Leggi argomento - Ca...stronerie dei pg • Valm Neira, la Città Sotterranea dei Drow e dei Vampiri

Rock "rahab"

neanch'io l'ho mai fatto :shock:

Mellcom Westfalya

Questo vuol dire che c è sempre uno più cattivo di tè,ma per fortuna non era il mio DM :ahah:

Ma magari è il vostro vicino di casa,opp colui a cui affidate i vostri pargoli,o magari......L'uomo che vi consegna il late,oppure ....peggio ancora......E' IL VOSTRO PARTNEEEEEEEEEER.bhuabhuabhuabhua :shock!:

Vaxel

Questa "castroneria" è fresca fresca, ed è accaduta davvero, nel senso che è accaduta durante un live!

Il gruppo nel quale milito, i Dracomagno, sono un gruppo di origine ellenica fortemente militarizzato che ha tra le tante peculiarità, quella di combattere in rigide formazioni a falange che si muovono compatte e che eseguono diverse manovre militari.
Nel momento in cui si presenta una minaccia i dracomagno si sono fatti trovare pronti a rispondere con forza ed onore: oltre il cancello del forte un forte manipolo ben armato cercava di entrare minacciando ed inveendo contro le autorità che si rifugiavano all'interno del forte.
I cancelli sono stati aperti ed i due fronti si trovarono l'uno di fronte all'altro.
Dopo un breve diverbio e cercare di raggiungere una soluzione pacifica i due contingenti sono entrati in contatto sul ponte che attraversa il fossato del forte.

Combattere sul ponte non era il massimo della sucurezza, si rischiava di finire di sotto per sbaglio, e così, dato un time freeze, ci si è spostati un pò più fuori dal forte, dove c'era più spazio. Una striscia d'asfalto fiancheggiata da un manto erboso simulava lo spazio calpestabile del ponte; mettere i piedi sull'erba equivaleva a finire di sotto.

Il mio personaggio si trovava nel secondo rango, pronto a subentrare qualora qualcuno del primo fosse caduto. Ad un certo punto un ordine perentorio impose al secondo rango di aprirsi e di aggiungersi ai lati del primo nel tentativo di accerchiare l'avversario...solo che non c'era sufficiente spazio sul ponte e sono (siamo) finiti giù dal ponte pur di non essere tacciati di insubordinazione.

In realtà sia io che il mio capitano (che ha dato l'ordine) abbiamo dimenticato di trovarci in un luogo simulato, così lui ha ordinato l'apertura per un ampiamento del fronte e io meccanicamete mi sono allargato mettendo i piedi sull'erba. La figura che ne ho rimediato è stata quella del soldato assolutamente fedele al capitano che pur di non adempiere ad un ordine si butta pure giù da un ponte (anche in maniera abbastanza stupida), quando invece l'accaduto non è stato altro che frutto di una semplice disattenzione (ero concentrato sul nemico ed avevo dimenticato di trovarmi sul ponte).

Mellcom Westfalya

Esempio di quello che diceva Vaxel.

gio83

nuovo mago nel gruppo; dopo qualche giorno passato a dormire al freddo, e sempre attaccati da i lupi durante la notte, il mago decide di studiare l'incantesimo trucco della corda.
Arrivati ad accamparci il mago fa partire l'incatesimo, e mentre sale esclama: le conoscete le regole di questo incantesimo vero? Tutti tranquilli ci issiamo verso l'apertura, per ultimo un guerriero spocchiosetto, che ha una bella borsa conservante per la sua roba: entra e....

boom

aperto varco dimensionale e finiti tutti su un'altro piano.

Il buon Mr. Brownstone per poco con il suo mezz'orco barbaro non perde la sua amata ascia (charleene), cosa che avrebbe provocato anche la morte del guerriero.....

meno male che il mago ci aveva avverti!!!!!

BaronSengir

Spettacolo gio! E grazie di avermi fatto sapere il tutto come ti avevo chiesto!

gio83

dovere barone dovere 8-)

se krelzan e Mr. Brownstore si ricordano anche il seguito fu un'avventura memorabile :lol:

Vaxel

me la spiegate meglio che non l'ho capita? ho capito solo che è stto fatto un casino con i piani dell'incantesimo e della borsa...ma noon ho capito come

Krelzan · **Iscritto il:** gio gen 17, 2008 20:16 **Messaggi:** 170

Praticamente trucco della corda apre un varco in un'altra dimensione (mi pare ora nn ho i manuali sottomano) dove i PG possono riposare per un TOT ore a seconda del liv del mago...se però ci entri con una borsa conservante (al cui interno vi è un varco per un'altra dimensione dove vanno a finire gli oggetti) i due piani vanno in collisione e si apre uno squarcio nel trucco della corda che catapulta i PG in un altro piano...mi pare sia così a grandissime linee...

