al divorzio veloce, imposizione del crocifisso nelle aule, annullamento del referendum sulla procreazione assistita, etc..)".

"È evidente - ha sottolineato - che affronteremo il giudizio a fronte alta, consapevoli di essere in prima linea per la libertà d'espressione e di pensiero. Una interrogazione parlamentare verrà depositata nei prossimi giorni".


Mah.

sab nov 18, 2006 12:13

Precedente pericoloso. :roll:

sab nov 18, 2006 12:21

:shock: cavolo..

sab nov 18, 2006 13:20

io dico che ci si deve documentare meglio sul fatto, in particolare andare a vedere più da vicino i motivi di censura

cercando su internet ho trovato questo documento publicato a quanto pare da uno dei forum censurati; ho epurato il testo da tutto ciò che non riguarda direttamente la questione censura e spiegazioni della stessa (è comunque consultabile in versione integrale all'indirizzo http://www.ecn.org/forte/RCR/com_thething.htm)

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"Ogni persona, ogni associazione, ogni istituzione sul fronte della lotta

alla diffusione

via Internet della pedofilia dovrebbe riflettere più volte su quanto sta

accadendo e poi,

superato stupore e sconcerto, chiedersi e chiedere come tutto questo sia mai

possibile e come un’amministrazione pubblica lo possa aver reso

possibile. E aspettare una risposta da chi può e deve darla"

Don Fortunato di Noto,

Responsabile di Telefono Arcobaleno

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Roma, 4 / 10 / 2000

LA SCURE DELLA CENSURA SI ABBATTE SULLA RETE CIVICA ROMANA

AvAnA Net e The Thing Roma censurati dal Comune di Roma



Quanto sta succedendo in queste ore a Roma ha dell'incredibile. In due

giorni due squallidi casi di censura si abbattono sulla Rete Civica Romana,

colpendo due gruppi, AvaNa Net e The Thing Roma, fortemente attivi in

questi anni in campo telematico, culturale e sociale. A determinare la scelta del Comune di oscurare le pagine dei due gruppi, l'isteria

anti-pedofilia di questi giorni, alimentata da diversi organi di

informazione e da una classe politica non più in grado di distinguere la pedofilia da una riflessione critica sul fenomeno stesso, immagini morbose da normali stampe del 1700.

Ricapitoliamo i fatti. In seguito all'ennesima segnalazione di Don

Fortunato di Noto, il prete Presidente dell'Associazione Arcobaleno, la cui missione è quella di stanare pedofili e satanisti su Internet, il vicedirettore generale del Comune di Roma, Mariella Gramaglia, decide di oscurare, in data lunedì 2 ottobre, le pagine di AvanaNet, gruppo storico della telematica romana.

Diversi giornali, tra cui Il Messaggero

(http://www.ilmessaggero.it/hermes/20001 ... A/APRE.htm), Il Corriere della Sera, La Repubblica, riportano, in data 3 ottobre, estratti dal sito, contenenti alcuni messaggi sul presunto piacere sessuale che i minori proverebbero nei rapporti erotici con gli adulti. Quanto basta per far scattare la denuncia del prete coraggio e le dichiarazioni al fulmicotone della Gramaglia, che dopo averne sospeso gli spazi, minaccia di denunciare l'associazione AvaNa "in sede civile e penale per aver leso l'onorabilità sua e del Comune di Roma".

Ciò che i giornali omettono però di dire o dicono in modo incompleto, è che le frasi in questione non sono dell'Associazione AvaNa ma fanno parte di un libro - pubblicato integralmente sul sito - intitolato Lasciate che i bimbi, e firmato con lo pseudonimo di Luther Blissett. Reinserite nel giusto contesto - che è quello di un libro inchiesta sul fenomeno pedofilia e sull'uso strumentale che spesso ne viene fatto - le frasi in questione perdono infatti ogni profilo morboso.

"Lasciate che i bimbi" è infatti una controinchiesta su pedofilia e

satanismo che già nel 1997 cercava di fare un po' di chiarezza

nell'isterismo mediale dilagante ed individuava il rischio di un nuovo livello di limitazione delle libertà civili. Nel testo non è presente nessuna minima esaltazione di qualsiasi forma di violenza a danno di minori come degli adulti ma, trattandosi di un inchiesta seria, il volume contiene molte citazioni tratte da studi clinici che prendono in considerazione esperienze sessuali fra adulti e minori. In particolare le citazioni segnalate da Don Fortunato Di Noto sono estratte dal volume di psicologia "Child and Sex" edito dalla Little Brown & Company casa editrice che fa capo al gruppo multinazionale Time Warner.

Il libro Lasciate che i Bimbi è consultabile online al seguente indirizzo:

http://www.LutherBlisset.net/archive_it/227_it.html

http://www.ecn.org/deviazioni/blissetto ... sciate.htm

Curioso anche il motivo per cui l'associazione AvANa ha deciso di

riprodurre integralmente il libro sullo spazio messo a disposizione dal web del comune.

Nel 1998 Lucia Musti, Pubblico Ministero nel processo contro I Bambini di Satana risolto con l'assoluzione di tutti gli imputati decideva di sporgere querela contro alcuni siti che già ospitavano il testo. Per solidarietà ai provider denunciati AvANa decideva pubblicamente di dare spazio al libro sul proprio spazio web.

Strano che il reato contestando dalla Musti all'autore fosse quello di diffamazione a mezzo stampa e abuso di critica verso il suo operato nel processo contro I Bambini di Satana. Strano che un P.M. molto attento a questioni legate alla pedofilia, non abbia allora rilevato alcun estremo per procedere penalmente verso gli autori.