Per quanto riguarda l'avventura siamo dovuti andare ad cercare una città in questa nuova dimensione e trovare Qualche buon'anima che ci teletrasportasse di nuovo nella nostra dimensione (naturalmente non la trovammo e fummo anche attaccati da alcune "salamandre pirata"

)..

Mr.Brownstone

già le salamandre!!! mi ricordo che eravamno su una nave diretti verso il nostro "passaggio" per i nostro piano quando venimmo assaltati da una sporca dozzina di salamandre. Il mio PG, un mezzorco barbaro (Fester), causa maledizione di shar gentilmente ottenuta a seguito di un imbroglio architettato da un altro pg, era un tantino irascibile. Quando andava in ira, perdeva completamente la testa, era eccitato dal sangue e dalla violenza: combatteva finchè era in vita e in caso di vittoria si cibava dei resti della vittima. A dire il vero c'era una sola cosa che gli interessava anche in ira: la sua ascia (Charleene, come l'aveva battezzata lui).
Il rischio maggiore secondo me è stato quando durante il combattimento con le salamandre Fester venne disarmato e la sua ascia rimase sulla nave anzichè cadere fuori bordo solo per un tiro di dado con una probabilità scarsissima di successo. Inutile dire che nel caso l'ascia fosse andata perduta, per Fester il viaggio verso casa sarebbe stato rimandato finchè non avesse ritrovato Charleene.

PS: la storia della maledizione è questa

Era la prima avventura del gruppo Fester era un "docile" mezzorchetto di 2° livello. Un altro del gruppo, tale Galan, guerriero mercenario armato di alabarda, era in effetti il leader.
Per cause che ora non ricordo, ci trovavamo davanti ad un monastero di Shar ma non sapevamo come fare ad aprire la porta. Non ricordo perchè, ma avevamo con noi un amuleto di shar. Galan allora propone a Fester, senza neanche tanto sforzo data l'ingenuità del barbaro, di recitare un preghiera a Shar impugnando l'amuleto e chiederle di aprire per noi la porta. Ovvimente Fester che si fidava ciecamente del mercenario non vede motivi per non farlo e si becca questa maledizione.

PPS: Krelzan era il master, magari lui si ricorda qualcosa di più :wink:

Krelzan · **Iscritto il:** gio gen 17, 2008 20:16 **Messaggi:** 170

Beh diciamo che non fu subito una maledizione bestiale come è satat descritta ma è degenerata a seconda di ciò che il barbaro faceva...all'inizio era più un bonus che una maledizione se ricordi bene

L'avvenimento scatenante è stato questo ma più che altro non sapevano che stavano andando verso un oggetto magico molto potente della Dea Shar..

Ravenard

Vaxel ha scritto:

Questa "castroneria" è fresca fresca, ed è accaduta davvero, nel senso che è accaduta durante un live!

Il gruppo nel quale milito, i Dracomagno, sono un gruppo di origine ellenica fortemente militarizzato che ha tra le tante peculiarità, quella di combattere in rigide formazioni a falange che si muovono compatte e che eseguono diverse manovre militari.
Nel momento in cui si presenta una minaccia i dracomagno si sono fatti trovare pronti a rispondere con forza ed onore: oltre il cancello del forte un forte manipolo ben armato cercava di entrare minacciando ed inveendo contro le autorità che si rifugiavano all'interno del forte.
I cancelli sono stati aperti ed i due fronti si trovarono l'uno di fronte all'altro.
Dopo un breve diverbio e cercare di raggiungere una soluzione pacifica i due contingenti sono entrati in contatto sul ponte che attraversa il fossato del forte.

Combattere sul ponte non era il massimo della sucurezza, si rischiava di finire di sotto per sbaglio, e così, dato un time freeze, ci si è spostati un pò più fuori dal forte, dove c'era più spazio. Una striscia d'asfalto fiancheggiata da un manto erboso simulava lo spazio calpestabile del ponte; mettere i piedi sull'erba equivaleva a finire di sotto.

Il mio personaggio si trovava nel secondo rango, pronto a subentrare qualora qualcuno del primo fosse caduto. Ad un certo punto un ordine perentorio impose al secondo rango di aprirsi e di aggiungersi ai lati del primo nel tentativo di accerchiare l'avversario...solo che non c'era sufficiente spazio sul ponte e sono (siamo) finiti giù dal ponte pur di non essere tacciati di insubordinazione.

In realtà sia io che il mio capitano (che ha dato l'ordine) abbiamo dimenticato di trovarci in un luogo simulato, così lui ha ordinato l'apertura per un ampiamento del fronte e io meccanicamete mi sono allargato mettendo i piedi sull'erba. La figura che ne ho rimediato è stata quella del soldato assolutamente fedele al capitano che pur di non adempiere ad un ordine si butta pure giù da un ponte (anche in maniera abbastanza stupida), quando invece l'accaduto non è stato altro che frutto di una semplice disattenzione (ero concentrato sul nemico ed avevo dimenticato di trovarmi sul ponte).

eh durante i live se ne vedono di cotte e di crude anche se la tua mi è piaciuta davvero tanto ^^

PS: proprio per questi motivi io gioco di solito sempre un mercenario molto indipendente

Vaxel

Darkwing · **Iscritto il:** gio apr 19, 2007 09:13 **Messaggi:** 1407

Ore 16:00 del Giorno del Sole.
14 del mese del Gran Gelo, nell'anno 209 E.I. (Era Imprecisata)

Dal diario personale di Kilyen Wydroth, figlio di Narbeleth e quasi-ranger e druido di Elhonna

... e per poco ci è mancato che il nostro gruppo di amici, la gloriosa Compagnia del Tordello(*), non dovesse essere ribattezzata Compagnia del Budello. *Sospiro*.
Mi sento molto in colpa per quanto accaduto e non riesco a togliermi dalla testa che in fondo sia stata tutta colpa mia. Spero che Neondel possa perdonarmi per quello che gli ho fatto (mica male quel doppio fendente però... ed ero pure a terra! Papà sarebbe fiero di me! Ah... adoro la mia spada gelida...)...
Ma andiamo con ordine.

Tutto è cominciato quando ci siamo trovati a dover decidere le sorti dei piccoli orchetti da noi crudelmente privati delle loro madri. Come mi aspettavo, anche il caro paladino Dracon condivideva con me il dispiacere, ed ha insisitito perchè la possente Krekka e il colto Rein usassero la loro conoscenza della lingua orchesca per convincere la verdastra signora sopravvissuta a condurci all'accampamento principale. Il minimo che potessimo fare era condurre i poveri piccoli al sicuro!
Erano alquanto disgustosi, devo dire, ma per fortuna l'istinto materno di Krekka ha avuto la meglio sul ribrezzo che la nana prova per gli orchi e così si è gentilmente offerta di portarne un paio in braccio. Non sapevo che i piccoli orchi amassero essere coccolati restando sospesi per il collo, ma in effetti sono creature curiose. Dovrò apporre una nota sul mio libro di Sapienza della Natura; al mio maestro farà piacere conoscere certi dettagli, quando potrò tornare a casa.

Comunque trattare con gli orchi si è rivelato più facile di quanto pensassi. Evidentemente hanno una scarsa comprensione della ricchezza... o forse una scarsa considerazione delle loro femmine. Si sono accontentati di cento monete d'oro come indennizzo per la perdita, che Dracon ed io ci siamo offerti di pagare. Del resto Neondel e Rein non avrebbero potuto offrirsi. Coperti da un incantesimo di invisibilità si sono introdotti nel campo per "coprci le spalle" e non potevano ovviamente partecipare alle trattative. A dire la verità io ho il sospetto che il loro intento fosse alleggerire gli orchi di tutto quanto di valore in loro possesso, quindi sarebbe illogico pensare che avrebbero accettato di cedere denaro. Li conosco, ma a me non interessa. E' Dracon che non l'ha presa bene quando gli ho suggerito l'idea... ma se con tutto quello che è accaduto dopo se lo è dimenticato, non sarò certo io a ricordarglielo. Abbiamo già abbastanza strappi da ricucire.

Ma dove ero rimasto? Ah, sì. Alla trattativa con gli orchi.
Per la verità c'è stato un momento di tensione. Dracon ad un certo punto ha rilevato una presenza malvagia tanto forte che ne è rimasto stordito.