Senza tener conto minimamente di questo contesto e di questi precedenti, il Comune di Roma ha deciso di oscurare gli spazi assegnati ad AvAna, attribuendogli la responsabilità del testo in questione, come se si trattassero di dichiarazioni volte a istigare la pedofilia. Ha gettato così fango su un pezzo di storia della telematica di base romana. Ma la "storia" appunto non finisce qui.





ATTO SECONDO: ENTRANO IN SCENA LE STAMPE DEL 1700

L'atto secondo di questo triste racconto, comincia quando, siamo in data 4 ottobre, il gruppo di The Thing Roma - uno dei sette nodi del network internazionale di The Thing dedicato alla net.art e alla net.culture - si accorge che sul suo sito non è più presente un documento html, contenente un'intervista all'artista australiana Francesca da Rimini (alias DollYoko).

A schiarirgli subito le idee, è una lettera di Mauro Biddau, membro della Vice Direzione Generale del Comune di Roma e webmaster della Rete Civica.

Nella mail Biddau sostiene di aver rimosso due immagini dal documento (in realtà ha rimosso l'intero documento) perché "non risultano essere in linea con le norme dell'Accordo tra Comune di Roma e Associazioni non profit per lo sviluppo della Rete Civica a suo tempo sottoscritto". Tale accordo in realtà si limita a sostenere l'impegno da parte delle Associazioni a non usare Internet per diffondere materiale offensivo nei confronti di nessuno.

La cosa incredibile è che le immagini in questione - che potete visionare insieme al testo integrale dell'intervista all'indirizzo

http://www.thing.net/~dollyoko/censored/dollyoko.html - sono tratte da Doll Space (http://www.thing.net/~dollyoko/), un famosissimo lavoro di Web Art, finanziato all'artista dall'Australia Council, vincitore di due premi internazionali, e acquistato da "quei perversoni" della University of Wenstminster.

Non solo, le gif animate in questione sono state composte dall'artista utilizzando una stampa olandese del 1789 (data ormai impronunciabile), che fu una delle prime illustrazioni dei romanzi del Marchese De Sade (altro noto pervertito, peccato che i suoi testi siano tutti legali e in circolazione). Alcune immagini di questo libro, ancora in grado di suscitare "scandalo" e "offesa" a oltre duecento anni di distanza, sono reperibili all'indirizzo http://www.opkamer.nl/amea/members/sade.htm



Dopo aver assistito a tutto ciò, noi non possiamo che sentirci pienamente d'accordo con Don Fortunato di Noto nell'affermare che:

"Ogni persona, ogni associazione, ogni istituzione [...] dovrebbe

riflettere più volte su quanto sta accadendo e poi, superato

stupore e sconcerto, chiedersi e chiedere come tutto questo sia mai

possibile e come un’amministrazione pubblica lo possa aver reso

possibile. E aspettare una risposta da chi può e deve darla".



io non ho potuto visitare i link visto che il computer a mia diposizione sfrutta un filtro che pesa le frasi presenti nelle pagine, negli URL, vieta taluni siti, e in poche parole non consente un'informazione completa...mi auguro che non ci sia nulla di troppo osceno, ne qual caso spero che il minor numero di animi possa essere offeso prima che il mod o l'admin prenda provvedimenti a riguardo.

cmq io sostengo sempre la tesi del documentarci al meglio, sentendo tutte e due le campane e magari anche altre voci assolutamente estranee alla faccenda per poi farsi ognuno un'idea personale

mer dic 06, 2006 13:31

i prossimi siamo noi :shock:

mer dic 06, 2006 15:23

Delund ha scritto:i prossimi siamo noi :shock:


Non dirlo a voce troppo alta...

sab dic 09, 2006 12:35

(sottovoce): Basterà tenere un livello di linguaggio tranquillo nelle discussioni, continuando comunque ad esprimere la propia upinione sulle cose,senza limitare la libertà di ciascuno, e incrociamo le dita naturalmente.

sab dic 09, 2006 12:54

Non vedo che rischi corriamo noi, dato che è vero che qualcuno esprime idee anti-religiose o anticlericali... ma non mi pare proprio che si possa parlare di offese o vilipendio. ;)

lun dic 11, 2006 14:46

La mia era una battuta... ma un annetto fa ho sognato Ratzinger intento a denunciare Zel per diffamazione e calunnia su forum vari :lol:

mar dic 12, 2006 00:38

hemmm <.< io non ho fatto niente!!! cè voglio dire che provino a censurare valm neira O.o cè impossibile....si andrebbe contro i diritti costituzionali


Art 0.4 della costituzione italiana(secondo zel)
Il sito http://www.drow.muzedon.com il su proprietario e i suoi utenti non sono perseguibili legalmente in quanto è scritto qui


:sisi:

mar dic 12, 2006 11:40

drow.muzedon.com

mar dic 12, 2006 11:47

Doom Cat ha scritto:drow.muzedon.com


cosa?

mar dic 12, 2006 11:49

Ravenard ha scritto:
Doom Cat ha scritto:drow.muzedon.com


cosa?


una precisazione...... :twisted:

mar dic 12, 2006 13:23

Doom Cat ha scritto:drow.muzedon.com


E' vietato spammare sul forum pubblicizzando siti. :P

mar dic 12, 2006 13:50

Muzedon ha scritto:
Doom Cat ha scritto:drow.muzedon.com


E' vietato spammare sul forum pubblicizzando siti. :P


Chiedo venia :oops:
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