[[Tutti: che percepisci, Dracon?"
Dracon: mmmmh sento un tremito nella Forza, ma forte eh, boia deh, m'è schioppiato un mal di testa, quasi, quasi svengo, tenetemi...
Tutti: bello deh, dove? dove?
Dracon: eh, in quella tenda là... ma è forte il male!
Tutti: vai che figata, andiamo a vedere! ]]

Ha chiesto al capo degli orchi di essere condotto nel punto dove la percepiva e a questo punto a restare stordito sono stato io.
Avevo sentito parlare dal mio maestro della bellezza accecante delle ninfe, ma l'avevo sempre ritenuta una leggenda, prima di trovarmi di fronte alla creatura che quegli esseri osavano tenere semisvestita e incatenata all'interno di una tenda per i loro porci comodi!
Che scandalo! Non avrei mai creduto che degli orchi potessero avere un simile buon gusto... è un'altra cosa che devo segnarmi, insieme alla seconda scoperta che ho fatto in quel momento.
La costante elastica subtricotica femminile è infinita. Davvero!
A malapena ho seguito il discorso di Dracon con il loro capotribù, l'unico pensiero che avevo era escogitare un modo per liberare la povera fanciulla! (Poverissima! Non aveva niente di che coprirsi!)

Strano che quando ho proposto di tornare la notte e tentare un rapimento silenzioso, tutti (ma proprio tutti, tutti, tutti, eh) abbiamo coordinato alla perfezione i propri sforzi per la riuscita dell'impresa. Rein, ha usato i propri incantesimi di occultamento, Nenodel la sua agilità, Dracon si è adoperato per creare un diversivo con il suo lupo ed io mi sono trasformato "IN" uccello per coordinare le azioni e trasmettere messaggi. Hmmm... ripensandoci Krekka non è che si sia data molto da fare. Vorrà dire qualcosa?

Comunque si è trattato di una vera e propria vittoria di Pirro (ma chi è questo Pirro? Dovrò chiedere al maestro quando torno a casa).
L'abbiamo condotta in salvo, ma la bella era muta. Un difetto irrisorio, anzi... forse nemmeno un difetto in certi frangenti, ma sembrava in possesso di informazioni riguardo un tempio di feroci cultisti che gli orchi avevano chiamato "Tempio dell Aria", e non poteva comunicarle. Ogni volta che toccavamo l'argomento scoppiava in lacrime e dovevamo consolarla!
Però la consolavo molto meglio io di Dracon, ancora non capisco perchè lo guardasse con quei suoi begli occhioni azzurri in quel modo ammiccante. Cos'ha lui che io non ho?
Una volta ho sentito delle fanciulle a Rastor bisbigliare che è più "fico di un bagnino di Beiuòch". Ora, non so dove sia questo luogo (Beiuòch, mai sentito), nè cosa c'entri la frutta con i bagni, ma dal tono sembrava un apprezzamento e anche piuttosto audace! Dovrò informarmi.

Fatto sta che sembrava molto desiderosa di sdebitarsi con noi. Non che fosse necessario sdebitarsi, intendiamoci, ma non era nemmeno poi tanto sgradevole questa sua gentilezza.
Un po' strana questo sì. Ho pensato che fosse posseduta da qualche entità malvagia o che in questo tempio le avessero usato qualche particolare violenza o sortilegio. Come poteva una creatura tanto dolce, tanto tenera, tanto indifesa custodire uno spirito malvagio?
Come poteva una creatura tanto dolce, tanto tenera, tanto indifesa essere sopravvissuta in quel dedalo di cunicoli da sola, prima che gli orchi la trovassero?
D'accordo, qualcosa non tornava, il dubbio mi era venuto, lo ammetto. Avrei voluto riportarla in città, magari a Verbobonc o a Dvarnish e farla analizzare da un sacerdote, ma sembrava che lei avesse tutt'altro in mente, almeno mentre a turno piangeva sulla spalla dell'uno o dell'altro abbandonandosi così.................
Per un po' siamo rimasti tutti molto rigidi. E poi... pure.
E' stato alquanto imbarazzante, devo dire (soprattutto quando udivo una voce che mi diceva: fai un tiro sulla volontà e poi indietro riecheggiava un cinque-inque-inqueee....). Alquanto piacevole, devo aggiungere.

Tuttavia mai mi ero trovato a desiderare così tanto di scuoiare qualcuno vivo quando a notte fonda lei si è intrufolata tra le coperte di Dracon.
Quando mi sono svegliato, ho trovato il paladino e Neondel che discutevano sull'opportunità di legarla! Come? Legarla?! (Perchè le idee migliori devono sempre venire agli altri!?) Se non sono balzato subito alla gola di Neondel, è stato perchè ero ancora assonnato... infatti gli sono balzato addosso dopo un po'.

Non ho ben chiaro che cosa sia successo dopo. So di aver colpito per uccidere. Volevo Neondel morto, perchè aveva osato aggredire una fanciulla indifesa proprio davanti ai miei occhi! Molte volte ero passato sopra a certi suoi comportamenti un po' sbrigativi, ma questo non potevo tollerarlo!
Non so bene cosa abbiano combinato gli altri. Ho visto Dracon battersi con Krekka, ma non so perchè. Sembra che Krrekka se la sia presa con lui per qualche strano motivo. Ho visto Rein formulare incantesimi, e ad un certo punto mi sono trovato buttato a terra a menare fendenti, perchè anche Dracon mi si è buttato addosso. Ma non so bene chi fosse contro chi.

Ad un certo punto però mi sono fermato e mi sono chiesto perchè mai volessi così intensamente uccidere Neondel. Fortuna che anche lui si è interrotto.
Quando l'ho guardato meglio ho visto che era piuttosto malconcio. Tutta colpa mia. Nella foga ho messo anche a segno qualche buon fendente (WOW! Ma l'ho già detto. Solo che non vedo l'ora di raccontarlo a papà!). Non vorrei trovarmi dalla parte sbagliata di una delle sue frecce la prossima volta che finiamo nei guai. Spero non se la prenda troppo. Dopotutto... chi poteva immaginare che una semplice fanciulla fosse in realtà una creatura demoniaca.
Quando ha visto le sue ali da pipistrello, Rein l'ha chiamata "succube". Ma succube di cosa? E' un nome alquanto fuorviante, visto che in realtà a tenere in pugno la situazione è sempre stata lei. Io gli arcanisti proprio non li capisco.

Comunque adesso mi sento un po' spossato... risucchiato, direi. Come se avessi perso qualcosa. Cosa vorrà dire? Spero che passi presto.
Penso comunque che trascorrerà del tempo prima che io accetti di nuovo le attenzioni di una dama.
Da ora in poi, solo scacchi! (Ahahahah, mi piace scrivere battute sul mio diario. Poi quando rileggo, rido da solo). Credo che dopo questa esperienza, per la prima volta da quando si è unita a noi, posso dire di essere contento che Krekka sia così... così... ecco, così Krekka. Con lei non si pongono certi problemi.

Comunque, tirando le somme, adesso siamo punto e accapo. Forse ci abbiamo rimediato un'alleanza con gli orchi (sempre che non pensino che la loro "schiava" sia fuggita per colpa nostra) e abbiamo raccolto nomi ed informazioni riguardo ad un misterioso Tempio dell'Aria non molto lontano da qui.
Quando avremo finito di leccarci le ferite (ognuno le proprie!), ci rimetteremo in marcia. Chissà per quanto, mi domando. Ma noi saremo pronti a tutto... spero.

-K.W.-

(*) Gloriosa compagnia di avventurieri fondata nell'anno 207 E.I. e attualmente composta da:
Dracon: Nobile paladino di Heironeous, aasimar bello, biondo, un metro e ottanta, occhi verdi e tonto come un cubo gelatinoso.
Krekka: Possente guerriera nana, forte come una roccia, brutta, mora, alta uno sputo e un barattolo e con la tendenza a parlare come uno scaricatore di porto livornese.
Neondel: Detto "il mercante", improbabile mezzosangue elfo-drow che non è mai stato visto commerciare in vita sua. In compenso, quando non scassina serrature, tira frecce avvelenate che sembrano colpi di Kalashnikov. Chissà dove aveva il negozio?
Rein: Giovanotto umano sofisticato e spregiudicato. Casualmente ha studiato da Teurgo Mistico e non si sa come, sa parlare l'orchesco. Scuole di magia preferite: necromanzia e fughe rapide.
Kilyen: Ranger e druido neutrale-budino, mezzelfo incrociato coi drow, ammesso nel circolo druidico con il rango di "anomalia genetica", viaggia con una scritta multilingue appesa all'armatura nera: 'l'apparenza inganna'.

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